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RS-Stadio: Tutta la telenovela Diawara – 30 lug

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Sulle pagine di Stadio oggi Furio Zara fa un po’ il punto della situazione della “telenovela” Diawara, ricapitolando quanto successo fino ad oggi, in attesa che nelle prossime ora l’entourage del giuneano trovi magari l’accordo con il Napoli, facendo incassare al Bologna un cifra che potrebbe aprire scenari interessanti per l’agosto di Calciomercato del Bologna F.C..

Si inizia la stagione con il presitiro di Castiadas, dove Diawara appare a suo agio e si diverte, allenandosi duramente con i compagni, poi una volta tornati a Bologna, accade l’imponderabile. Il giocatore chiede di essere ceduto, mentre i rossoblu spingono per un rinnovo, offerta respinta dal ragazzo e dal suo procuratore perchè di valore insufficiente. Va ricordato che attualmente Diawara ha un contratto da 70.000€ lordi annui, ma grazie ai bonus questa stagione è arrivato a percepirne 200.000…

Diawara comunque ovviamente convocato per il ritiro di Castelrotto, ma il giorno della partenza non si presenta. Il giorno dopo, arriva via fax un certificato medico che attesta lo stato di stress del giocatore, con prognosi di 15 giorni, a firma della Dottoressa Doria, che lo avrebbe visitato alla casa di cura San Rossore a Massa Carrara.

Il Bologna cerca di raggiungere il giocatore, che non risponde neppure ai compagni (anche a quel Donsah con cui aveva cenato la sera prima della partenza ed a cui aveva dato appuntamento alla mattina dopo) e che protetto dal suo entourage risulta praticamente scomparso. Voci lo danno un po’ ovunque, ma il problema è che non lo trova neppure il medico inviato dal Bologna per controllare la veridicità della malattia di Amadou.

Parte quindi la minaccia di una multa (al massimo 30% dello stipendio) e si bloccano un po’ le trattative. Poi arrivano voci che Diawara ha ripreso ad allenarsi da solo, la Roma raggiunge un accordo di massima col Bologna ma ottiene il rifiuto del giocatore.

Si deve partire per Kitzbuhel e Diawara è di nuovo convocato, sono per altro finiti i 15 giorni di prognosi del primo certificato. Nuovamente Amadou non si presenta, mentre al Bologna arriva un nuovo certificato medico che reitera lo stato di stress del calciatore.

La cosa forse più grave, è che nel 2015 era già successa una cosa simile, il guineano non si era presentato (ma solo per tre giorni di fila) agli allenamenti del San Marino, per una questione di soldi che il suo entourage richiedeva alla formazione di Lega Pro.

La società non sta cercando il muro contro muro, conscia che nel calcio “moderno” uno dipendente può tenere in scacco il datore di lavoro, senza rispettare il proprio contratto ed ottenendo comunque quello che desidera. Il Bologna però guarda oltre, guarda al tesoretto che potrebbe incamerare con questa cessione obbligata e che potrebbero far chiudere il mercato rossoblu con un colpo davvero di livello.

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