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Radio Casteldebole – Conferenza stampa di Diego “El Ruso “Perez – 27 Feb

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Si avvicina la partita di domenica pomeriggio, che inaugurerà un mese di Marzo fondamentale per le sorti della stagione del Bologna, contro il sorprendente Verona dell’ex socio rossoblù Maurizio Setti. Dopo le gare contro Milan e Roma dunque un’altra partita molto insidiosa che vede i felsinei partire con lo sfavore dei pronostici, ma che bisognerà comunque giocare per provare a raccogliere punti, nella consapevolezza che le sfide chiave saranno le successive 5: ” Sappiamo- spiega Diego Perez in conferenza stampa- che le partite importanti per noi arriveranno a breve, ma oggi come oggi stiamo pensando solo al prossimo impegno con il Verona, che è un’ottima squadra e che sta vivendo un momento molto buono . Noi però, avendo bisogno di punti per migliorare la nostra classifica, dobbiamo preparare e giocare una partita per volta e visto che domenica incontreremo il Verona dobbiamo giocarcela con loro.” Per provare a fare punti sarà importante, dopo aver sistemato la fase difensiva, migliorare in attacco: “Il Bologna in questo momento sta giocando bene a livello difensivo, ma fatica a trovare il goal che può consentirti di ottenere una vittoria della quale abbiamo bisogno soprattutto in queste partite che arriveranno adesso . Se gli attaccanti non segnano però, non è perchè sono in un momento negativo ma perchè tutta la squadra non li mette nella condizione giusta per segnare. Quello che dobbiamo fare è continuare a lavorare per cercare diversi modi di arrivare in porta. Dovremo essere più concentrati a fare l’ultimo passaggio ed avere più cattiveria e soprattutto precisione nella metà campo avversaria“. Trovare la via della rete con più continuità comincia a diventare per tutti quasi obbligatorio, ma il centrocampista uruguaiano non è preoccupato dal fatto che lui non abbia ancora segnato dal suo arrivo sotto le due torri ad oggi: “Il goal arriverà quando deve arrivare. Io penso più ai tre punti che a realizzare una rete.”. I compiti di Perez sono infatti altri, uno dei quali è diventato, dal giorno della cessione di Diamanti, quello di essere un buon capitano: ” Diventare capitano mi responsabilizza perchè devo trasmettere di più ai miei compagni. Nelle 13 partite che mancano dovrò essere d’esempio prima in allenamento e poi in campo per ottenere il nostro obiettivo. Non mi era mai successo di essere un capitano vero e devo ammettere mi sta piacendo molto. Indossare la fascia in una squadra con tanta storia mi fà molto piacere.” Il calciatore a cui si ispira è un ex capitano dell’Uruguay, che aveva un temperamento molto simile al suo: “Il mio esempio senza dubbio è Paolo Montero.“. L’ex capitano rossoblù Diamanti invece era molto differente da lui: ” Siamo due calciatori diversi da tutti i punti di vista. Lui soprattutto dentro il campo era un giocatore molto importante. A me viene più naturale essere capitano fuori dal campo, ma ognuno ha il suo modo di essere.”. Il peso di portare il Bologna alla salvezza adesso è tutto sulle sue spalle, ma Perez che in estete non era nemmeno più un calciatore rossoblù, non teme la sfida: “E’ un anno particolare ma non mi fa paura perchè abbiamo già vissuto altri momenti difficili qui a Bologna, che abbiamo sempre superato anche grazie all’unità tra squadra e tifosi. Sono quindi molto fiducioso anche per quest’anno.”

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