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Italia vs Spagna 1 a 1: la cronaca del match – 7 ott

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L’Italia rinasce con Immobile e Belotti.

Italia – Spagna è sempre stata una partita di calcio di alto livello. Anche questa sera allo Juventus Stadium, nella sfida valida per le Qualificazioni ai Mondiali 2018, abbiamo potuto assistere ad un match epico, con due squadre che si sono date battaglia fino all’ultimo secondo. Fino all’uno a zero delle furie rosse c’era stata una grande Spagna e una piccola Italia bruco. Ma dopo il vantaggio spagnolo, questo bruco a tinte azzurre si è trasformato in una bellissima farfalla, specialmente grazie all’inserimento prima di Immobile e poi di Belotti. Ma ripercorriamo brevemente il match. La sfida inizia su ritmi abbastanza alti, gli spagnoli fanno un enorme possesso palla e riescono costantemente a portare 10 uomini nella metà campo italiana. Il baricentro degli uomini di Ventura è troppo basso e di conseguenza ogni tentativo di ripartenza dell’Italia viene stroncato già sul nascere. Per gli italiani infatti ci sono troppi metri da percorrere palla al piede e il pressing asfissiante degli iberici non concede metri e spazio ai padroni di casa. Nel corso di tutto il primo tempo gli spagnoli hanno collezionato ben oltre il 70% di possesso palla ma hanno creato poche occasioni. Buffon non si è nemmeno sporcato i guanti, ma comunque l’Italia ha sofferto tanto. La squadra di Ventura tentava sempre di ripartire palla a terra, ma la pressione di Diego Costa, vero punto di riferimento della formazione iberica, e di tutta la squadra ospite creava numerosi grattacapi agli Azzurri, costretti a rintanarsi in difesa e a spazzare via la palla. La seconda frazione di gioco inizia in maniera analoga ai primi 45 minuti. Gli italiani faticano ad uscire dalla propria metà campo. La Spagna è superiore nel pressing, negli anticipi, nel fraseggio corto, ma soprattutto nel palleggio. L’emblema di questa fase del match è la potenza fisica di Koke, assolutamente uno tra i migliori in campo dell’incontro. Ventura prova ad alzare il baricentro della squadra portando la difesa più in avanti ma gli avversari non danno tregua. E così al 55′ arriva il gol degli ospiti. La Spagna non soffre minimamente il pressing italiano grazie alla tecnica nei disimpegni di Sergio Busquet e di Iniesta. Così ogni volta che le furie rosse perdono palla la riconquistano dopo pochi secondi. È proprio ciò che accade nell’azione del gol della Spagna. Koke conquista palla, la scarica a Busquet. Il numero 5 serve un passaggio filtrante tra Bonucci e Barzagli, mentre Diego Costa taglia con il movimento e si porta via la marcatura di Romagnoli. Tra i due juventini si infila in velocità il rapidissimo Vitolo, il quale sfrutta una bruttissima uscita a vuoto di Buffon per segnare il vantaggio. Papera inaspettata di Buffon; anche i migliori possono sbagliare. L’Italia comincia ad innervosirsi. Ventura toglie Pellè per inserire Immobile, con il numero 9 che va su tutte le furie e non stringe la mano al proprio mister. Il CT Azzurro ha in mente di usare Immobile e Eder come contropiedisti per sorprendere la Spagna con lanci lunghi. La presenza dei due attaccanti però toglie agli avversari solo un uomo e la Spagna può continuare ad attaccare con ben 9 calciatori. L’Italia però si sta trasformando in farfalla, complice anche il calo di condizione fisica degli iberici. Proprio gli ospiti però sfiorano il raddoppio con Vitolo. Ma al 68′ un’altra svolta nel match: fuori Diego Costa per dare spazio a Morata. Errore madornale degli iberici. L’ex Juve è sicuramente più vivace e veloce, assolutamente utile nelle ripartenze. Tuttavia il lavoro di Diego Costa in attacco per la squadra è encomiabile. Il reparto offensivo spagnolo perde progressivamente idi incisività e alla lunga esce fuori il cuore dell’Italia, ormai pronta ad uscire dal bozzolo per spiccare il volo. Ventura riesce ad intuire la situazione e al 73′ la mossa decisiva: esce Parolo per dare spazio a Belotti. Con tre punte l’Italia ora può far male alla Spagna, specialmente poiché il nuovo tridente Azzurro è composto da ragazzi giovani con tanta corsa e aggressività, senza paura di fare a spallate con i mostri sacri Pique e Sergio Ramos. Ormai i giochi sono fatti, la farfalla è pronta. Morata perde palloni su palloni mentre le ripartenze italiane su fanno sempre più frequenti. E alla fine l’episodio in favore dell’Italia è inevitabile. All’81’ Eder brucia sul tempo Sergio Ramos che lo abbatte in area: rigore! Sul dischetto si presenta De Rossi che segna un rigore da urlo, spiazzando De Gea con una freddezza paurosa. 1 a 1. La Spagna è scossa. Belotti e Immobile sono due spine nel fianco ed Eder è sempre pronto a fare da rapace sulle seconde palle. Per questo motivo l’Italia rischia addirittura di sorpassare gli ospiti in due occasioni, ma onestamente una vittoria dell’Italia sarebbe stata beffarda e se vogliamo anche un po’ ingiusta confronti della Spagna. Le Furie Rosse hanno dominato tre quarti di match e fanno davvero paura al ritorno. Che dire di questa partita? L’Italia ha cuore e stasera abbiamo avuto la conferma che tutto il gruppo azzurro rema in un’unica direzione e il collettivo conta più del gruppo. Restano però tanti rebus sulla gestione tattica del match di Ventura. Era poco credibile riuscire a battere gli spagnoli nella loro specialità: il fraseggio palla a terra. Una volta che l’Italia ha iniziato a giocare con i lanci lunghi, la situazione è migliorata perché i palloni verticali in avanti sfruttano la fisicità e la corsa degli italiani e tagliano fuori il punto di maggiore forza degli iberici: il centrocampo. Per arrivare a questa soluzione però Ventura ha dovuto inserire Belotti e Inmobile in corsa, e la domanda sorge spontanea: perché non farlo funzionare dall’inizio? Questa domanda se la chiedono in molti e probabilmente anche lo stesso Ventura rifletterà molto bene su queste situazioni di gioco. Insomma la strada è quella giusta, ma è necessario che ognuno dia il meglio di sé, compreso l’allenatore, o l’Italia sarà sopraffatta. Vogliamo vedere sempre l’Italia del post gol, quella che si è trasformata in farfalla. Forza Azzurri!

Fonte foto: Calciomercato.com

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