RS -STADIO: Chiarimento Guaraldi – Pioli – 12 nov

C’è modo e modo, anche nel perdere. Oggi Furio Zara, di Stadio, ci racconta quello che è successo ieri nel confronto che si è avuto tra Guaraldi e Pioli, all’indomani della sconfitta di Bergamo. A dire il vero oltre a loro, era presente anche Zanzi. Nel confronto si sono analizzate le fasi della partita di Bergamo, per cercare di capire che cosa non abbia funzionato, oltre a parlare dell’uomo che ha, più di altri, condizionato il risultato finale, ovvero Curci; l’obiettivo è quello di trovare una soluzione che pare abbastanza inevitabile.

Confermata la fiducia a Pioli (il club in questo senso è stato abbastanza chiaro a riguardo) si è voluta analizzare questo passo indietro fatto, dopo tre partite nelle quali si sono fatti punti e comunque smosso la classifica. La squadra soffre di “crisi di indentità” oltre che di continuità. L’atteggiamento non è sicuramente dei migliori, si è notato il fatto che la squadra, probabilmente, si sarebbe accontentata del pareggio e questo non è modo di comportarsi. Si sarebbe anche potuto vincere e questa tendenza dovrebbe essere molto chiara nella testa dei giocatori.

Oltre a questo al mister è stato chiesto perchè il portiere promosso come primo portiere sia stato Curci, promosso titolare nonostante la passata stagione su 14 incontri abbia avuto problemi in circa 4 partite, numeri che alla mano sono un pò troppo alti, per un portiere di serie A.

A gennaio si andrà sul mercato cercando un’alternativa e nel frattempo dovrà giocare Stojanovic, ancora infortunato ad oggi, ma che in dieci giorni sarà nuovamente a disposizione.

Le poche certezze che ci sono attorno alla squadra, tre partite da punti e l’interruzione di questa mini striscia di risultati, ha imposto un confronto. Anche i tifosi che hanno espresso il loro disappunto nei confronti della dirigenza, hanno riportato il clima come quello di una settimana fa, prima di quella serie di risultati positivi che avevano portato punti ed una nuova posizione in classifica. Le certezze sono di fatto già sparite e la classifica, ora, torna a far preoccupare come prima.

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