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Virtus: La presentazione di Kenny Lawson – 27 ago

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È arrivato ieri a Bologna ed oggi è stato presentato nella sede della Virtus. È il giorno di Kenny Lawson in casa bianconera. L’ex Recanati è uno degli ultimi innesti in casa bianconera, in attesa di un altro americano. “La squadra è completa al 90%” – ammette Trovato – “e speriamo di chiudere a breve questa situazione. Ma, oggi siamo qui per presentare un giocatore di assoluto livello”. Lawson arriva dall’esperienza a Recanati e dunque conosce già il campionato italiano. Un aspetto molto importante per coach Ramagli. Credo che in questo campionato sia importante avere un nucleo di giocatori italiani di qualità e solidità” dice il coach bianconero. “Poi, ho sempre detto che due buoni americani li hanno tutte le squadre. Ma, due buoni americani che conoscano bene questo campionato e che abbiano un vissuto significativo possono essere un valore aggiunto. Lawson conosce la vita lontana dagli Stati Uniti e soprattutto conosce questo campionato. Aveva tutte le prerogative per inserirsi nel nostro gruppo. E ora abbiamo modo di inserirlo al meglio”. Poi sul lavoro che lo attende: “Adesso dovrà recuperare dieci giorni che la squadra ha vissuto insieme quando lui non c’era. Già nella giornata di oggi farà lavoro metabolico ed individuale. Chiaramente non sarà con noi nella gara di oggi, ma comincerà a lavorare con la squadra da lunedì. La prossima settimana sarà quella in cui comincerà a fare passi avanti importanti, anche dal punto di vista individuale”.

Parola, poi, allo stesso Lawson. “Per me è stato quasi incredibile che la Virtus mi abbia chiamato. Sono felice di essere qui a Bologna. Mi sono informato sulla storia della Virtus e posso dire che è una società conosciuta non solo in Italia, ma anche all’estero. Qui sono passati grandi campioni e non posso che essere onorato di indossare questa maglia nella prossima stagione. Come diceva il coach, conosco il campionato italiano. So cosa serve per arrivare ad ottenere i risultati. È fondamentale giocare insieme, farlo da squadra senza affidarsi troppo alle individualità. Dobbiamo essere pronti a lavorare insieme e ad essere una squadra che segue le indicazioni del coach. Tutti i giocatori possono fare canestro, ma sono le piccole cose a fare la differenza. Una giocata in difesa, un rimbalzo o un assist ad esempio. Quanto a me e al mio ruolo in squadra, so bene cosa posso e cosa devo portare. Devo fare la differenza a livello di rimbalzi ed essere prezioso anche in difesa. Ma, anche in fase offensiva devo dare il mio contributo, per far crescere la squadra ulteriormente e vincere le partite”.

foto: Virtus

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