Bologna
Il Bologna visto da Voi – I luoghi della memoria rossoblù – Via Po
“Lettere a Specchio dei Tempi” è la rubrica più seguita dai lettori torinesi de “La Stampa”. Un sabato dell’anno di grazia* 1980 vi venne pubblicata una mia lettera che, come Presidente del Bologna Club Torino e in previsione dell’arrivo a Torino dell’undici rossoblù, scrissi per condannare la violenza negli stadi. La sera stessa ricevetti dal Presidente degli “Juventus Club” i complimenti per quella lettera e l’ invito a pranzare con loro il giorno dopo, proprio qualche ora prima della partita, in qualità di ospite d’onore all’incontro annuale dei rappresentanti di tutti i club bianconeri sparsi per la penisola. La domenica a mezzogiorno ero nella loro sede di Via Bogino all’angolo con la centralissima e stupenda Via Po, seduto a capotavola in una grande e stupenda sala (ornata e impreziosita da stucchi e da affreschi al soffitto) piena zeppa di “amanti della signora”. Presentazione, foto, brindisi finale. Fu proprio una gran bella giornata…soprattutto quando al 90° l’arbitro fischiò la fine dell’incontro che vincemmo grazie ad un fallo in area di Storgato sul nostro compianto Eneas e al successivo tiro dagli undici metri di Adelmo Paris. Si trattò di una storica vittoria in casa juventina. Da 26 anni a questa parte, ogni qualvolta percorro i magnifici portici di Via Po si manifesta in me una malcelata goduria che mi riporta, idealmente, a quel giorno e ad altri straordinari portici, quelli che uniscono la Stazione Centrale a Piazza Maggiore…il cuore di Bologna.
“Lettere a Specchio dei Tempi” è la rubrica più seguita dai lettori torinesi de “La Stampa”. Un sabato dell’anno di grazia* 1980 vi venne pubblicata una mia lettera che, come Presidente del Bologna Club Torino e in previsione dell’arrivo a Torino dell’undici rossoblù, scrissi per condannare la violenza negli stadi. La sera stessa ricevetti dal Presidente degli “Juventus Club” i complimenti per quella lettera e l’ invito a pranzare con loro il giorno dopo, proprio qualche ora prima della partita, in qualità di ospite d’onore all’incontro annuale dei rappresentanti di tutti i club bianconeri sparsi per la penisola. La domenica a mezzogiorno ero nella loro sede di Via Bogino all’angolo con la centralissima e stupenda Via Po, seduto a capotavola in una grande e stupenda sala (ornata e impreziosita da stucchi e da affreschi al soffitto) piena zeppa di “amanti della signora”. Presentazione, foto, brindisi finale. Fu proprio una gran bella giornata…soprattutto quando al 90° l’arbitro fischiò la fine dell’incontro che vincemmo grazie ad un fallo in area di Storgato sul nostro compianto Eneas e al successivo tiro dagli undici metri di Adelmo Paris. Si trattò di una storica vittoria in casa juventina. Da 26 anni a questa parte, ogni qualvolta percorro i magnifici portici di Via Po si manifesta in me una malcelata goduria che mi riporta, idealmente, a quel giorno e ad altri straordinari portici, quelli che uniscono la Stazione Centrale a Piazza Maggiore…il cuore di Bologna.
*Anno di grazia. A Torino in quella stagione, oltre a vincere con la Juve, superammo anche i granata, 2 a 1
PS: Il Bologna dovette attendere altri 30 anni per rivincere in casa dei “gobbi”. C’ero anche quella sera.
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