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Bologna vs Sampdoria 2 a 0: la cronaca del match – 21 set

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Home sweet home! Casa dolce casa! Il Dall’Ara porta davvero fortuna e
il Bologna sigla la terza vittoria consecutiva nella casa dei rossoblù in
questo campionato, la quarta se contiamo anche la vittoria in Tim Cup sul
Trapani. La vittima dei felsinei stavolta è la Sampdoria, stesa dai gol di
Verdi e Destro che conducono il Bfc al successo per due reti a zero. La
sconfitta del San Paolo contro il Napoli sembra solo un brutto ricordo
lontano. Donadoni ha recuperato Destro e a differenza delle previsioni,
non ha fatto fare turn over a nessuno dei suoi uomini. Troppo importante
questa sfida e per questo motivo l’allenatore bolognese si è affidato
alla miglior formazione possibile, con Torosidis sostituto dello
squalificato Krafth. Il risultato finale così netto può trarre in inganno,
il Bologna ha faticato davvero tanto per piegare gli uomini di Giampaolo,
già a partire dai primi minuti di gioco. Il match inizia a ritmi
altissimi, i petroniani provano a gestire abilmente il possesso della
sfera ma il pressing degli interpreti blucerchiati è davvero
impressionante e ben presto il pallino del gioco passa tra i piedi degli
ospiti. Le squadre di Giampaolo sono sempre state celebri per la grande
fluidità di manovra e l’ottimo possesso palla e anche la sua Sampdoria
presenta tali caratteristiche. Tutta la formazione doriana gioca a due
tocchi, a volte di prima, e Barreto è un formidabile metronomo in mezzo al
campo che detta i ritmi del gioco genovese. Sulle fasce regnano gli uno
due o le triangolazioni che mettono in grande difficoltà gli emiliani,
costretti ad abbassare il baricentro di gioco e a ripiegare in difesa in
attesa di offendere in contropiede. Al decimo minuto proprio gli ospiti
aprono le danze e Muriel si libera dalla marcatura non irresistibile di
Nagy e fa partire un violento destro centrale, bloccato comodamente da Da
Costa, un ex della sfida. La sfida si fa appassionante e l’agonismo
regna sul terreno di gioco, non devono sorprendere quindi i continui
errori nella misura dei passaggi da entrambe le fazioni. La Sampdoria però
ha un altro passo e al 14′ una splendida combinazione tra Praet e
Linetty serve Muriel al limite dell’area. Il colombiano non ci pensa
su due volte e calcia verso la porta. Il tiro è forte ma non
sufficientemente preciso: alto di poco sopra la traversa. Il numero 9
doriano ottiene però il calcio d’angolo. Proprio su questo corner
Praet si mangia clamorosamente il gol perché su una sponda di Barreto non
ci arriva per pochi centimetri. Grande brivido per i felsinei. Sempre il
mediano genovese spizzica di testa al 26′ per la botta al volo di
Linetty, decisamente alto sopra la traversa. Nonostante il bel gioco, la
Sampdoria non crea occasioni nitidissime e con il passare del tempo cala
l’intensità di gioco degli ospiti. Verso la mezz’ora i ritmi si
abbassano notevolmente e Donadoni capisce che è arrivato il momento di
alzare il baricentro e provare a rubare palla per partire in contropiede.
