Bologna FC
Il nostro orgoglio è rossoblù – Togliete tutto ma non Cristaldo! – 14 Feb
Togliete tutto ma non Cristaldo
C’era un punto interrogativo che, tra gli altri, aleggiava ancora sul Bologna di Ballardini: perché non far giocare il buon Jonathan Cristaldo, uno dei giovani più promettenti che abbiamo in rosa? L’ultima uscita che aveva fatto, titolare, era stata contro il Catania, quando ancora ad allenare era Pioli, che spesso gli aveva dato fiducia. Purtroppo quella partita fu infausta, e non gli rese giustizia. Con il cambio di panchina il giovane argentino è stato relegato tra le riserve per quattro partite, non trovando posto nel 3-5-1-1 costantemente proposto da Ballardini e vedendosi preferire, nei cambi, Moscardelli o Acquafresca. Forse perché il mister voleva schierare in campo l’esperienza? Tuttavia, prima della partita con il Torino, in squadra gli equilibri sono ancora una volta cambiati; in questo caso, a causa della partenza di Diamanti (ebbene sì, il mercato in Cina si chiude a fine febbraio). Archiviata la pratica dell’ex capitano, occorreva rivedere l’attacco. Optare, senza più fantasista, magari per un 3-5-2: il mister finalmente ha posato gli occhi sul Churry; chi non desiderava rivederlo all’opera? Come volevasi dimostrare, ha fatto un lavoro eccellente – in attacco, tranne qualche rara occasione, non aveva mai deluso, impegnandosi sempre molto anche a servizio dei compagni. In un articolo di settembre avevo scritto riguardo a lui e al collega Laxalt (speriamo ci sia occasione di rivedere anche lui in partita) che la loro principale qualità è “la rapidità con la quale riescono ad eludere gli avversari, a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per cogliere cross e giocate dei compagni e quindi a farsi valere nonostante non spicchino per statura”: questo è valso per entrambi i gol di Cristaldo contro il Torino. Se Padelli ferma Bianchi ma non la palla, bè, Cristaldo si fa trovare lì, pronto per buttarla dentro (un grazie anche alla difesa granata che si è completamente dimenticata di lui). Secondo gol con la stessa modalità: il portiere avversario non blocca la palla, e Cristaldo arriva con un guizzo ad insaccare. Con rapidità e semplicità. È di questi gesti rapidi, semplici, risolutivi che ha ora bisogno il Bologna. Di un giocatore che dimostri che fare gol non è un’impresa macchinosa e insormontabile (come stava ultimamente diventando), ma un “gioco da ragazzi”. Questo è Cristaldo: un ragazzo con l’entusiasmo ancora cristallino di giocare al pallone. Forse dobbiamo ritornare a questo, alle origini, alle fondamenta, per rinvigorire questa squadra che questa stagione ne ha viste di tutti i colori. Ritornare a percepire e comunicare la piacevolezza del gioco. All’Olimpico ci siamo riusciti e il nostro orgoglio si è risvegliato.
Due appunti ulteriori per questa partita, riguardanti due figure di Capitano. Standing ovation per il nostro neo Capitano Ruso Perez, che dopo momenti di forte incertezza ha finalmente infuso col suo carisma più sicurezza nella squadra, rendendola più compatta; lui ha il carattere giusto per ricoprire questo ruolo e siamo felici di vederlo con la fascia al braccio. Nella stessa partita, ha giocato anche l’ex-Capitano granata, Rolando Bianchi, che ha onorato i nostri colori pur in un match, per lui, di forte impatto emotivo (basti pensare agli applausi dei tifosi torinesi che lo hanno accolto al suo ingresso all’Olimpico). Anche lui ha stoffa da vendere come personalità e professionalità, e col Bologna lo stiamo vedendo migliorare gradualmente prestazione dopo prestazione; anche in quest’ultima partita ha giocato bene, facendo assist a Cristaldo e contribuendo al pressing contro gli avversari. Insomma, se continuerà così presto ci sarà un nuovo articolo su di lui. Forza ragazzi, ci aspettano partite difficili, ma vogliamo vedervi sotto le luci della ribalta!
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