Seguici su

Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

Pubblicato

il


Partiamo da Bologna-Sampdoria perchè il calcio giocato, a mio avviso, ha sempre la priorità. Un pareggio che non accontenta nessuno. Pioli mugugna, per trequarti di partita i suoi uomini accarezzano seriamente l’idea del debutto casalingo con il botto. Passano in svantaggio, reagiscono, trovano il pareggio prima dell’intervallo, raddoppiano, incassano il 2-2, rischiano il tracollo. Un’escalation cronologica che pizzica tutte le corde dell’emotività. Delio Rossi mastica amaro. La Samp passa in vantaggio, subisce l’1-1 a cinque minuti dagli spogliatoi, va sotto, riacciuffa il pari, sfiora il colpo corsaro. In sala stampa ognuno racconta la sua verità che, come sempre, sta nel mezzo. Quindi? E’ giusto il pareggio tra due compagini che si salveranno con un paio di giornate di anticipo alternando settimane di tempesta a calde giornate di sole. E’ un Bologna diverso da quello del San Paolo, l’avversario ne facilita le logistiche ma è comunque una notizia. I felsinei subiscono goal su una clamorosa topica di Curci al primo tiro in porta ospite. Il calcio è pieno di storie analoghe, si accettano con serenità e con un pizzico di filosofia. Vot ammazel, questo passa il convento. Difesa d’emergenza con le solite lacune retrò ma complessivamente sufficiente. In velocità è fiele tutta la vita, diversamente ci si dura. Meglio Natali di Antonsson, orgoglio Cech, Mantovani c’è. Centrocampo a 3 con l’oggetto del mistero Khrin (a Pioli è piaciuto, risposta sua, precisa domanda mia) e con un Kone che si guadagna il sei e mezzo solo grazie alla sforbiciata “Napoli old style”. Diamanti si carica il fardello sulle spalle prendendo palla qualche metro prima della mediana. Risultato: un mezzo goal, ritmi e botte da crisi nervosa. Bene l’attacco nelle movenze, nella generosità e nel modulo. A due, tassativo. Moscardelli è un panchinaro che gioca con il cuore, sarà utile alla causa. Perez impresentabile. Se Tommasi fischia il rigore per la tenaglia assassina in area su Sansone gli leviamo il saluto. Perdere Taider e l’anonimato di Khrin comportano anche questo genere di rischi. Dall’altra parte del guado gioca, convince e segna Manolo Gabbiadini. Un anno fa vestiva rossoblu, proprio impossibile trattenerlo? Capitolo mercato. Voto secco: 5 e mezzo. Una insufficienza dettata principalmente dalla partenza del bomber della passata stagione (Gila), del miglior prospetto in rosa (Taider), di un promettente neo Nazionale (Gabbiadini) e del gemello coriaceo di Perez. Il resto è un copione arcinoto. Mercante in Fiera senza portafogli. Prestiti in entrata ed in uscita che non elevano sensibilmente la rosa e non ridimensionano sostanzialmente gli oneri. Il prossimo anno siamo da capo. Un esempio su tutti: Gimenez. Una Tribuna Gold da 400 mila euro annuali, invendibile, inscambiabile. Il contratto però non lo fece Albano. Resta Acquafresca e mi fa piacere, è un patrimonio rossoblu. In attesa di conoscere Cristaldo saluto con affetto Grozav. Mi stavo affezionando, non ci si comporta così…sarà per la prossima estate.

Mattia Grandi   

  

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv