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Rio 2016 – Paralimpiadi: Presentazione di Luca Lunghi e Federico Mancarella – 07 set

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LUCA LUNGHI

Nato a Ferrara il 24 febbraio 1975 è tesserato per il Cus Ferrara. Nato con una paralisi ostetrica al braccio, a quattordici anni si avvicina al canotaggio paralimpico (Para-Rowing) e se ne innamora. Si tessera presso il Cus Ferrara ove coglie vari allori tra cui i titoli di Campione Juniores e Under 23, poi, per questioni di studio prima, laurea in ingegneria, e di lavoro dopo si prende una pausa sabatica dal canottaggio di ben diciassette anni. Dopo le olimpiadi di Londra 2012 il direttore tecnico della nazionale paralimpica Dario Naccari, tramite una telefonata, gli chiede se vuole far parte del progetto Rio 2016, non garantendo logicamente il posto in squadra. Luca non è riesce a dire di no all’invito e ricomincia ad allenarsi duramente cercando di rimettere in forma i suoi 95 chili di muscoli. In questo ultimo periodo ha vinto tre ori ai Campionati italiani e un argento in Coppa nel mondo nella sua specialità, il Quattro con del Para Rowling.

 

FEDERICO MANCARELLA

Nato a Bologna nel 1992 è tesserato per il Canoa Club Bologna. Affetto da spina bifida fin dalla nascita che gli ha causato il blocco dei talloni, l’assenza di muscoli nelle zone sotto il ginocchio e l’asimmetria degli arti inferiori. Ma grazie ai tutori che utilizza quotidianamente, ed a una grande forza di volontà riesce a essere abbastanza autonomo. Nel 2010 si avvicina, grazie alla scuola, alla canoa. È un amore a prima vista e Federico comincia ad allenarsi molto seriamente. Nel 2014 si classifica al secondo posto alla Coppa del mondo, è medaglia di bronzo agli Europei in Germania, giunge quinto ai Mondiali in Russia. A livello italiano si aggiudica, a Milano, il titolo nazionale sui 200 e sui 500 metri. Il 15 luglio 2015 conquista una bella vittoria personale: si laurea in Economia all’Università di Ferrara. Nell’anno in corso conquista due Titoli Italiani nei 200 e nei 500 metri oltre ad un argento agli Europei di Mosca nella sua specialità: la canoa sprint. Ha praticato, in gioventù, anche la canoa-slalom e la canoa-polo.

Intervistato questo ragazzo pieno di vita e studioso, alla domanda lo sport cosa rappresenta ha rilasciato questa dichiarazione: “Per me è svago, sfogo, libertà, stare all’aria aperta. La canoa mi aiuta a scaricare le tensioni e mi apre la mente, mettendomi a confronto con persone diverse. Se prima mi abbattevo per poco, ora ho imparato a tenere duro e ad andare avanti nei momenti di difficoltà”.

Até breve.

Lamberto Bertozzi

 

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