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Mario Pugliese : una vita da mediano…..

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  MARIO PUGLIESE di Ale Zanini

 

Mario è nato il 26 Marzo 1996 in quel di San Giorgio a Cremano in
provincia di Napoli. I primi calci al pallone inizia a darli all’età
di 5 anni nella società FC Oliviero di Torre del Greco (NA) dove gioca
con i ragazzini della scuola calcio per un paio di anni per poi essere
obbligato a trasferirsi con la famiglia nella provincia di Novara, a
Borgomanero.
Nel 2004 la sua prima società dopo il trasferimento è l’AS Arona dove
giocherà per 3 per poi approdare ad una società Lombarda, il GS Soccer
Boys per essere tesserato nella categoria Giovanissimi campionato
provinciale. Inizia da qua la scalata del Giovane “Ryan”. Nella prima
stagione Mario segna 25 goal, bottino che lo promuove per la stagione
successiva nei giovanissimi regionali. Nella stagione 2009/10 Mario,
oltre a segnare 15 reti, conferma tutte le aspettative su di lui
mettendo in mostra un grande talento ed una maturità tecnica davvero
importanti,  tant’è che il suo talento entra, a caratteri cubitali, nei
taccuini degli scout dell’Atalanta.
Compiuti i 14 anni ecco che l’Atalanta lo vuole a tutti i costi e lo
convince a trasferirsi nel “Laboratorio di talenti” che è Zingonia, la
casa dell’Atalanta. E sarà dalla stagione 2010/2011 che entra a far
parte della rosa dei Giovanissimi Nazionali, disputando un ottimo
campionato e totalizzando 8 reti. Alla fine di questa stagione arriva
la convocazione Azzurra per il torneo “Giovani Speranze” la
Borghesiana di Roma. Qua viene inserito nella formazione Under 16
allora allenata da Antonio Rocca
Nella stagione successiva passa alla formazione Allievi Nazionali
diventando subito protagonista e diventando uno dei punti fermi della
Formazione Orobica.
Ad oggi Mario vanta 23 presenze con la magllia della Nazionale.
12 con la Selezione U16 e 11 con la Selezione U17.
Mario Ryan è un giocatore davvero completo che abbina quantità,
qualità e ottima fisicità. E’ un centrocampista classico dal destro
naturale ma che con il piede debole non delude nelle giocate, anzi!!
Dotato di un bellissimo palleggio, grazie ad una importantissima
tecnica di base che gli permette anche una certa pericolosità nel tiro
dalla distanza, Mario in campo lo si sente moltissimo perché è
fondamentale nelle fasi di interdizione e costruzione. Tatticamente
può occupare tutte le posizioni della mediana. La sua posizione
preferita è davanti alla difesa(ruolo che copriva il suo idolo Roy Keane
del ManchesterUTD) perché è il vero punto di riferimento per i suoi
compagni; ma grazie alle sue doti tecniche e alla sua duttilità
tattica(ha una diligenza che pochi alla sua età mettono in mostra),
come detto prima, lo si può utilizzare con ottimi risultati anche
esterno in un centrocampo a 3 mentre in nazionale nell’ultimo match
con la Spagna ha giocato al fianco di Luca Palmiero del Napoli.

In questa stagione sarà molto difficile…ma sono certo che il prossimo anno, quando giocherà da protagonista nel campionato Primavera, per Mario ci sarà l’occasione di essere convocato in prima squadra…e chissà….che non ci sia anche lo spazio per farlo esordiere nella massima serie…..

In questi giorni ho avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con
Mario e devo confermare che oltre ad esser uno dei nostri migliori
prospetti è già un uomo e questo è fondamentale per arrivare dove lui
e tutti i suoi compagni vogliono arrivare. Nell’occasione ho potuto
fare un paio di domande a Mario:

1000Cuori:Ciao Mario! Allora, raccontami , chi è il Ragazzo Mario e il giovanecalciatore Pugliese?


Mario: Ciao Alessio, bè su Mario non c’è molto da dire sono un ragazzo come
gli altri con le difficoltà di un adolescente, Pugliese “il giovane
calciatore” invece cerca di impegnarsi ogni giorno per raggiungere il
suo obbiettivo

1000Cuori:Raccontaci un pò la tua carriera,come hai iniziato a giocare a calcio e qual è stata la tua prima squadra e perché hai scelto Bergamo e
l’Atalanta per la tua carriera?

