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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Come cambia lo scenario in appena tre giorni. Il Bologna che in otto giornate di campionato confeziona la miseria di tre punti ne agguanta sei in meno di mezza settimana. La trasferta a Cagliari è un trionfo. Privo di elementi fondamentali del calibro di Diamanti, Crespo, Cech, Pioli affida la fascia di capitano ed il ruolo di trequartista fantasioso a Kone riportando sulle fasce gli antichi interpreti Morleo e Garics. Il piglio è quello giusto fin dall’avvio. Pimpanti, tonici, decisi, reattivi, l’affermazione casalinga con il Livorno ha realmente riacceso la luce. Quantomeno della serenità. E’ meno contratto il volto di un Bologna che perde dopo pochi minuti di gioco Natali per infortunio. I felsinei accusano le veloci verticalizzazioni sarde collezionando qualche “giallo” di troppo. Da un tiro di Kone dal limite nasce il vantaggio emiliano con la decisiva complicità di Agazzi. L’estremo difensore del Cagliari fornisce involontariamente l’assist a Garics che da due passi scarica un bolide sotto alla traversa. Gli isolani tirano una sola volta nello specchio della porta ed il parziale è una sacrosanta verità. Incontenibile Kone, meglio del Diamanti di queste ultime settimane. Non è una bestemmia, si può dire. Veloce, ficcante, tecnico, altruista, salta l’uomo e ha una visione di gioco da vero leader. La fulminea espulsione di Murru nella ripresa spiana la strada al primo successo esterno stagionale della compagine di Stefano Pioli. Tutto in tre minuti. Contropiede geometrico, Garics per Kone e partita nel congelatore. Punizione dell’incontenibile “Pana”, oggi da standing ovation, e testa del folletto Pazienza che gonfia la rete. Al goal del più discutibile acquisto delle ultime annate di calciomercato emiliano mi dedico sereno alla scrittura del pezzo. Dove sta la verità? Nel mezzo, come al solito. Il Bologna non vale i tre punti delle prime otto uscite, il Bologna è una squadra da agognata salvezza con un paio di giornate di anticipo sulla tabella di marcia. La classifica oggi? Fuori dalla zona retrocessione a più tre dalla terz’ultima, tutta un’altra aria. Ha ragione Pioli, mi scoccia ammetterlo per quel velo di presunzione che spesso leggo nella faccia del Mister. La squadra è con lui, lo ascolta e ha dei valori. Oggi bene tutti, superfluo fare nomi. Una prestazione di carattere anche al cospetto delle noie muscolari che ridisegnano forzatamente l’assetto difensivo obbligando due terzi dei cambi. Sorride anche Albano in tribuna, si allenta la morsa della tensione nella serata cagliaritana. Solo sul campo però. Tra le scartoffie burocratiche vige lo stato di massima allerta e quel ghigno assomiglia tanto alla smorfia di un goffo Jocker. Non malignamoci il sangue però, la notte delle streghe comincia tra ventiquattro ore. Oggi è godimento calcistico allo stato puro, ne avevamo tutti un gran bisogno.

Mattia Grandi 

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