Per questo motivo Taider viene spostato a mediano al posto di Nagy e il
tecnico invita tutta la squadra, e soprattutto l’attacco e il
centrocampo, di intensificare il pressing sui portatori di palla. Il calo
della Sampdoria e questi accorgimenti tattici sembrano portare i primi
frutti in favore dei padroni di casa. Il cartellino giallo di Simone Verdi
può essere letto proprio in questo senso. Ma è Destro a rendersi per primo
pericoloso tra i rossoblù, con un’enorme occasione al 32′. Il
pressing dei felsinei porta allo svarione di Torreira che si fa anticipare
da Dzemaili, il quale serve Mattia in profondità. Il numero 10 bolognese
finta di calciare e invece rientra per calciare col mancino; la
conclusione però non è né potente né angolata e Viviano para con i piedi
un tiro indirizzato malamente verso il primo palo. Quattro minuti e lo
svizzero ex Genoa decide di fare tutto da solo, prende palla e dal limite
dell’area fa partire un piattone destro che sibila il secondo palo
della porta difesa da Viviano. Gli avversari del Bfc sono in tilt e i
padroni di casa attaccano a pieno regime, decisi a sbloccare il match in
un momento nettamente a favore degli uomini di Donadoni. 120 secondi dopo
il tiro di Dzemaili, Krejcí ha la colossale chance di portare in vantaggio
i petroniani. Al 38′ Verdi crossa in mezzo, la difesa doriana salva
come può e la sfera capita sui piedi della furia ceca. Per il numero 11 si
tratta di un rigore in movimento ma la sua conclusione si spegne
centralmente contro il muro difensivo ospite. Krejcí è comunque autore di
una partita favolosa ed è padrone della fascia sinistra grazie a diverse
sgroppate a campo aperto. I cross dell’ala ceca sono una spina nel
fianco per gli ospiti. La prima frazione di gioco però è agli sgoccioli e
serve ottimizzare gli sforzi prodotti in questo ultimo quarto d’ora.
Il colpo letale lo sferra Simone Verdi al 45′. Un’altra fiammata
di Krejcí crea scompiglio nella retroguardia della Sampdoria e l’ex
Sparta Praga riesce a crossare in mezzo. La traiettoria del cross è
indirizzata al limite dell’area sul secondo palo. I difensori
avversari, in chiara inferiorità, curano l’inserimento senza palla di
Destro e lasciano tutto solo Verdi. Il numero 9 felsineo non ci pensa su
due volte e si coordina su un pallone abbastanza difficile da calciare per
altezza e velocità. Ma nulla può spaventare l’ex Carpi che fa partire
al volo un destro micidiale nel sette, assolutamente imprendibile per
Viviano, che si trova davanti un missile terra aria. 1 a 0 Bologna! Il Bfc
la sblocca nella maniera più impensabile: nonostante le colossali
occasioni avute nei primi 45 minuti di gioco, ci vuole l’eurogol
dell’attaccante di Broni per sbloccare la partita. Inutile
nasconderlo, questo gol ha fatto malissimo alla Sampdoria che si ritrova
negli spogliatoi incredibilmente in svantaggio. Per gli uomini di
Giampaolo è davvero difficile riprendersi mentalmente ed invertire la
rotta. Donadoni lo sa e per questo chiede uno sforzo ai suoi giocatori. Ci
vorrà fin dai primi secondi la stessa intensità messa in campo negli
ultimi minuti di gioco del primo tempo. I rossoblù lo prendono in parola e
si mostrano aggressivi già dai primi minuti di gioco. Krejcí è
l’incubo di Pereira, l’avversario di fascia del ceco. Proprio il
numero 11 tenta il tiro dalla distanza ma gli ospiti provano solo un
piccolo brivido. Muriel imita l’ala bolognese e ottiene un risultato
leggermente migliore: tiro centrale bloccato da Da Costa. Il gol è
nell’aria, il Bologna è nettamente superiore alla Samp, ma ora è
arrivato il momento di chiudere i giochi. Al 51′ ci pensa Destro a
portare a termine il compito. Indovinate un po’, sempre Krejcí si
incunea sulla sinistra e serve in area sul primo palo un passaggio forte e
teso. Il suggerimento del ceco è pane per i denti per Destro che, da
grande rapace d’area qual è, brucia sul tempo Skriniar e fredda
Viviano sotto le gambe. 2 a 0 e Destro che impazzito dalla gioia corre
sotto la Curva Bulgarelli mostrando una maglia dedicata ad Antonio Mirante
e poi si precipita nella field box ad abbracciare il portiere numero 83.
