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Sandy Flash Back – Anche il Bologna finì al Processo – 24 Set

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Fu una serata strana quella del 13 febbraio 2000, si giocava il posticipo Bologna Milan, e quella sera accadde veramente di tutto…Era un Bologna che aveva iniziato la stagione con Buso in panchina prima che venisse sostituito da Guidolin, era un Bologna davvero ostico al Dall’Ara, che non subiva gol in casa da ben 8 partita, ma era un Bologna altrettanto morbido in trasferta, con 6 sconfitte consecutive, beh se non altro la tradizione casalinga di quel campionato poteva essere di buon auspicio per la gara contro i rossoneri.

La partita iniziò, il Bologna giocava bene, ma il Milan giocò meglio e se al
minuto trentadue vedi Gattuso che, con un tiro di piatto da fuori area riesce a interrompere l’imbattibilità interna del tuo portiere dopo più di settecento minuti, capisci che quella non sarà di certo una serata da ricordare in modo trionfale. Se poi al terzo minuto del secondo tempo, lo stesso Gattuso, che verrà sempre ricordato per tante ottime qualità, ma non certo per i suoi piedi fini, si inventa anche l’assist vincente per il raddoppio di Shevchenko, non ti resta altro che metterti le mani nei capelli e maledire il Dio del pallone che ha deciso di regalare la serata di gloria per Ringhio proprio contro la tua squadra.
Al dodicesimo minuto poi, quando Bierhoff segna su tap-in il gol del tre a
zero, qualche tifoso mugugnando inizia già ad abbandonare il suo seggiolino, perché sotto di tre gol, contro il Milan, in una serata qualsiasi le speranze ormai sono finite, e invece….
E invece questa non è una serata qualsiasi, ed appena un minuto dopo, il
nostro Klass Ingesson accorcia le distanze in seguito a un assist di tacco
favoloso di Signori, e altri due minuti più tardi, Eriberto entra in area e
trafigge ancora Abbiati, due a tre a mezz’ora dalla fine, le emozioni non
possono finire qui. Al minuto ventinove Guidolin decide di buttare nella
mischia anche Fontolan ed appena un minuto dopo, proprio lui, su calcio d’
angolo colpisce di testa, la palla è indirizzata nell’angolo basso a destra,
Abbiati sembra arrivarci, la tocca di piede ma appena dentro la porta (così sembra) e i tifosi esultano.

Allora Fontolan da terra alza un braccio in segno di esultanza, tre a tre, un miracoloso pareggio, inaspettato e fantastico per come è avvenuto… Ma no, aspettate un attimo, “perché i giocatori non esultano?” pensa il tifoso guardando dagli spalti, “perché vanno tutti attorno all’arbitro a protestare?”. L’arbitro non ha convalidato il gol, dice che la palla non è entrata e fa ripartire l’azione con un calcio di punizione a favore del Milan per la carica di Ingesson su Abbiati.
Gli animi si scaldano, la partita si scalda, e i rossoblù, fuori di testa, non
riusciranno più a pareggiare, colpiti nell’animo da quel torto arbitrale.
Ed il giorno dopo il Bologna finì addirittura a processo, no, non c’entrano
tribunali, Calciopoli o calcio scommesse: l’unico tribunale che vide
protagonista il Bologna furono gli studi di TMC, il giudice fu Aldo Biscardi,
la prova del reato vista al suo supermoviolone!!!!! Il buon Aldo, grazie alla sua “sofisticata tecnologia” al computer, riuscì a dimostrare che quella palla era entrata, che il Bologna aveva pareggiato ed era stato derubato, e gridando il suo solito “ E’ UNO SGANDALOOOOOOOOO!!!!!!E’ UN GOMBLODDOOOOO!!!!!” diede per quanto serva in questi casi ragione ai rossoblù, al suo presidente e a tutti i tifosi che si sentirono derubati. Poi un attimo dopo, la sua valletta chiamò la pubblicità, i soliti pochi minuti di spot, e da quel momento in poi, per il Bologna non ci fu più posto nel suo famosissimo “Processo del Lunedì”.

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