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Sandy Flash Back – Le sabbie mobili – 15 set

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E’ con vero piacere che annunciamo il ritorno della rubrica Sandy Flash Back di Matte Sandy Santoli. In bocca al lupo a Matte per la sua nuova stagione da parte della Redazione.

Uno dei miei film preferiti é “Le riserve”, una pellicola che parla del Football Americano, dove a causa di uno sciopero dei giocatori professionisti, vengono ingaggiati per finire il campionato delle riserve, giocatori che in passato avevano mostrato talento ma che per una ragione o per un’altra, erano finiti col buttare nel cesso la loro grande occasione.
In questo film Keanu Reeves interpreta Shane Falco, il miglior quarterback di tutta America ai tempi delle scuole, ma che, a causa di una finale universitaria persa in malo modo, sopratutto per colpa sua, si perde psicologicamente e lascia il Football, senza darsi mai una possibilità di riscatto. Una delle parti più belle del film é quando, negli spogliatoi, davanti all’allenatore interpretato da Gene Hackman, la squadra inizia a parlare delle proprie paure, e Shane, ripensando al suo passato e a quella finale dice di aver paura delle “sabbie mobili”, spiegando poi ai suoi compagni a cosa si riferisce con quel termine “Beh, tu stai giocando. E pensi che tutto stia andando bene. Poi una cosa va storta. Un’altra. E un’altra. Tu provi a reagire, ma più cerchi di lottare, e più sprofondi. Finché non riesci più a muoverti. Non riesci a respirare, perché sei sopraffatto. Come nelle sabbie mobili”.
Immagino vi starete chiedendo cosa c’entri questa introduzione, cosa c’entri il Football Americano col calcio nostrano, beh è presto detto…
Era il 22 ottobre del 2000, era la terza giornata di campionato, e il Bologna si preparava ad affrontare il Napoli al San Paolo. Nando Coppola, napoletano e cresciuto calcisticamente nella società azzurra, era il portiere titolare della squadra partenopea, l’aveva appena guidata alla promozione e da più persone era ritenuto un ottimo prospetto per il futuro. Sembrava gli stesse andando tutto bene, alla prima mezza stagione da titolare era corrisposta la promozione, non si faceva altro che parlar bene di lui, e alla prima stagione da titolare in serie A aveva l’onore di difendere i pali della squadra della sua città… Sembrava appunto, perché purtroppo per lui, arrivó quel 22 ottobre maledetto, il giorno delle sue “sabbie mobili”!!!
Il Napoli veniva da due sconfitte consecutive contro Juventus e Inter, e questa sarebbe dovuta essere la partita del riscatto, in casa contro un Bologna che aveva perso all’esordio due a zero all’Olimpico contro la Roma, ma che nella seconda partita, sotto il temporale, aveva battuto il Milan per due a uno.
Il nostro Ferdinando se ne accorse da subito che ci fosse qualcosa che non andava… Dopo tre minuti, infatti, il Bologna passò in vantaggio grazie a Wome, che con una punizione da trenta metri sorprese il portiere napoletano non esente da colpe. La squadra di casa si buttò subito all’arrembaggio per cercare di recuperare, ma al ventiquattresimo minuto, le sabbie mobili decisero di risucchiare il portiere… Coppola riceve un retro passaggio da Baldini, tentenna, non sa a chi darla, ed ecco che arriva Signori a pressarlo e il portiere commette uno degli errori peggiori che possa fare!!! Deciso a rinviare la palla il più lontano possibile la colpisce con tutta la sua forza, buttandola purtroppo addosso al suo compagno Baldini per il più rocambolesco degli autogol che possano capitare. Il nostro Nando prova a reagire, compie anche alcune buone parate, e sul terzo gol rossoblu non ha colpe, infatti nulla può da solo contro un Signori lanciato in contropiede che lo smarca e insacca il gol del tre a zero. Ma è dopo la rete della speranza azzurra da parte di Moriero che il portiere si lascia sopraffar del tutto dalle sabbie mobili…
Al settantaseiesimo minuto smanaccia malamente in porta un cross dalla linea laterale di Signori, ed al novantatreesimo minuto, regala a Julio Cruz la soddisfazione del primo gol in maglia rossoblu, smanacciando di nuovo malamente in porta il colpo di testa dell’attaccante argentino.
Dopo una domenica così non molte persone avrebbero avuto la forza di rialzarsi, ma lui lo fece… Decise di cambiare aria, il giorno dopo passò in prestito alla squadra rossoblù come vice Pagliuca, e dopo due anni senza quasi mai vedere il campo iniziò il suo girovagare per l’Italia, che lo portò ad indossare le casacche di Ascoli, Reggina, Piacenza, Milan, Atalanta, Torino, Siena e di nuovo Bologna, e a collezionar tre promozioni in serie A quasi sempre da portiere titolare, non male per un portiere che aveva vissuto un pomeriggio come quello del 22 ottobre 2000.
Era stato affossato dalle sabbie mobili, aveva saputo aspettare il momento giusto e si era guadagnato la sua seconda possibilità, senza sprecarla… Come dice Gene Hackman in un’altra scena del film “Sai cosa separa un vincente da un perdente? Rimontare in sella dopo che hai preso un calcio nei denti!” e il nostro Ferdinando è rimontato in sella alla grandissima!!! D’altronde chiunque sogna una seconda possibilità quando sbaglia, e quelle poche volte in cui si riesce ad ottenerla, bisogna essere abbastanza forti da non farsi sopraffare dalla paura e non sprecarla, proprio come il nostro Nando!!!!

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