Sampdoria colpita ma non affondata e gli emiliani commettono ancora il
medesimo errore di rilassarsi, come già accaduto contro il Cagliari. Al
56′ Praet entra in area e ha la possibilità di accorciare
immediatamente le distanze ma Da Costa compie un miracolo distendendosi e
poi richiama all’attenzione la difesa rossoblù, complice di una
distrazione quasi letale. Un minuto dopo e Skriniar mette i brividi al
popolo bolognese con un bel colpo di testa che fa la barba al palo. I
cambi di Giampaolo sembrano fare effetto, ma con il passare dei minuti
l’autostima e la fiducia della sua squadra cala e il Bfc può
controllare più agevolmente la sfida. Come se non bastasse ci pensa
Barreto ad agevolare la vita ai petroniani. Al 70′ il metronomo,
l’uomo chiave della squadra rifila un calcione folle a Nagy
all’altezza della coscia. L’arbitro Calvarese è costretto ad
espellerlo e a porre fine al delirio dell’ex Palermo. Samp in dieci e
la situazione si fa difficilissima per Giampaolo e i suoi uomini. Il
Bologna è consapevole dell’enorme vantaggio e non vuole buttarlo alle
ortiche. Per questo motivo i primi minuti sono passati con un buon
possesso palla veloce, mirato a sfiancare gli avversari. Donadoni toglie
Krejcí e Nagy per dare spazio ai più freschi Di Francesco e Pulgar. Nei
minuti finali i genovesi tentano le ultime disperate azioni offensive ma
non fanno altro che concedere il fianco ai padroni di casa e a favorire le
ripartenze. La più spettacolare e la più micidiale è quella di Taider
all’83’. L’algerino parte palla al piede e semina il panico
per 20 metri nella difesa ospite. Una volta in area, sfinito, calcia verso
la porta ma la sua conclusione viene deviata in angolo da un difensore
centrale che nel frattempo lo ha rimontato. C’è spazio anche per una
conclusione di Pulgar e con l’avvicinarsi della fine della partita
cresce la sensazione del possibile 3 a 0 e colpo del ko. Ma Di Francesco,
colto da grande foga, entra in scivolata a grande velocità su Linetty,
falciandolo. Per Calvarese non ci sono dubbi: rosso per il figlio
d’arte e ristabilita la parità di uomini. Il calcio è crudele e non
perdona nulla. Al 95′ Bruno Fernandes si presenta su un calcio di
punizione dalla destra, 25 metri: la sua mattonella preferita. Il numero
10 calcia in porta ma centra la traversa: il cielo tifa Bologna! Calvarese
fischia quindi la fine del match! Il Bfc batte la Sampdoria per 2 reti a
0. Grande vittoria e soprattutto grande prova di questa squadra che fatica
ancora a gestire alcune situazioni di gioco, ma che comunque in casa è di
un altro livello rispetto alla trasferta. L’atmosfera e il tifo caldo
del pubblico aiutano i rossoblù a portare a casa ottimi bottini. Il
segreto in realtà sta nel diverso approccio con cui il Bologna si applica
in trasferta e in casa. Fuori dai confini bolognesi i felsinei appaiono
passivi e poco propositivi mentre il Dall’Ara esalta la grinta e il
cuore degli emiliani. Le sue note più positive di questa serata sono però
Destro e Verdi. Il numero 10 si conferma il punto di riferimento di questa
squadra, il giocatore di cui non si può fare a meno anche se non è al top
della condizione atletica, proprio come stasera. Verdi invece si sta
affermando come la rivelazione della squadra grazie al suo terzo centro
consecutivo. Allo stesso tempo però sta diventando fondamentale per le
gerarchie di Donadoni. Il numero 9 parte sempre molto arretrato a ricevere
palla per poi scatenarsi palla al piede. La fame di Destro, la velocità di
Krejcí e il talento di Verdi potrebbero far compiere il salto di qualità
al Bfc, a partire dalle trasferte, a partire da Inter – Bologna!

Foto: Bolognafc.it

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