San Lócca

In questi giorni in cui le voci sul mercato del BFC dicono tutto e il contrario di tutto, possiamo tranquillamente rilassarci un po’ e goderci il panorama. E dal Dall’Ara, ὀμφαλός,cioè blîguel, del mondo del tifoso rossoblù, il primo luogo dove cade lo sguardo è la Basilica di San Luca che ci rassicura con la sua mole e verso la quale in tempi recenti siamo saliti un paio di volte a ringraziare la Madonna per la magica emozione della salvezza, che tradotta in bolognese suona come piotòst che gnínt l é méi piotòst.

Anni fa, prima ed cal bèl lavurîr che hanno fatto al nostro stadio per Italia ’90, dalle rampe della salita era possibile, c’erano anche meno alberi, vedere una porzione del campo di gioco ed erano tanti gli umarèl dell’epoca che si assiepavano la domenica sul bordo della strada con la radiolina in mano per dare una sbirciatina a grètis.

Con l’arrivo della bella stagione quei luoghi sono stati per decenni mèta di gite fuori porta ed il tipico programma domenicale di fine ‘800 era andèr a San Lócca a pî, po żå pr i Brégguel e indrî in vapurén, magari inframmezzando il tutto, per i più agiati, con una mangiatina di pesce del Reno ed una birra Ronzani, prima di prendere la tramvia a vapore, al vapurén per l’appunto, che riportava tutti in piazza Malpighi, il nuovo nome che recentemente era stato dato alla salghè ed San Franzàssc. Ricordiamo en passant che i brégguel sono i sentierini che scendono dalla Basilica verso Casalecchio, dietro ai cui cespugli generazioni di bolognesi i s én inżgnè ed fèr râza, si sono date da fare per incrementare la felsinea stirpe.

Chiudiamo il giro dei ricordi con le salite, in compagnia delle nostre nonne, con la funivia, che a noi fangén dava il brivido del volo verso il Colle della Guardia. Anche lei come tante cose, belle e brutte, è finita int al panirån d Cúccoli.

Alé Bulåggna !!!

7 ed żóggn 2013

Gallo

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