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A tu per tu con Italo Cucci – 6 dic

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A poche ore dall’attesissimo match Bologna-Juve, la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha raggiunto il direttore Italo Cucci, editorialista e opinionista su diversi giornali, tv e radio, una delle più grandi voci del giornalismo sportivo italiano. Cucci ha diretto i giornali in cui è stato redattore, prima il “Guerin Sportivo”, poi “Il Corriere dello Sport-Stadio”, quindi il “QN” e “Autosprint”. Attualmente è direttore editoriale dell’Agenzia di Stampa “Italpress”, editorialista del quotidiano “Il Roma” di Napoli, della “Gazzetta di Parma” e di “Avvenire”. Collabora con la Rai come opinionista/editorialista sportivo e, dal marzo 2012, è direttore del periodico “Primato”. Ha inoltre tenuto a battesimo decine di giornalisti, molti dei quali sono diventati direttori e grandi firme. Schietto e sincero come sempre ci confessa, da tifoso rossoblù, che…

Il Bologna ha la peggior difesa della seria A (insieme al Catania). Un segnale preoccupante in vista della delicata sfida di questa sera con la Juventus. Cosa occorre fare?

“Diventare squadra, perché gli uomini per salvarsi non gli mancano. Credo che tocchi a Pioli, riveritissimo dalla critica (io a Bologna non scrivo più…) mostrare che non eravamo tutti ciechi o folli quando lo consideravamo eccellente stratega e abile tattico. Cos’è successo? S’è scordato tutto? Sveglia!”

 

Mancano poche ore, tutto ormai è pronto per questa spumeggiante sfida al Dall’Ara. La Juve è sulle ali dell’entusiasmo grazie alla vittoria trovata all’ultimo minuto contro l’Udinese merito di uno straordinario “Re Leone” Llorente e del “ritrovato” Buffon. Quali saranno le “armi in più” delle due squadre?

“Giuro che contavo su Diamanti per poter dire che, fra tanti campioni in campo, ce n’era anche uno rossoblù. Ma Alino è stato costretto a farsi Uomo Ovunque, spesso rinunciando alle sue qualità tecniche, assumendo le vesti di gregario. Questo gli fa onore ma priva il Bologna di un talento capace – se lasciato libero di pensare e creare – di far danni alle squadre più celebrate. Donadoni c’è riuscito col vecchio Cassano. Provare per credere. E lasciamo perdere la Juve, battibile soltanto se, pensando al Galatasary, ripetesse la storia di Firenze”.

 

Passiamo ad un altro ruolo fondamentale, quello del portiere. Curci, sia con l’Inter che con il Parma, ha ottenuto il riconoscimento di migliore in campo. Il giocatore sta ritrovando la tranquillità perduta a suon di parate salva-risultato.

“…e Curci non m’interessa tanto che possa essere il migliore in una partita ma un onesto portiere sempre”

 

Kone, con 4 reti, si è guadagnato il titolo di capocannoniere in solitaria della rosa rossoblù. Con l’ennesima straordinaria prestazione con l’Inter (ed il secondo goal consecutivo) conferma ancora una volta di essere l’uomo del momento. Il greco ha, infatti, portato in dote 6 dei 12 punti dei rossoblù. Quale pensa sia la maniera più consona per sfruttare al meglio le qualità di questo centrocampista?

“Sono spesso a Napoli dove, sapendomi tifoso rossoblù, mi chiedono perché Kone, pur esibendo numeri d’alta scuola, non è più quello che fece piangere due volte il Napoli al San Paolo, nello scorso campionato. Rispondo che Kone non c’entra, Kone è un giocatore tanto bravo che presto sarà ceduto al migliore offerente, come tanti prima.
E’ il Bologna che non s’è più visto, dopo quelle imprese, come appagato da che? Da nulla. Giuro che non mi preoccupano tanto le capacità offensive dei rossoblù quanto il recupero di una difesa dignitosa che sappia conservare i gol segnati…”

 

Con i due preziosi punti contro Inter e Parma, il Bologna ha ritrovato continuità di rendimento e di risultati. In questa stagione, inoltre, i rossoblù hanno dimostrato di saper mettere in difficoltà le compagini più blasonate: l’Inter ha appena pareggiato al Dall’Ara e, ad inizio campionato, anche il Milan strappò con unghie e denti un misero punticino. Ha poi però perso punti, ingenuamente, con squadre sulla carta più abbordabili. Squadra offensivistica o difensivistica?

“Al Dall’Ara è passato anche il Siena cadetto cacciando i rossoblù dalla Coppa Italia e confermando il paradosso secondo il quale il Bologna è forte coi forti e debole coi deboli, un atteggiamento tutto sommato onorevole se non fosse che i forti sono cinque e i deboli quindici. Roba da retrocessione. Squadra offensiva? Immagino la Juve preoccupatissima. Difensiva? Ci vorrebbe una difesa coi fiocchi. Spero di vedere un Bologna dignitoso. Sarebbe già tanto..”

 

Poco prima del derby col Parma il dg, Roberto Zanzi, ha dichiarato che la società non sta cercando un altro attaccante per gennaio, preferendo sfruttare giocatori che finora hanno avuto poco spazio come Acquafresca e Moscardelli. Per quanto concerne il ruolo del portiere, invece, da un mese paiono quattro-cinque gli obiettivi nel mirino. Quale sarà l’effettivo calciomercato rossoblù di gennaio?

“Non oso perdermi nei meandri di un calciomercato virtuale. Sento dire che Zanzi è sul punto di andarsene, segno che ha trovato di meglio del Bologna. Sarebbe bello se il Bologna trovasse qualcuno meglio di Zanzi”.

 

Questo Bologna si salverà? A suo avviso quali sono le tre squadre più “indiziate” a retrocedere?

“A questa domanda fatico a rispondere perché ho le mani impegnate…Sarà per un’altra volta…”

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