Mario: Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni in una squadra di Torre del
Greco, in provincia di Napoli, dove ho giocato per circa 3 anni, poi
successivamente per motivi familiari mi sono trasferito a Borgomanero
in provincia di Novara e ho iniziato a giocare nella squadra del paese
(dal 2004 al 2008). Successivamente sono approdato in una squadra di
Milano dove giocavo come attaccante/trequartista. Nel 2010/2011
l’Atalanta mi notò e mi chiamo per fare un provino. Fortunatamente le
cose andarono bene ed ora siamo qui. Ho scelto l’Atalanta perchè è
famosa per la sua “cantera” ed è un posto dove l’umiltà e il lavoro
sono alla base di tutto, cosa perfetta per un ragazzo della mia età.

1000Cuori: Quali sono i tuoi punti di forza? E i difetti da migliorare?


Mario: I miei punti di forza sono la determinazione e la grinta. Baso il mio
gioco su quello, ma voglio migliorare sempre tecnicamente e fisicamente ed
ogni giorno faccio il possibile per far si che ciò accada.

1000Cuori: Qual è il tuo idolo e a che tipologia di calcio ti ispiri?


La mia tipologia di calcio è quella del calcio inglese, un calcio con
ritmi alti e grande fisicità. Il mio idolo giustamente è Roy Keane, la
bandiera del Manchester United.

1000Cuori: Hai dei riti prima di ogni Match?


Sinceramente più che un rito ho un porta fortuna, ho un piccolo
rosario che mi regalò mio padre e prima di ogni partita lo tengo
stretto tra le mani.

1000Cuori: La nazionale! È Più un grande obbiettivo raggiunto e è un punto di partenza che da lo stimolo a fare ancora meglio?


La nazionale credo che sia il massimo per un ragazzo della mia età,
ascoltare l’inno di Mameli ed avere l’onore di rappresentare il mio
paese ogni volta mi dà i brividi, ma per me non è un punto di arrivo, ma è
assolutamente un punto d’inizio per mettermi in gioco anche a livello
internazionale.

1000Cuori: Qualche piccola curiosità. Chi sono i compagni di squadra e di Nazionale più forti con cui hai giocato? E invece chi sono gli avversari più forti contro cui hai giocato?


Mario: I compagni di gioco più forti con cui ho giocatori sono l’attaccante
del parma Alberto Cerri e l’ esterno del torino Vittorio Parigini, ma
anche tutti gli altri sono ottimi giocatori. La nazionale che più mi
ha impressionato è stata l’ Inghilterra, li abbiamo battuti pur se devo ammettere che loro avevano un passo superiore ed è per questo che noi siam stati bravi.

1000Cuori: Chi ti senti di ringraziare per la tua carriera fino ad oggi?


Io vorrei ringraziare tutti i mister che mi han seguito perchè ognuno
di loro mi ha insegnato grandi cose e mi hanno migliorato, vorrei
ringraziare mio padre e la mia famiglia perchè sono sempre con me in
ogni decisione che prendo e giustamente mi riprendono quando commetto
errori.

1000Cuori: Cosa vuol dire per un giovane calciatore essere già lontano da casa e dagli amici d’infanzia?


Mario: Non è facile, abbandonare tutta la tua vita da un giorno all’altro, è
dura e io ho avuto grandi difficoltà e tutt’ora le ho, ma la voglia di
arrivare e l’amore per questo sport fa passare tutto.

1000Cuori: In fine, quali sono i sogni di Mario Pugliese, Sportivi e non?


ll mio sogno principale, oltre a diventare un grande calciatore, è
diventare un uomo vero con dei valori, perchè sono convinto che prima
diventare calciatori bisogna essere uomini. Inoltre sogno di giocare
al San Paolo con la maglia della mia città.

Grazie Piccolo Roy(Keane). e’ stato davvero un gran piacere
conoscerti. Ci vedremo a Bologna o a Modena per i tuoi impegni con
l’Atalanta…per il campionato Allievi


Ciao Alessio..allora ti aspetto!!



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