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Lazio-Bologna: le parole di Donadoni – 16 ott

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Roberto Donadoni commenta così il pareggio dell’Olimpico. “Non è questione di meritare o no, se uno ha dieci occasioni e non fa un goal non è colpa della squadra che difende. Se invece uno lo fa in una situazione in cui non c’è calcio di rigore il discorso cambia. Se vogliamo valutare la prestazione delle due squadre, il pareggio ci sta. Mi dicono che non c’era rigore, ma ci siamo complicati la vita con quella ingenuità”.

Sui giocatori: “C’è una crescita che deve avvenire, più o meno a lungo termine. Se non avviene serve cercare altre soluzioni. Non chiudo la porta in faccia a nessuno. Sbagliare è lecito, ma è chiaro che se qualcuno persevera negli errori qualcosa andrà rivisto. Ora serve cercare le contromisure. Masina? La Lazio ha due giocatori che sugli esterni cercano sempre l’uno contro uno e sono micidiali. La collaborazione dei compagni qualche volta c’è stata, altre no. Ma il discrso va allargato, non può ridursi ad un singolo. Non mi interessa trovare nuovi leader. Il vero leader è il colore della maglia”. Patita che rafforza convinzioni? “È un autoconvincimento e se non confidassi nella mia squadra non farei l’allenatore”.

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