Seguici su

Calcio

Il punto sulla Serie A – 3° giornata – 13 set

Pubblicato

il

 

 

Terzo turno di campionato senza grandi sorprese e con la conferma che per lo scudetto il discorso tenderà a restringersi sempre più a Juventus, Napoli e Roma, con i bianconeri favoritissimi. L’ennesima dimostrazione dell’attuale superiorità della Juve è venuta dalla facilità con cui ha messo a tacere le velleità del Sassuolo-rivelazione che stenta a carburare e si trova relegato nella parte destra della classifica (in attesa dell’esito del ricorso contro la sconfitta a tavolino). Il risultato di Torino è importante anche perché ribadisce la qualità dell’organico juventino che, nonostante la perdita di grandi stelle, pare addirittura rinforzato rispetto alla scorsa stagione grazie all’innesto di Higuain. Discorso simile si può fare per il Napoli che ha sbancato in scioltezza il campo del Palermo dove Callejon (arrivato già a quattro gol in soli tre turni di campionato) sta facendo dimenticare in fretta gli acuti di Higuain.

I risultati più interessanti vedono protagoniste Atalanta, Bologna e Udinese. I bergamaschi dopo una partenza da brivido in campionato (due sconfitte consecutive) hanno finalmente incamerato i primi tre punti a spese di un Torino, reputato finora tra le formazioni più dotate tecnicamente. Proprio il Toro può essere preso come cartina di tornasole per giudicare non solo la prova dell’Atalanta ma soprattutto quella del Bologna alla luce di quanto era avvenuto nel turno precedente. Sul fatto che il Torino vanti un organico di qualità non ci sono dubbi ma se non riuscirà a dimostrarlo in campo difficilmente potrà impensierire le primissime. Il 5-1 rifilato al Bologna va preso con le molle proprio dopo il 2-1 subito a Bergamo e conferma semmai che a fare la frittata sotto la Mole è stato il calo di rendimento del Bologna nella ripresa più che la forza dei granata.

Il Bologna col Cagliari ha saputo dare la sterzata che tutti si aspettavano (specialmente Donadoni che ha evitato così nuove fratture alle braccia). I rossoblù emiliani hanno mostrato chiari segni di ripresa e dato indicazioni precise su quanto può fare il gruppo dei giovani a cui il tecnico darà sempre più fiducia. Il calendario sembra fatto apposta per imporre continue verifiche e tenere tutti sulla corda. Sabato a Napoli (dove difficilmente si troveranno come avversari Giaccherini e Diawara) i ragazzi di Donadoni dovranno evitare ulteriori scivoloni e scongiurare il calo di rendimento quasi abituale che caratterizza le loro prove nel finale di tempo, specialmente della seconda frazione.

Protagonista della giornata è stata l’Udinese che con grinta e intelligenza ha saputo sfruttare al meglio il difficile momento che vivono le formazioni milanesi, in particolare il Milan. Dopo aver tolto ogni velleità ai rossoneri, grazie ad un’attenta marcatura sulle sorgenti del gioco avversario, i friulani hanno messo a segno un solo duro colpo che è stato sufficiente per mettere ko il Diavolo.

Chievo e Lazio si sono accontentate del pari intascato al termine di 90 minuti giocati senza particolare grinta, rispecchiando così quanto evidenzia la classifica. Per i veneti prestazione in parte incolore che poteva essere sfruttata molto meglio, per i romani potrebbe essere un campanello di allarme viste le loro aspirazioni di alta classifica. Pioggia torrenziale e grandine hanno fermato e in parte falsato Genoa-Fiorentina e Roma-Sampdoria. Il recupero per il match di Marassi (visti gli impegni dei viola) non sarà giocato in tempi ravvicinati e questo muterà sostanzialmente le carte in tavola. Anche all’Olimpico non c’è dubbio che prima e dopo il nubifragio l’andamento della partita è stato quasi opposto e  senza la grandine che ha appesantito il campo forse la Roma non sarebbe riuscita a rovesciare le sorti dell’incontro. Partita comunque storica per la prestazione di Totti che ha stabilito nuovi record nel suo palmares e costretto Spalletti e fargli apertamente elogi che forse si sarebbe volentieri risparmiato, dopo i precedenti della passata stagione.

A Pescara è stata ribadita la grande sofferenza dell’Inter che sta vivendo un passaggio a dir poco traumatico dalla gestione Mancini a quella di De Boer. Solo grazie ad una doppietta di Icardi (l’ultima rete segnata addirittura nel recupero) i nerazzurri hanno evitato una figuraccia e probabilmente salvato la panchina al tecnico olandese che dopo appena tra turni di campionato traballava già vistosamente. Per il Pescara è sfumata la grande illusione di volare, anche solo per una settimana, al secondo posto in classifica generale al fianco di Napoli e Roma. Peccato, l’avrebbe meritato per quanto ha mostrato finora.

Lo scontro salvezza che ha chiuso il terzo turno ha visto il successo dell’Empoli bravo a sfruttare il campo amico per iniziare di slancio la risalita verso posizioni meno preoccupanti in classifica. L’unica formazione ancora a zero punti è il Crotone che in Toscana si era illuso di poter strappare un punto ma che ha finito battuto e in dieci uomini.

Il prossimo turno sembra fatto apposta per dare un quadro molto attendibile dell’attuale stato di salute della serie A. Inter-Juve, Napoli-Bologna, Fiorentina-Roma e Sassuolo-Genoa faranno luce sulla prime posizioni, Samp-Milan, Lazio-Pescara, Udinese-Chievo e Torino-Empoli daranno uno scrollone a quelle di rincalzo, mentre Crotone-Palermo e Cagliari-Atalanta potrebbero indicare chi è già costretto a lottare solo per la salvezza.

Si delinea in sostanza un torneo di A molto simile a quello della passata stagione e la speranza è che prima o poi ci sia una squadra che a sorpresa vivacizzi l’ambiente, senza avere comunque speranze di vertice. L’anno scorso questo ruolo fu interpretato al meglio dal Sassuolo, chi ha i numeri per imitarlo? 

Giuliano Musi

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *