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I nostri avversari – Il Napoli di Maurizio Sarri- 16 set

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Il Bologna che ha ritrovato il sorriso- dopo la batosta subita contro il Torino- davanti la propria gente superando 2-1 il Cagliari nell’ultimo impegno di Campionato, 6 punti in 3 giornate sono un bottino importante considerate le vittorie ottenute contro Crotone e Cagliari ritenute due concorrenti per la salvezza, sarà atteso sabato sera ore 20:45 al San Paolo ospite di un Napoli reduce da due vittorie consecutive contro Milan e Palermo. Ruolino di marcia significativo per i campani: sette punti ottenuti in tre partite, esordio con pareggio a Pescara, secondo posto- da dividere con la Roma- in questo primissimo avvio dietro la solita Juventus, ed impegno, egregiamente superato, in Ucraina martedi scorso in Champions League contro la Dinamo Kiev, esordio per Sarri dopo tanta gavetta vissuta tra Sorrento, Alessandria, Grosseto, Arezzo tra le altre per l’ex impiegato di banca e arrivato con grande merito nell’elite del Calcio.

Il Napoli è uscito fuori da questo calciomercato riuscendo ad ampliare l’organico mantenendo in equilibrio introiti e investimenti, con un deficit finale nella campagna acquisti di circa 15 milioni. I 90 milioni ricavati per l’argentino Higuain (più gli 8 per i partenti David Lopez all’Espanyol e Valdifiori al Torino) ceduto alla Juventus, sono stati utilizzati integralmente per allargare la rosa con i vari Arkadiusz Milik (classe ’94, l’acquisto più costoso con 32 milioni) prelevato dall’Ajax, gli ex bolognesi Emanuele Giaccherini (’85), di proprietà Sunderland, e Amadou Diawara (’97), i fidati Lorenzo Tonelli (’90) e Piotr Zielinski (’94) dall’Empoli, il polacco era sotto contratto con l’Udinese, Marko Rog (’95) dalla Dinamo Zagabria. Con il giallo finale del difensore serbo Nikola Maksimovic, prelevato dal Torino per 25 milioni (prestito di 5 più obbligo di riscatto a 20). Sotto il Vesuvio sono tornati dai vari prestiti il promettente ex Perugia Roberto Insigne (’94), fratello minore di Lorenzo, dall’Avellino, mancino di qualità che può esprimersi al meglio come attaccante esterno a dx dove può avere la possibilità di accentrarsi per concludere col piede forte, elemento comunque duttile in fase d’attacco, già Nazionale Under 18-19-21, il difensore polacco Igor Lasicki (’95) reduce da una stagione divisa con le maglie di Maceratese e Rimini in Lega Pro, già protagonista con la Rappresentativa polacca dall’Under 16 sino all’Under 21, il portiere Luigi Sepe di ritorno dalla Fiorentina. La rosa dei partenopei conta sui portieri Jose Reina (’82), Rafael Cabral Barbosa (’90), l’ex Pisa Luigi Sepe (’91); pacchetto difensivo composto da Raul Albiol (’85), Vlad Chiriches (’89), Faouzi Ghoulam (’91), Elseid Hysaj (’94), Kalidou Koulibaly (’91), Igor Lasicky (’95), l’esperto Christian Maggio (’82), Nikola Maksimovic (’91), Ivan Strinic (’87), Lorenzo Tonelli (’90); centrocampisti Marques Allan (’91), Amadou Diawara (’97), l’ex Sud Tirol Omar El Kaddouri (’90), il capitano Marek Hamsik (’87), l’ex Sambonifacese Jorge Luiz Frello Jorginho (’91), Emanuele Giaccherini (’85), Marko Rog (’95), Piotr Zielinski (’94); in avanti Jose Maria Callejon (’87), Manolo Gabbiadini (’91), Lorenzo Insigne (‘91), Dries Mertens (’87), Arkadiusz Milik (‘94), Roberto Insigne (’94).

Tra i volti nuovi del Napoli targato 2016/17 merita, a mio giudizio, di essere evidenziato l’investimento eseguito sul talento croato Marko Rog. Aurelio De Laurentiis ha sborsato 13,5 milioni di euro più bonus per il giocatore che ha firmato un contratto quinquennale da 800mila euro a stagione. Nasce calcisticamente nel Nogometni Klub Varaždin, squadra che milita nella terza serie croata dove nella stagione 2013/14 realizza 17 reti in 31 presenze. Nel luglio del 2014 si trasferisce all’RNK Spalato, qui si consacra definitivamente mettendo insieme 9 reti in 44 presenze. Le ottime prestazioni valgono la chiamata della Dinamo Zagabria, che nel giugno del 2015 versa 5 milioni di euro nelle casse dell’RNK per assicurarselo. Marko ripagherà immediatamente la fiducia, a Zagabria il bottino è di 11 gol in 60 presenze. Rog gioca prevalentemente davanti alla difesa, con compiti di regia, dotato di un’ottima visione di gioco e abile nell’interdire l’azione avversaria. In carriera è stato impiegato anche da interno e trequartista con risultati positivi, nel Napoli, sulla carta, il regista designato è Jorginho, ma attenzione a Diawara, gli altri due ruoli della mediana sono occupati da Allan e Hamsik. La loro titolarità, per ora, non pare essere in discussione, sarà compito del giovane croato mettere in difficoltà il tecnico toscano e scalare le gerarchie.

L’ex allenatore dell’Alessandria (quell’Alessandria di Sarri, che militava in Lega Pro, giocava solitamente col 4-2-3-1: con, a centrocampo i due mediani a protezione della difesa, Damonte sul centro sx e Camillucci sul centro dx. Corsie esterne occupate dal ‘creativo’ Bondi a sx e il fidato Croce, che porterà a Empoli, a dx, Martini seconda punta a ‘girare’ dietro l’attaccante di riferimento Scappini, che la stagione scorsa col Pontedera ha realizzato la bellezza di 24 reti, oggi tra le file dell’ambiziosa Cremonese) segue il lavoro tattico impostato, giustamente, dalla scorsa stagione, quel 4-3-3 che ha portato certezze e che consente di poter valorizzare al massimo interpreti di assoluto valore. Gioco impostato con una difesa molto alta, i centrali solitamente poco distanti dietro la linea del proprio centrocampo, in modo da non poter consentire profondità all’avversario, palleggio e pressing ultraoffensivo cercando la riconquista immediata della palla e ripartire, logiche tattiche che sono diventate un marchio della linea condotta da Mister Sarri.

L’ultima gara in campionato, vittoria a Palermo 0-3 con doppiette di Callejon e rete di Hamsik, fu inaspettato turn over. In campo Maggio, Zielinski e Lorenzo Insigne, rispettivamente per Hysaj, Allan- più portato al’interdizione e al lavoro di quantità rispetto al talentuoso polacco- e Mertens (panchina per gli ex bolognese Diawara e Giaccherini, spazio per Gabbiadini dal 22’st per Milik). Una scelta che confermò le cautele dell’ex allenatore del Verona in previsione dell’esordio in Champions League a Kiev, contro la Dinamo. Partita in Sicilia decisa nella ripresa, e qui il Bologna dovrà prestare molta attenzione perchè sta proprio nella seconda parte di gara – 7 reti sui 9 totali- dove il Napoli si esprime al meglio concretizzando la mole di gioco espressa. Fu stesso modulo 4-3-3 anche nel precedente incontro casalingo contro il Milan, un 4-2 convincente per gli azzurri.

Il Napoli appare rafforzato nonostante l’addio di Higuain, considerando soprattutto i nuovi centrocampisti, che potranno consentire a Sarri di variare diverse soluzioni e schemi di gioco. A mio giudizio questa rosa assicura un buon futuro, in termini assoluti è più competitiva ma resta il dubbio se nel concreto gli undici che scendono in campo siano più competitivi rispetto la stagione passata. Occorre pazientare, perdere Higuain significa non poter fare affidamento su un elemento che è riuscito nell’impresa di andare a segno ben 36 volte, vi sono giovani di grande prospettiva, che vanno aspettati, cresciuti e valorizzati, ma Napoli è una piazza molto esigente, a cominciare dal Presidente Aurelio De Laurentiis, il popolo napoletano saprà attendere?

Il Napoli pare aver ingranato e galvanizzato ancora di più a seguito della vittoria in Europa, dopo il pareggio alla prima giornata contro il Pescara sono arrivate solo vittorie. Nella squadra azzurra però faticano a trovare spazio i nuovi. Per ora solo Milik, in grande stato di forma dopo la sua prima doppietta in Champions con il Napoli, dopo averne segnata un’altra al debutto in campionato al San Paolo, e Zielinski hanno giocato. Scalpitano in panchina Marko Rog e Diawara. Entrambi sembrano essere pronti per debuttare in questa squadra ma Sarri esige giustamente che i due si integrino bene negli schemi, non c’è fretta considerata l’alta scelta di qualità che il mister toscano può vantare. In vista della sfida contro il Bologna, non è da escludere alcuni cambi di formazione. In difesa potrebbe essere giunto il momento di Maksimovic che potrebbe prendere il posto di Albiol. A centrocampo Zielinski al posto di uno tra Allan e Hamsik. In attacco potrebbe partire Gabbiadini dal primo minuto. Qualche chance anche per un altro ex della gara, ovvero Giaccherini a partita in corso, l’ex pavese potrebbe sostituire Callejon che sta vivendo un momento di forma importante, arricchito da quattro reti nelle ultime due gare di campionato. Le fatiche di Coppa potrebbe pesare sia sotto l’aspetto fisico ma soprattutto mentale, il Bologna dovrà esprimere il massimo dai suoi interpreti ed essere assistito anche da una piccola dose di fortuna, caratteristica fondamentale per uscire indenni dal San Paolo in questi ultimi tempi.

 

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