Bologna FC
Grandi Pensieri di Mattia Grandi
Ho ritenuto importante una sana digestione dopo la scorpacciata del sabato sera. Il metro di misura resta inalterato, occorre raziocinio nelle sconfitte cocenti come nelle giornate, pardon serate, di giubilo. Metabolizzare è un esercizio importante nel bene e nel male. Servirebbe anche qualche nozione di psicoterapia perché il Bologna formato Dottor Jekyll e Mister Hyde di questa stagione destabilizza l’ambiente. Partiamo da una certezza che in qualche modo alimentiamo da inizio stagione. Il Bologna non è e non sarà nelle tre compagini che il prossimo anno disputeranno la serie cadetta. Non è mica poca roba, Albano ci ha impostato il suo governo rossoblu ed oggi ha ragione lui. C’è modo e modo per centrare i traguardi stagionali, lui ha scelto l’ottovolante di Mirabilandia che di domenica in domenica sbalotta il popolo del Dall’Ara. Le cinture di sicurezza non sono di quelle troppo tese che fermano la circolazione, sono lentine ma pronte a tirare in caso di pericolo estremo. Quando la curva a destra è secca…tac…arriva il tirone che ti regala quella tranquillità necessaria per affrontare il restante tragitto. Il Bologna è la piccola macchinina sulle montagne russe della massima serie e noi, tifosi o addetti ai lavori, siamo i genitori che osservano ansiosi dal basso l’adrenalinica reazione del figlio prediletto. Non possiamo fare tanto di più, tanto di meno…ormai è grande, cosa gli vuoi dire, le notti insonni ed il cuore in gola sono il dazio da pagare per qualche piccola, onesta soddisfazione. Il poker odierno al Chievo Verona non è pronosticabile. Uno sì, quattro no. I goal di Gilardino sono pronosticabili (guardate il Gioco della Torre di oggi, ndr) perché il bomber, quello vero, prima o poi lo zampino lo mette. Sempre. Complice la ballerina difesa clivense formato trasferta. Anche. Però non è nemmeno giusto sminuire una volta tanto che il giochino funziona in maniera sensata. I rischi ci sono stati anche oggi, i limiti continuano ad esserci, il calcio è fatto di episodi ed oggi, finalmente, girano bene. Il possesso palla ospite del primo tempo è un dato statistico che poco risalta al cospetto del ritrovato cinismo felsineo. Tre tiri, due goal nella prima frazione di gioco. Stop. Questo basta e avanza per sentenziare che il Bologna 2012/2013 di Guaraldi si salverà. Obiettivo raggiunto, altri hanno fallito in precedenza. Continua ad avere ragione lui. Oggi vince un collettivo spronato da quelle due tre individualità dalle quali ti aspetti le dieci goccine di Valium, per passare una notte tranquillo. Ho solo un timore e sono certo di non sbagliarmi. Questa vittoria fomenterà l’improvvisazione e la aleatorietà di un progetto, della serie, va tutto bene, è tutto sotto controllo, rimanete tranquilli. In fondo ha ragione lui, questa squadra non è priva di senno, nessuno ha promesso un campionato da Europa League. Veleggiamo lontani dalle rapide, un passo sopra al livello di guardia continuando a stringere ad ogni curva la scocca di protezione del nostro ottovolante. E’ una pena del contrappasso in attesa di ere geologiche migliori, godiamo di questa sana febbre del sabato sera. Bando alle illusioni del mercato invernale, non arriverà nulla, forse un portiere, ma non ne sono convinto. Portanova però è ufficialmente tolto dal mercato, di questi tempi è una notizia. Può sembrare un gioco d’azzardo ma in questa mano di gioco, il poker ce l’ha lui.
Mattia Grandi
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