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Speciale calciomercato – Caccia all’affare: i parametri zero da non lasciarsi sfuggire – 10 ott
C’erano una volta i novantadue milioni con cui la Juventus si assicurò il trio Thuram-Buffon-Nedved. C’erano una volta i quarantacinque milioni spesi dall’Inter per Bobo Vieri e gli ottantotto grazie ai quali il Milan prese Shevchenko e Rui Costa. C’erano poi i centotre milioni scuciti dalla Lazio per acquistare Crespo e Mendieta. C’erano, e adesso non ci sono più.
Oggi, saper fare di necessità virtù è l’imperativo categorico che accomuna gli uomini di mercato di tutte le società calcistiche d’Italia e della maggior parte di quelle europee. Le eccezioni (ovviamente tutte straniere) non mancano, basti pensare alla cifra monstre sborsata dal Real Madrid per Bale o a quella, inferiore ma pur sempre esorbitante, investita dal Psg per accaparrarsi Cavani, ma si tratta, appunto, di eccezioni lontane anni luce dal trand che caratterizza il mercato attuale del Vecchio Continente. Per tutti gli altri, la corsa al risparmio costituisce l’assoluta priorità e, in alcuni casi, l’unica via percorribile nell’impervio mondo del calciomercato. E che cosa c’è di più appetibile agli occhi dei “comuni mortali” di un calciatore in scadenza di contratto, libero di essere tesserato a costo zero a partire dal prossimo 30 giugno?
Se poi diamo un occhiata alla nutrita scuderia dei parametri zero 2014, ecco che, pur senza possedere particolari doti divinatorie, diventa facile prevedere lo scatenarsi su ampia scala di una caccia al purosangue low-cost.
Vino buono – La caccia non può che cominciare da lui: Andrea Pirlo. Il regista bianconero, scippato due estati fa ai rivali del Milan, ha contribuito ai recenti successi della Vecchia Signora, nonostante qualcuno lo avesse etichettato troppo prematuramente come “bollito”. Ora la Juve rischia di perderlo a costo zero. Marotta prende tempo, l’Andreone nazionale nicchia sul rinnovo. A dispetto delle trentaquattro primavere, il centrocampista di turn-over e della necessità di dosare le energie non ne vuol proprio sapere. Il vero affarone del prossimo mercato potrebbe essere lui. Conte avvisato, mezzo salvato…
Madrid, sponda Real. Ha tre anni in meno di Pirlo, esperienza internazionale da vendere, due radar al posto dei piedi. Xabi Alonso è il tipico calciatore capace, con le chiavi del centrocampo in mano, di spostare gli equilibri di una partita anche giocando da fermo. Non bisogna certo stupirsi se a Torino stanno già pensando a lui per il dopo Pirlo: centromediani con le sue caratteristiche sono merce più unica che rara.
Zero spesa, massima resa – Potrebbe arrivare dall’uggiosa Manchester uno dei più roboanti colpi a parametro zero degli ultimi anni. Si tratta del difensore serbo nonché capitano dello United Nemanja Vidic. Essendo un classe ’81 non è certamente un giovinetto, ma se davvero Moyes dovesse privarsene, garantirebbe un salto di qualità non indifferente alla retroguardia della squadra che vorrà puntare su di lui.
Stesso discorso per l’evergreen Frank Lampard, che in giugno spegnerà trentasei candeline. Il totem del Chelsea e della nazionale inglese potrebbe decidere di bissare il rinnovo annuale firmato dopo la vittoria dei Blues in Europa League. Se così non fosse, aspettiamoci una folla di pretendenti a bussare alla sua porta.
Chi ha già da tempo deciso che non prolungherà il contratto che lo lega al proprio club è Victor Valdes. Il Barcellona si è già rassegnato a dover trovare il sostituto del trentunenne portierone catalano, voglioso di una nuova sfida e pronto a valutare le proposte di tutti i top club che si faranno avanti per lui.
Torniamo in Inghilterra, questa volta a Londra. Secondo il Daily Mail, il terzino francese Bacary Sagna avrebbe già espresso alla dirigenza dell’Arsenal la volontà di liberarsi a zero a fine stagione. Il laterale destro, trentasette caps con la nazionale dei Galletti, ha una valutazione che si aggira sui dodici milioni: tesserarlo a zero sarebbe un vero e proprio affare.
Discorso a parte merita il bomber del momento Robert Lewandowski, già sogno proibito di Mourinho e del suo Chelsea. Che il goleador polacco si sia promesso al Bayern, lo sanno ormai anche i bretzel dell’Oktoberfest…
Ce n’è per tutti i gusti – Con i calciatori in scadenza nel giugno 2014 magari non si vincerebbe la Champions, ma si costruirebbe una squadra che darebbe tranquillamente del filo da torcere a chiunque. Si può scegliere di andare a colpo sicuro, mettendo le mani su possibili svincolati di lusso, o provare a rilanciare talenti un po’ in ombra. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si va dai Gunners Szczesny e Rosicky agli stopper Kaboul e Lescott, rispettivamente di Tottenham e Man City, dagli esterni Rafinha (Bayern, ex Genoa), Beck (Hoffenheim) e Montoya (canterano del Barça seguitissimo dall’Inter), ai centrocampisti tuttofare Matuidi (Psg), Fernando (Porto) e Gourcuff (ex Milan, ora al Lione), fino alla punta transalpina Gomis e al bulgaro Berbatov. Arricchiscono la lista i vari Akinfeev, Bodmer, Kehl, Heitinga, Tiago, Lucho Gonzalez, Joe Cole, Bendtner, Olic, Ochoa. E non finisce qui, perché di nomi interessanti ce ne sarebbero ancora tantissimi. Una volta tanto, in sede di calciomercato, l’affare potrebbe non farlo soltanto il facoltoso sceicco.
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