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STADIO: Sadiq non è abbastanza – 08 ago

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In un’edizione di “STADIO” che comprensibilmente dedica molto spazio alle “big” del campionato, soprattutto all’Inter fresca del cambio in panchina Mancini-De Boer, ecco che anche al Bologna vanno comunque due pagine fitte di notizie e riflessioni. Si parla di una squadra giovane e che ha bisogno di una ventata di esperienza, ed ecco dunque che si comincia a parlare di un rinforzo offensivo che non sia rappresentato dal talento acerbo di Sadiq, fino a ieri obbiettivo principale dell’attacco rossoblu.

Un Bologna giovane ma esperto

Lorenzo Longhi apre con un’interessante analisi che riguarda l’età-media della squadra e la sua esperienza internazionale. Questo Bologna 2016/2017, anche allo stato attuale, è squadra più giovane della precedente (2015/2016) ma allo stesso tempo anche molto più esperta. Non è un paradosso, soprattutto parlando di esperienza internazionale, assente in gran parte nella scorsa stagione. La rosa a disposizione di Donadoni può infatti vantare gente come Mirante (che in azzurro non ha mai esordito ma è stato convocato più volte) e poi Gastaldello e Brienza, che la maglia dell’Italia l’hanno assaggiata nel corso della loro lunga carriera. C’è poi Destro, che se segnerà a raffica come tutti sperano se ne potrebbe riappropriare in tempi stretti, quindi la pattuglia degli stranieri, tutti da poco protagonisti nelle rispettive Nazionali: Nagy nell’Ungheria, Mbaye nel Senegal, Oikonomou nella Grecia, Krejčí nella Repubblica Ceca e Pulgar nel Cile, con cui ha giocato la recente Copa Amèrica. Ci sarebbe anche Krafth, fermato solo dagli infortuni nella sua ascesa nella Svezia. Longhi osserva dunque che si parla di una rosa molto più esperta della scorsa, in cui cerca di dare il giusto peso a Zuniga e Constant: vero è che i due vantavano grande esperienza internazionale, ma il loro apporto alla causa rossoblu è stato a dir poco risibile.

Sadiq non basta: Avenatti, Dumitru, Inglese o…Acquafresca?

Giorgio Burreddu affronta invece il mercato, partendo dal presupposto che Fenucci e Bigon hanno già individuato e bloccato la riserva di Mattia Destro: si tratterebbe di Umar Sadiq, talento nigeriano della Roma attualmente alle Olimpiadi di Rio. E proprio questo avvenimento potrebbe complicare l’affare, ancora non ufficializzato: in caso di giochi positivi, il valore di mercato del ragazzo potrebbe salire al punto che in casa giallorossa si potrebbe pensare di fare cassa cedendolo all’estero. Ipotesi da tenere in considerazione, e che comunque prima del 20 agosto – termine dei giochi olimpici – andrà tenuta in considerazione. E allora? Allora il Bologna si guarda intorno e pensa a un’alternativa valida ma non ingombrante. Niente usato sicuro dunque, niente Borriello, Pinilla e affini. Si tratta Felipe Avenatti, uruguaiano classe 1993 in forza alla Ternana: potrebbe arrivare per circa 2 milioni, bisogna vedere se si è davvero convinti. Le alternative per adesso non sono nomi tanto più intriganti: l’ex-promessa (persasi un bel po’) Nicolao Dumitru del Napoli, ad esempio, sarebbe una scommessa. Molto più interessante Roberto Inglese del Chievo, che piace ma che i clivensi non vogliono cedere. E mentre Blerim Dzemaili viene oscurato persino dal sito del Galatasaray (e per Burreddu arriverà in rossoblu, è solo questione di tempo) si lavora sul mercato in uscita: su Diawara ci potrebbe essere anche la Juventus, ma per ora nessuno spinge forte per prendersi un ragazzo talentuoso ma con evidenti limiti caratteriali e di professionalità. Bigon per adesso lavora alle cessioni minori: Ceccarelli ha mercato in B (Verona, Carpi, Perugia) ma anche una possibilità in A al Crotone neo-promosso, si cerca una sistemazione anche per Acquafresca che però potrebbe clamorosamente rientrare nel giro se Destro non recuperasse al 100% e non arrivassero punte di spessore.

foto: gazzetta.it

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