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A tu per tu con Furio Fedele – 3 gen

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Apriamo il 2014 in bellezza! La nostra inviata, Valentina Cristiani, ha intervistato Furio Fedele, 55enne, da 24 anni cronista della Redazione di Milano del Corriere dello Sport – Stadio. Milanologo, si occupa anche di calcio mercato. Inizia la carriera a Como nel 1976, nel 1984 arriva a Milano dove collabora per l’ “Avvenire” (1984-1987) per poi passare al quotidiano del pomeriggio “La Notte” (1987-1989). Buona lettura…

 

Si è concluso il 2013 ed è tempo di bilanci per i rossoblù che hanno chiuso l’anno al quart’ultimo posto con 15 punti, frutto di tre vittorie, sei pareggi e otto sconfitte, con la terza peggior difesa (31 reti subite, ndr). Qual è la tua disamina di questi primi 4 mesi di campionato?

“Le premesse sembravano migliori per un Bologna reduce da un campionato esaltante come quello della passata stagione. Secondo me si sente la mancanza di un attaccante di peso che possa concretizzare un gioco che mi sembra tutto sommato apprezzabile”. 

 

La rivelazione è stata Kone che si è fatto sempre trovare pronto quando chiamato in causa. La delusione Bianchi. Il Bologna pertanto è alla ricerca di un attaccante di peso e si pensa ad uno scambio con la Samp per Sansone o con l’Inter per Belfodil. Altri nomi che fan gola?

“Si parla dell’ex-milanista Paloschi che potrebbe essere abbastanza utile alla causa rossoblù. Sicuramente l’ex-granata Bianchi sta tradendo le aspettative. Belfodil? E’ difficile scrutare nel futuro di un attaccante ancora poco conosciuto, anche se a Parma non aveva fatto male”.

 

Pioli ha dichiarato: “Via gli scontenti”. E si fanno sempre più forti le voci di due ritorni dal passato, Ramirez e Mudingayi. Son le caratteristiche di questi giocatori che potrebbero far alzare quella famosa asticella di cui parlava mesi fa il mister rossoblù?

“Io attenderei l’inizio ufficiale della sessione invernale aspettando anche la fase finale dove potrebbe manifestarsi qualche buon affare. Sicuramente non farei a meno di Pioli che sicuramente conosce molto bene il Bologna. Qualsiasi allenatore si troverebbe irrimediabilmente a disagio in questa situazione così complicata”.

 

Gara ostica, tra pochi giorni, col Catania. Fossi al posto di Pioli, qual è il miglior 11 che schiereresti?

“Dipende molto dalle condizioni e dalle motivazioni dei singoli. In questi casi bisogna vivere alla giornata e poi, rispetto alla prima fase del campionato, adesso c’è la variabile rappresentata dal mercato che può regalare anche piacevoli sorprese”.

 

Cosa ti preoccupa maggiormente degli avversari? 

“Il Catania? Con De Canio, se possibile, la situazione è peggiorata rispetto alla gestione-Maran. Gli etnei, però, hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. Giocheranno una partita aggressiva. De Canio rischia grosso in caso di un altro passo falso”.

 

Curci, dopo un avvio non dei migliori, è rinato. Lo giudichi intoccabile?

“Sicuramente si tratta di un portiere di grande esperienza. Quando si hanno delle certezze bisogna coltivarle in situazioni così difficili”.

 

Dulcis in fundo quale augurio ti senti di fare per il 2014? 

“Calcisticamente parlando di vedere le squadre italiane impegnate nelle Coppe europee avanzare quanto più possibile. All’Italia, ovviamente, di fare un ottimo Mondiale!”

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