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Alé Bulåggna! – I Numâz – 25 ott

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I numâz

Dmanndga indrî, domenica scorsa, al guado del parcheggio ospiti del Mapei Stadium erano parecchi quelli di noi che sbottavano, ch’i supièven e butièven da tótt i cantón, salvo che più che al milurdén della canzone di Carlén Mûi, da quanto eravamo messi male, assomigliavamo piuttosto ai reduci della campagna di Russia. Mai stato più calzante il detto: stèr con un pà a mói e cl ètr int l’âcua.

In effetti dopo le ultime mazulè int i dént prese, fatto salvo l’amore per i nostri colori che non è minimamente intaccato, a nuèter tifû as tâca a vgnîr só i quajón o, come si dice in modo più polite, questo andazzo as tâca a stèr in vatta ai sunâi.

Chiedendo allora anticipata venia per qualche incursione nella scurrilità, di cui la lingua bolognese non fa certo difetto, presentiamo oggi una galleria dei vari improperi, di numâz, che abbiamo sentito volare qua e là.

Notiamo prima di tutto che allo stadio sono sempre più numerosi quelli ch’i s infugantéssen e i fan di rói, ovvero si accalorano e gridano, mandando inevitabilmente coloro che ritengono i responsabili di questa brutta situazione, vertici della società in primis, a fèr un scuâs ed pugnàtt pari solo a cal scuâs che ci si è rovesciato addosso domenica… mo sócc’mel, ch’ batèl d âcua!

E le varianti non mancano, dai più pacati che invitano ad andare int al canèl o al limite a caghèr, a chi invita a fères dèr int al scurżån o magari apostrofa con tèsta ed cla tèsta ch’la se spècia int l urinèri questo o quel dirigente che ci voleva dèr d’intànnder ch’l’é û d Gaibôla un vino sul punto di diventare aceto.

Ma nello sconforto generale ce n’è un po’ per tutti, per gli attaccanti che ci hanno ridotti a magnères i marón, con tótt i gòll ch’i an scajè, per i difensori, veri sparglén dl’âcua santa per le altrui punte in difficoltà, e stendiamo un velo sui centrocampisti, ch’l é cme mazèr ón ch’al chèga. Anche se alla fine saranno poi låur-qué che ci dovranno salvare, a diversi giocatori il paragone con chi c’era prima, a cui i n s i arvîen gnanc int al pisèr, non glielo cava neanche Murri.

Infine ce n’è anche per l’allenatore, accusato da alcuni ed dèr vî al cûl par cunprèr äl brèg, ovvero di essersi adattato supinamente ad ogni situazione, da altri di capircene come colui che confonde al dal cûl con l èrc in zîl, l’arcobaleno con il …. Vabbè, un po’ si sfogo quando ci vuole ci vuole.

Intinimôd, comunque non è ancora l’ora del mierêre e noi saremo fin da sabato mattina a Casteldebole per testimoniare il nostro attaccamento alla maglia rossoblù e domenica allo stadio a gridare infén al ûltum

 Alé Bulåggna !!!     

                                                                               25 d utàbber 2013

Gallo

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