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Bologna

Gli avversari: l’Udinese

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Partita verità, di quelle da dentro o fuori domenica di scena al Dall’Ara.Purtroppo la beffa di Torino, ha lasciato strascichi pesanti e di sicuro l’avversario che andiamo ad affrontare non aiuta, perché lo allena uno dei mister più navigati della serie A, che unisce, oltre ad una preparazione tecnica invidiabile, un’astuzia tattica che spesso gli ha permesso di vincere partite contro le pericolanti in difficoltà.Ricordo ad esempio la vittoria di Cesena di un anno fa, quando i romagnoli erano in una analoga situazione di classifica del Bologna, proprio grazie alla sua arguzia ,che unita alle giocate di quel fenomeno chiamato Di Natale, riesce a tramutare  le partite più complicate, con squadre affamate di punti, in semplici assiomi che portano spesso a centrare il risultato pieno.Guidolin, allenatore secondo me tra i più bravi in assoluto e chi lo conosce bene dice anche simpaticissimo, pur non avendo tra le sue qualità più evidenti quella del grande comunicatore e l’estrosità per esempio che sprigiona per dire un Gigi Maifredi, fa della conoscenza del calcio uno dei massimi cultori in assoluto in Italia.Da mettere in campo la sua squadra con un classico 3 5 1 1 dove avrà defezioni importanti causa infortuni, citiamo otre agli storici Muriel e Mazzarani anche i recenti traumi di Pinzi, Benatia e Pasquale, che unitamente alla squalifica di Danilo falcidiano sia la difesa che il centrocampo. Naturalmente pericolo publico numero uno il sempreverde Di Natale che giocando da solo e spaziando su tutto il fronte di attacco, unitamente alla sua straordinaria abilità di giocare sul filo del fuorigioco lo rendono spesso devastante.Gli inserimenti poi degli interni di centrocampo Pereyra, Allan e Lazzari senza palla creano sempre tante soluzioni alla fase offensiva e quando ripartono fanno sempre malissimo agli avversari.Sicuramente la mancanza di Benatia, difensore velocissimo e bravissimo anche nell’area avversaria sotto rete, crea qualche scompenso perché  il trio Coda, Domizzi e Angella avranno, se puntati, certamente delle difficoltà  negli uno contro uno.Sulle fasce la squadra friulana sprigiona forse il meglio di se con Basta, autentica forza della natura con un gran tiro da fuori, che e’ sempre stato, nelle ultime recenti sfide contro il Bologna, la pedina più importante e pericolosa.Sul versante opposto farà rientro Armero recentemente “superato” nelle scelte da Pasquale che offre più disciplina tattica e copertura a dispetto di  corsa e strapotere fisico.Per fermare questi due autentici portenti serviranno non solo i migliori Morleo e Garics, ma anche una serie di scalaggi del duo di centrocampo a supporto.Davanti il trequartista Maicousel ennesimo acquisto estivo della “premiata ditta” friulana che difficilmente sbaglia un prospetto, farà coppia con Di Natale che sfrutta la sua incredibile intelligenza tattica svariando liberamente ovunque su tutto il versante offensivo.Questo 1 – 1 del reparto avanzato non è’ altro che la sintesi classica del 352 perché il trequartista invece di fungere da punta classica, arretra il suo raggio di qualche metro, ma la sua valenza e’ di straordinaria importanza nella fase di non possesso dove va a pressare il costruttore basso della squadra opposta (Pazienza o Krin).Quello del conquistare palla “alto” e’ uno dei credo tattici più evidenti di guidolin, perché creano dei cosiddetti mini contropiedi velocissimi ed e’ per questo che attaccanti brevilinei come Totò Di Natale sono preferiti ai centroavanti di grande stazza, proprio per la rapidità di scambio e di inserimento sul  cosiddetto ” breve”.Naturalmente in caso di centrocampo intasato e di lancio lungo la punta avanzata può appoggiare al treuquartista, che giocando dietro può godere delle cosiddette sponde, ma nel caso dell’Udinese, vista la fisicità di Di Natale, questo schema e’ adottato pochissimo.Passare da 3 5 1 1 a 4 51 in fase di non possesso e’ un attimo e Guidolin e’ impareggiabile maestro; infatti fa scalare il trequartista sulla linea dei centrocampisti, un laterale ( spesso Basta’) arretra come quarto di difesa e si forma così una linea 5 di mediana.In caso poi estremo di iper protezione,scalano entrambi i laterali formando la linea arretrata a 5 e in questo caso il centrale può uscire sganciandosi palla al piede per avviare l’azione ( Domizzi).Una serie di variazioni che vedono Guidolin bravissimo nell’effettuare i cambi in corsa e ottime anche le “pennellate “di Di Natale sui calci piazzati, dove con traiettorie arcuate e liftate mette, sui centrali difensivi che attaccano il secondo palo,palloni invitantissimi e spesso decisivi.Una partita tutta da vivere e che ritengo pericolosissima!

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