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Bologna

Il punto di Bettu 06/05/2013

Pubblicato

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Lazio-Bologna

 

Chiamarla gita enogastronomica, come spesso si usa fare, è un complimento. Perdere ci può stare, soprattutto contro una squadra più forte, in più fuori casa. Subire una simile umiliazione invece no. La possono subire squadre come Lecce, Pescara o Albinoleffe, ma una squadra con la storia e la piazza di Bologna no.

“Può capitare”, hanno detto Pioli e Diamanti. Può capitare un corno! Perdi 3-0, 4-1, ma non 6-0; perché la prima cosa che ci vuole per giocare nel Bologna è il rispetto per la maglia che si indossa.

In più, dopo aver fatto una simile figura non si chiede neanche scusa?

Non si chiede neanche scusa a tifosi che hanno speso soldi e tempo per andare a vedere la propria squadra del cuore e si sono visti rifilare 6 pere?

Non si chiede neanche scusa a tifosi che nel girone di andata, quando Pioli & CO. ne perdevano una sì e l’altra pure, facendoci toccare il fondo classifica, hanno continuato a sostenere il mister e la squadra quando tutti si scagliavano contro?

Non si chiede scusa a tifosi che nei momenti difficili vanno a Casteldebole per sostenere la squadra comunicandole la loro vicinanza e il loro affetto?

E’ questo ciò che si riceve in cambio delle suddette fatiche?

Eh no, cari bei ragazzuoli. Questo è troppo. Non ci si comporta così quando si indossano questi colori.

Si meriterebbero ben altro, dato che la parte pura e vera del calcio, i tifosi, vengono tenuti in così poco conto.

Per quanto riguarda la partita di ieri, c’è poi poco da dire.

Pioli ha messo in campo un Bologna schierato con il solito 4-2-3-1 con Abero e Stojanovic dal primo minuto per sostituire lo squalificato Morleo e l’indisponibile Curci.

Petkovic ha invece schierato un 4-1-4-1 con Klose unica punta.

La linea a quattro difensiva del Bologna ha sofferto più del previsto l’attacco biancoceleste che veniva portato avanti dai 4 centrocampisti davanti a Ledesma più Klose. Sia sugli esterni, che centralmente, a motivo anche della completa mancanza di filtro a centrocampo, la Lazio ha letteralmente fatto ciò che ha voluto.

Viene anche difficile parlare di una simile partita, ma andiamo pur avanti.

Il primo gol laziale è nato da una palla persa di Sorensen, la quale ha originato un lancio lungo per Candreva sul quale Abero era indietro di minimo due metri. Il centrocampisti della nazionale italiana ha concluso al volo, impegnando Stojanovic, che respingendo ha messo la palla sui piedi di Klose, il più lesto di tutti ad andare sul pallone e siglare il vantaggio casalingo. Il tedesco era da dicembre che non segnava. Si doveva sfogare.

Purtroppo questo gol è stato il primo di una lunga serie; dopo 10 minuti infatti è stato steso un tappeto rosso ad Hernanes che ha comunque segnato un grandissimo gol da circa25 metri. Massì, lasciamo pure tirare indisturbato uno come Hernanes, tanto ha due piedi che sembrano cassette di frutta.

Floccari con un altro tiro da fuori che ha centrato l’incrocio dei pali sfiorando il 3-0, che tranquilli, è comunque arrivato dopo pochi minuti. Il marcatore è stato ancora Klose, il quale ha concluso alla perfezione un contropiede dei padroni di casa.

Passano altri 3 minuti e il passivo per il Bologna si fa sempre più umiliante perché Konko serve un passaggio rasoterra a Klose, che ringraziando Sorensen per l’ottimo liscio, sigla la sua tripletta personale.

Si va negli spogliatoi col punteggio di 4-0 per la Lazio, ma non è ancora finita.

Il Bologna la reazione non sa neanche dove sta di cosa ed è così che ancora Candreva arriva sul fondo mettendo un pallone in mezzo che ancora Klose trasforma in gol bruciando sul tempo per l’ennesima volta Sorensen.

Il 6-0 è invece un altro contropiede che serve per aiutare Klose ad avanzare nella classifica cannonieri, dato che grazie all’assist di Floccari, il tedesco, segna il suo quinto gol di giornata.

Si, bello schifo Bologna.

 

Pagelle

 

Stojanovic 5: ha la sfortuna di esordire in A nella peggior partita possibile. Coi gol lui ha poca responsabilità, a parte forse nel quinto dove esce a farfalle.

 

Garics 4,5: personalmente non aveva compiuto stavolta errori madornali, ma affonda come affondano tutti.

 

Sorensen 2: neanche negli amatoriali si prendono gol come il quarto e il quinto. Ieri veramente irriconoscibile.

 

Antonsson 3: perde clamorosamente la palla che regala il quinto gol alla Lazio passandola letteralmente al proprio avversario. Di bene in meglio.

 

Abero 2: nel primo gol la responsabilità maggiore è la sua e comunque non né combina una giusta. Bell’acquisto di Zanzi.

 

Perez 4: è totalmente privo dell’atteggiamento che lo ha caratterizzato in questi tre anni a Bologna. L’insormontabile diga è divenuta il più tenero burro.

 

Taider 5: un po’ di corsa lui ce la mette, prova anche un paio di tiri non male dalla distanza, ma in una giornata così non si salva nemmeno lui.

 

Konè 4,5: nei primi venti minuti cerca di darsi da fare per inventare qualcosa, poi crolla vertiginosamente.

 

Diamanti 3: vedi alla voce Perez. E come capitano avrebbe anche la responsabilità di porgere le scuse ai propri tifosi, scuse mai pervenute.

 

Gabbiadini e Gilardino 4: voi li avete visti in campo?

 

 

Khrin e Guarente 5: non incidono su un match già profondamente segnato.

 

Lazaros 6: per me l’unica sufficienza di giornata. Entra, ci prova, fa vedere che ne ha voglia, perlomeno. Ieri poteva bastare anche quello.

 

 

Pioli 3: mette in campo la più sbagliata delle formazione, ma più che l’aspetto tecnico, è l’atteggiamento che risulta veramente preoccupante da parte dei suoi giocatori. Anche lui, inoltre, zero scuse. Continuiamo pur così.

 

Voto al Bologna: 2.

 

 

Questa sconfitta resterà negli annali, non la cancellerebbero nemmeno tre vittorie da qui alla fine.

“Grazie ragazzi, vi vogliamo così.”

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