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L’altro spogliatoio – Confederations Cup Special Edition 21/06/2013

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-Brasile-

 

La partita che di disputerà domani a Salvador nello stadio Itaipava Arena Fonte Nova sarà decisiva per stabilire che si qualificherà nel girone A come prima della classe.

Le due contendenti sono Italia e Brasile, un classico per il calcio internazionale, dato che mette di fronte le squadre che hanno vinto più mondiali in assoluto, ossia i verdeoro con 5, mentre l’Italia ne conta 4.

Il calcio d’inizio è fissato alle ore 16.00 locali, per cui alle 21.00 secondo il nostro fuso orario e avrà il compito di dirigere la gara il sig. Ravshan Imatov.

Il team di Scolari si schiererà con lo stesso modulo del Giappone, squadra che ci ha letteralmente dominato.

Il 4-2-3-1 partirà dall’ex Inter Julio Cesar in porta, il quale vedrà davanti a sé una difesa strepitosa per i nomi che possiede, ovvero Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz e Marcelo.

Di solito il Brasile e soprattutto il calcio brasiliano viene raffigurato secondo tanti fantasisti coi piedi buoni, ma tutte le squadre hanno difese ballerine che lasciano praterie all’avversario e commettono errori da capogiro.

Non è un caso infatti che i summenzionati giocatori che comporranno la retroguardia sudamericana giochino in squadre europee di primissima fascia, avendo vinto tutti importanti trofei con il proprio club di appartenenza.

Giocatori del genere che se paragonati ad Abate o Maggio scappa da ridere, ma non si sa mai…

Fatto sta che quella verdeoro è una difesa stratosferica per quanto concerne i giocatori che la compongono, che dovranno però ben integrarsi tra loro e saper comunque fermare un certo Balotelli.

I due mediani saranno Luiz Gustavo e Paulinho, giocatori che essendo forse meno conosciuti rispetti ai propri compagni cerchiamo di analizzare più attentamente.

Il primo è centrocampista titolare nel Bayern Monaco. E’ un calciatore dal fisico imponente (188 cmper80 kg), che fa valere queste sue doti atletiche per recuperare tantissimi palloni a centrocampo, facendo “legna”, ma non disdegnando la fase di impostazione essendo dotato di discreti piedi.

Colui che lo affiancherà, Paulinho, è il centrocampista del Corinthians che ad ogni sessione viene accostato all’Inter, quasi più di Kozak, Okaka e Gelson Fernandes al Bologna.

Seppur come dicevamo in precedenza Luiz Gustavo non abbia due cassette di frutta al posto dei piedi, è Paulinho il regista della squadra, che come Pirlo nell’Italia (giusto per capire il paragone dato che il nativo di Brescia non sarà della partita causa infortunio) imposta e detta il gioco per la sua squadra.

Sarà quindi di fondamentale importanza pressare costantemente Paulinho, impedendogli di distribuire i palloni con lucidità e calma mentale.

Anche la linea di trequartisti brasiliani non scherza. A fare da collante tra centrocampo e attacco brasiliano troveremo infatti Hulk, Neymar e Oscar. Sti cavoli.

Più o meno la stessa cosa di Paponi-Moscardelli-Gimenez.

Dei tre suddetti giocatori c’è poco da dire, sono reali fenomeni del calcio che possono inventarti la giocata (sia essa un eurogol o un super assist) in qualsiasi momento.

Hulk è anche dotato di grandissima corsa e un fisico superlativo che gli permette di avere più vantaggi rispetto ai suoi compagni, i quali hanno “solo” una magnifica tecnica.

Neymar è secondo me un giocatore che dovrà ancora dimostrare ciò che vale in Europa, perché a giocare nel campionato brasiliano, come dicevamo, per uno che ha qualità non è così difficile. Siccome però Neymar  ha dimostrato di saper fare la differenza anche in nazionale, ci sono tutte le premesse per le quali sfondi anche in Europa.

Fred sarà invece l’unica punta dello scacchiere di Scolari, capace di trasformare concretamente in gol le brillanti invenzioni dei suddetti fantasisti.

Dopo quattro stagioni al Lione, è passato dal2009 agiocare in patria nella Fluminense e resta sempre un discreto bomber con un buon fiuto del gol.

Sarà importante vincere per non incontrare probabilmente la Spagna in semifinale, affrontandola semmai in una sorta di finale-rivincita rispetto all’Europeo che fu.

Non sarà affatto facile date le assenze di Pirlo e De Rossi.
Quel che è certo che non si potrà giocare come contro il Giappone; pena umiliante figura di guano.

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