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Sandy Flash Back – Bologna Lazio, andata e (quasi) ritorno…. – 10 Gen

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Il 16 maggio 1998, si giocava l’ultima giornata del campionato di serie A, e un Bologna lanciatissimo verso la qualificazione all’intertoto, aveva bisogno di una vittoria per aver la certezza di qualificarsi come prima Italiana. Nessuno si immaginava però, che quella partita, sarebbe stata anche l’ultima in rossoblu per Roberto Baggio… Aveva giurato amore eterno, aveva giurato che dopo essere rinato non se ne sarebbe mai andato via dalle due torri, e invece purtroppo si sa, la possibilità di giocare la Champions ha sempre il suo fascino, e nell’estate successiva….

Ma andiamo con ordine….

Il Bologna andó in campo determinato, ed il primo tiro fu proprio di Baggio, che dal limite dell’area sfioró la traversa. Poi intorno alla mezz’ora, prima Kolivanov, poi Andersson rischiarono di segnare l’uno a zero e di sbloccare il risultato, prima dei due grandi pericoli laziali che presero due pali in due minuti prima con Negro poi con Rambaudi. Il risultato rimase immutato fino al quarantesimo, quando Paramatti venne steso in area da Favalli, e Baggio su rigore segnó il suo gol numero ventuno in quella stagione. La Lazio partì fortissimo nel secondo tempo, e dopo una prima occasione mancata da Fuser, al quinto minuto lo stesso Fuser pareggió con un tap-in dal limite dopo una parata di Sterchele su Jugovic. Ma dopo un occasione sfumata per parte, prima da Andersson, poi da Rambaudi, al settantesimo Baggio recuperó palla sul lato corto destro dell’area laziale, entró in area driblando Negro, e lasció partite un tiro che si andó ad infilare nell’angolino basso sul primo palo di Marcheggiani. Due a uno per il Bologna e risultato che non cambió più, Bologna qualificato per l’intertoto, e tifosi bolognesi che sognavano le imprese future in coppa UEFA, con il loro adorato numero 10 in campo, quel Roberto Baggio che aveva giurato fedeltà eterna!!!!

Ma i giuramenti si sa, son fatti per essere rotti, e mentre si trovava in ritiro con la nazionale per i mondiali di Francia 98, il codino firmó con l’Inter, salutando i bolognesi ed il Dall’Ara, e lasciando il posto ad un numero 10 molto più fedele e molto più attaccato alla città. Ma questa è un altra storia, torniamo a Roberto Baggio, e al suo viaggio che lo portó lontano dalle due torri… Si sa, a volte la vera meta di un viaggio è una sorpresa, e immagino che il codino non si sarebbe mai aspettato che, passati quindici anni, dopo aver transitato da Milano e da Brescia, il suo viaggio avrebbe rischiato di fermarsi di nuovo sotto le due torri, ma stavolta come allenatore al posto di Pioli… E indovinate contro che squadra avrebbe esordito sulla panchina al Dall’Ara?! Proprio contro quella Lazio che sancì il suo addio con quella sua doppietta, il gol ventuno ed il gol ventidue, che ci aprirono la strada all’Europa e alla lunga cavalcata delle sessanta partite…

Al posto di Pioli invece è arrivato Ballardini, l’uomo del grande rifiuto di due stagioni fa, e per questo inviso a parte del tifo…. Beh, io penso che da Mercoledì, Ballardini, non sia più il “Ballardini che rifiutò il Bologna”, ma sia diventato il “Ballardini allenatore del Bologna”, quindi (e qui mi sento un po il Civ) EVVIVA IL BOLOGNA, EVVIVA BALLARDINI!!!!! 

 

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