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Calcio

Giovani Talenti – Ricard “Riqui” Puig – 5 ott

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Nome completo: Ricard Puig Martì

Data di nascita: 13 agosto 1999

Luogo di nascita: Matadepera (Spagna)

Altezza: 165 cm

Nazionalità: Spagna

Posizione: Seconda punta – Trequartista – Centrocampista Centrale

Piede preferito: Destro

 

A Barcellona non hanno dubbi. Ricard Puig Martì, più noto come Riqui Puig, sarà il nuovo Lionel Messi. Anzi no, alcuni addetti ai lavori lo paragonano a Iniesta, mentre altri ancora a Xavi. Hanno ragione un po’ tutti, o forse nessuno, perché Puig è semplicemente se stesso, un giocatore dalle caratteristiche uniche in tutto il globo. Puig nasce a Matadepera, in Catalogna, il 13 agosto 1999. Lo sport ce l’ha nel sangue; suo papà Carlos è stato terzino sinistro del Terrassa mentre il fratello Ton è una promessa di hockey su prato. Riqui invece si è dilettato inizialmente con la racchetta, ma era destinato a seguire le orme del padre. Puig infatti ha mosso i primi passi proprio con la maglia del Terrassa, ex squadra di Carlos, prima di passare nella Cantera catalana, sostenuto da un talento impressionante e dalla passione della famiglia, grande tifosa blaugrana da sempre, tanto da essere socia del Barcellona da 6 anni. Puig incanta tutti per le proprie qualità e soprattutto per gli enormi margini di miglioramento. Il Barcellona tenta inutilmente di nascondere il talentino. Nonostante la giovane età Puig dà l’impressione di essere già molto maturo e i segnali che arrivano sono assolutamente incoraggianti. Il ragazzo risulta il miglior giocatore del Memorial Joan Bota de Blanes, della MTU Hallen Cup e dell’Aegon Future Cup, prestigioso torneo organizzato dall’Ajax riservato alla categoria Allievi. Sempre nel 2016 conquista il premio di miglior giocatore anche nell’ABN AMRO Future Cup. Attualmente milita nel Barcelona Juvenil, in attesa del grande salto di qualità della Prima Squadra.

Ma andiamo a conoscere Riqui Puig più da vicino. Chi è questo talento che tutti hanno già etichettato come “Pulce 2.0”? Questo ragazzo classe 1999 nasce come punta, ma ben presto le enormi doti di palleggio e di dribbling, oltre al bagaglio tecnico elevatissimo di cui è dotato, lo indietreggiano a Falso Nueve o seconda punta. L’evoluzione di Puig però non è ancora terminata perché la sua visione di gioco sublime verrebbe valorizzata maggiormente allargando il raggio d’azione del ragazzo. Per questo motivo viene provato inizialmente come trequartista e poi addirittura come centrocampista centrale, in pieno stile Xavi o Iniesta. Questi continui cambiamenti di ruolo hanno arricchito notevolmente Puig che è cresciuto davvero tanto, migliorando ogni singolo aspetto del suo calcio, compresa la capacità del gioco di squadra. Il Barcellona infatti è maniacale in questo: ogni singolo elemento della rosa deve sapere il proprio ruolo all’interno della squadra. Qualunque sia il ruolo di Puig, non cambiano però le sue qualità. Il ’99 è dotato di passo breve e baricentro del corpo basso, caratteristiche che lo rendono imprendibile palla al piede in velocità, esattamente come il suo idolo Messi. Il dribbling è abbastanza secco e preciso, ma soprattutto assolutamente veloce. Come tutti i “dribblomani”, vedi Hazard, Messi stesso e Neymar, anche Puig ha un controllo di palla straordinario, tant’è che la sfera si distanzia dal piede non più di 50 centimetri. Per questo motivo la palla sembra attaccata al destro di Puig e per gli avversari è quasi impossibile rubargli palla. Inoltre pone sempre il proprio corpo tra il pallone e l’avversario, rendendo ancora più difficile la vita al difensore che lo deve contrastare. Non ama molto usare il piede debole ma con il destro fa miracoli. La precisione dei passaggi, soprattutto quelli brevi ma anche lunghi, gli consente di illuminare i propri compagni di squadra con assist o filtranti sorprendenti. L’attaccante del Barcellona si trova spesso con la sfera di gioco perfettamente sul piede. Questa precisione nei passaggi o nei cross si sposa benissimo con la visione di gioco sbalorditiva del ragazzo. Sa vedere i compagni anche ad occhi chiusi e vede spazi che i ragazzi della sua età non vedono. Puig però non è solamente un assist man. Ha un ottimo fiuto del gol e tatticamente è veramente intelligente perché sa sempre dove farsi trovare, tant’è che spesso chiama l’uno due al compagno per mandare in sofferenza la difesa avversaria e trovarsi davanti al portiere per segnare il gol. Il gioco del Barcellona non prevede tante conclusioni dalla distanza e Puig infatti preferisce tirare solo in area o, a tu per tu con il portiere, dribblare anche l’estremo difensore. Nonostante ciò le conclusioni da fuori area o dalla distanza di Puig sono spesso letali. Il tiro dello spagnolo è potente ma soprattutto molto preciso. Le punizioni però non rappresentano una sua specialità. Dribbling superbo, tiro da cecchino e visione di gioco da urlo. Riqui però non è solo questo. E’ dotato anche di colpi fuori dal comune. Sa usare il colpo di tacco in maniera sublime e l’elastico è un suo cavallo di battaglia. Ma la caratteristica più importante di questo calciatore è specialmente la velocità di pensiero e di gamba, con cui inventa gli assist, pensa alle giocate e scarta gli avversari. Tanti altri ragazzi della sua età hanno doti simili, ma non riescono ad eseguirle alla velocità di Puig. Tutte queste doti consentono a Riqui di essere assolutamente imprevedibile. Il ragazzo può partire basso e fare il playmaker di centrocampo per poi partire improvvisamente palla al piede. In tal caso la difesa avversaria è spacciata. Puig può dribblare palla al piede in progressione più uomini possibili per creare superiorità numerica e servire un compagno di squadra con un assist illuminante oppure andare direttamente al tiro. Ma Puig potrebbe anche partire più alto ed eseguire la più classica delle sue azioni. Scende dall’attacco per prendere palla e gioca sugli uno due con i compagni, sfruttando la propria abilità di tenere palla nello stretto. In ogni caso questo ragazzo risulta pericolosissimo e letale per gli avversari. Ogni giocatore però ha sempre il proprio punto debole. Quello di Puig è analogo a quello di Messi: l’altezza. 165 centimetri sono davvero troppo pochi per reggere i ritmi del Campionato spagnolo. L’elevato tasso tecnico e il grande palleggio del ragazzo sopperiscono a tali mancanze, ma sarà necessario rinforzare il fisico. Per questo motivo i medici del Barcellona si sono già mossi e infatti nella preparazione estiva Puig ha passato molto tempo nella palestra per fare i muscoli. Questo periodo di tempo senza palla sembrerebbe aver sensibilmente giovato al ragazzo. La “Pulce 2.0” sta per arrivare. Questi due anni saranno fondamentali per capire se davvero Puig avrà la stoffa di Messi, Xavi e Iniesta, ma di certo stiamo parlando di uno dei migliori talenti al mondo.

 

Fonte foto: Barcaforum.com

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