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CorBo – Le lacune Rossoblù – 20 ott

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Analizzare e lavorare sugli errori commessi in passato non può che giovare al presente e al futuro. Puntiamo i riflettori sul recente pareggio contro la Lazio; dopo la rete di Helander e il 2-0 mancato per un soffio da Di Francesco, gli avversari “ci hanno preso a pallate”, come ammette Luca Gotti, vice di Roberto Donadoni. Quello della Lazio è stato un monologo diventato dominio assoluto in un secondo tempo in cui il Bologna è rimasto inchiodato nella propria metà campo. La matematica non è un’opinione e i numeri non mentono mai; 18 tiri subito in cui 9 nello specchio, contro 6 conclusioni effettuate, 5 delle quali nello specchio. Da Costa – show all’Olimpico, non solo ha parato missili lanciati dagli avversari, ma anche un quasi autogol di Pulgar sventato da un balzo mostruoso. Generalmente, si spera che il proprio portiere faccia meno fatica possibile durante la partita, ma sono stati subiti ben 72 tiri negli ultimi 4 match in trasferta (38 nello specchio e 10 gol). 

Dati eloquenti che evidenziano un’eccessiva sofferenza fuori casa, ed è evidente che la retroguardia rossoblù balla un po’ troppo. I pasticci succedono quando gli esterni d’attacco non aiutano i terzini o quando Nagy non assicura le abilità di filtraggio, come fa notare Alessandro Mossini sul Corriere odierno

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