Alé Bulåggna! – Al furbén dal deṡêrt- 24 gen

Le tante cose che sono capitate negli ultimi giorni attorno al Bologna ci richiamano alla mente la nota espressione bolognese del furbén dal deṡêrt, modo di dire che abbraccia l’area di significato che va dal «ci sei» al «ci fai».

Questo accade perché il detto è fatto risalire a due aneddoti diversi. Da quello del furbén che si difende dal sole del deserto correndo dietro all’ombra di un aeroplano a quello del furbén che incontra un creditore in pieno deserto e quando l’altro lo apostrofa “Dî só, tè!” risponde serafico “Chi, mé ???”.

Possiamo quindi giocare ad attribuire il titolo di furbén della settimana fra i protagonisti delle recenti vicende: chi sarà il vincitore?

il presidente onorario, che scegliendo il buonismo fa risuonare le note di “Caruso” per scongiurare cori di discriminazione territoriale contro i tifosi partenopei;

i gruppi della curva, dove magari ci sono meno razzisti che in altri settori dello stadio, che questi cori li lanciano consapevolmente per far chiudere la propria stessa curva e protestare così contro norme che vedono i cosiddetti Ultras come il solo ed unico nemico del calcio;

amministratori vari, che in periodi di vacche magre della politica, colgono al volo l’occasione di comparire sulla stampa a far la morale a qualcuno;

i cinesi che comprano Diamanti, ma all’ultimo scoprono di essersi dimenticati il libretto degli assegni;

i tifosi del Bologna che sono ancora qui che sperano in un rafforzamento della squadra.

E par furtóṅna che oramâi l è vèner.

Alé Bulåggna !!!    

                                                                               24 ed żnèr 2014

Gallo

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