Bologna FC
STADIO: Nagy vale oro, Verdi…quasi l’azzurro – 21 ott
Si avvicina la sfida contro il Sassuolo, e “STADIO” in edicola oggi affronta diversi argomenti interessanti sia legati alla gara in arrivo sia in generale riguardanti un Bologna che piace e che convince. Scopriamo così che Ádám Nagy ha già aumentato il suo valore in modo esponenziale, che Simone Verdi sarebbe nel mirino del CT Ventura e analizziamo le ultime idee di mister Donadoni.
La plusvalenza di Nagy
Ádám Nagy è una delle rivelazioni di questo Bologna 2016/2017. Furio Zara, nello svelarci che il suo valore sarebbe già raddoppiato, ci racconta la sua storia, il suo carattere e le sue peculiarità tecniche. Bocciato dall’accademia di Vasas, per via del fisico troppo esile, Nagy è riuscito a imporsi comunque grazie ad un carattere serio e determinato e a qualità tecniche e soprattutto tattiche importanti. Mediano centrale nel 4-3-3, titolare in sette occasioni su otto, appena arrivato a Bologna svelò che il suo sogno da bambino era di fare il matematico, sogno che in parte è rimasto nella pignoleria con cui si informa, chiede al tecnico e ai compagni. In campo è rapido nel cercare il passaggio sicuro, spesso orizzontale, e per questo ha un’alta media di realizzazione negli appoggi (85%), tira poco, pressa molto e quando non è in possesso del pallone è un moto perpetuo, cerca sempre lo spunto, di proporsi, ed è per questo che di media subisce più falli di quanti ne compia, caratteristica inusuale in un mediano. Quest’estate lo volevano in tanti, ma il Bologna si è dimostrato convinto e se lo è preso: non lo mollerà a breve.
Verdi e l’azzurro? Si può
L’allenamento di oggi del Bologna interessa due allenatori. Il primo è Roberto Donadoni, che attende di vedere se recupererà Verdi e Krafth: se lo svedese non dovesse farcela, contro il Sassuolo dovrebbe toccare a Mbaye, mentre torneranno anche Džemaili e Krejčí. L’altro allenatore interessato, oggi a Casteldebole, è nientemeno che il CT della Nazionale Gianpiero Ventura, che osserverà Verdi – se presente – e Di Francesco, già nel giro dell’Under 21. Possibile che i ragazzi vedano l’azzurro? In tempi brevi no, ma è un dato di fatto che Ventura segue il campionato e segue i migliori giovani, quindi in futuro il sogno di ogni ragazzo potrebbe concretizzarsi per i due esterni rossoblu, che devono solo continuare a lavorare bene.
Tre gare in sette giorni? Niente turn-over
Il turn-over è senz’altro uno dei figli del calcio moderno: con la crescita del numero di gare stagionali e gli impegni sempre più ravvicinati è nata la moda di avvicendare titolari e riserve al fine di tenere tutti sulla corda e non affaticare nessuno. Furio Zara ci svela però che Roberto Donadoni non è di questo avviso, valuta in settimana i giocatori più meritevoli di partire titolari e poi li schiera, senza considerare stanchezza o bisogno di campo. Soprattutto nei “trittici” come quello che attende il Bologna, che giocherà domenica con il Sassuolo, mercoledì con il Chievo e sabato prossimo contro la Fiorentina: nel precedente, in questo campionato, i cambi furono appena due dal primo al secondo impegno e uno dal secondo al terzo. Si trattò delle sfide contro Napoli, Sampdoria e Inter, da cui i rossoblu uscirono con 4 punti. Nella scorsa stagione al mister rossoblu toccarono due “trittici”, che portarono all’incasso di 4 e 3 punti. Insomma, quando ci sono tre gare di seguito pare che il Bologna una la perda sempre. Ma sono numeri, e sono lì per essere smentiti.
foto: Zimbio
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