Bologna FC
Auguri Rossoblù: Mario Gritti – 22 ott
Storia di Uno fra tanti, Uno che, emerso dalle giovanili più floride di talento calcistico (che diventerà protagonista, sotto questo punto di vista, parecchi anni più tardi, coi Campioni degli anni ’90 e 2000 che sbucheranno fuori da quel vivaio, arriva ad essere amato ovunque andasse. Mario Gritti, fenomenale interno offensivo nato e cresciuto a Bergamo, fu uno degli anticipatori di un movimento calcistico immenso, un flusso di ragazzini promettenti che, forgiati dalla Dea, calcheranno per anni i migliori campi italiani ed internazionali. Nato nel 1923, ebbe con l’Atalanta la prima grande chance della sua carriera: l primo campionato, giocato quasi interamente da ala sinistra, mise a segno ben 6 reti che gli valsero, a 22 anni, il passaggio alla Fiorentina. In Toscana Mario si impose da leader, dentro fuori dal campo, sfornando discese sulle fascia a ripetizione, senza che gli avversari, ammaliati dal suo tocco di palla e dal suo dribbling al fulmicotone, potessero impedirgli la giocata. Poi la dirigenza felsinea ebbe una geniale intuizione: spedire a Firenze Ferruccio Valcareggi per accaparrarsi il giovane talento bergamasco, al rientro dopo un brutto infortunio. La società gigliata si dichiarò favorevole ed ecco che Mario ebbe l’occasione, forse la più importante della sua vita, di dimostrare al pubblico dal palato fine del Dall’Ara di che pasta era fatto. 5 stagioni condite da più di 100 presenze durante le quali Gritti mise in mostra tutto il suo repertorio: corsa, classe innata e difficilmente discutibile e un tiro preciso che lo rendevano una vera e propria arma calcistica. Dopo i bei campionati giocati all’ombra di San Luca, la cessione alla Sampdoria, arrivata durante il periodo calante della sua lunga e fruttuosa carriera calcistica. Mario, scomparso nel 2013, avrebbe oggi compiuto 93 anni. Ciao Mario, e tanti auguri, mezzala instancabile!
Storia di Uno fra tanti, Uno che, emerso dalle giovanili più floride di talento calcistico (che diventerà protagonista, sotto questo punto di vista, parecchi anni più tardi, coi Campioni degli anni ’90 e 2000 che sbucheranno fuori da quel vivaio, arriva ad essere amato ovunque andasse. Mario Gritti, fenomenale interno offensivo nato e cresciuto a Bergamo, fu uno degli anticipatori di un movimento calcistico immenso, un flusso di ragazzini promettenti che, forgiati dalla Dea, calcheranno per anni i migliori campi italiani ed internazionali. Nato nel 1923, ebbe con l’Atalanta la prima grande chance della sua carriera: l primo campionato, giocato quasi interamente da ala sinistra, mise a segno ben 6 reti che gli valsero, a 22 anni, il passaggio alla Fiorentina. In Toscana Mario si impose da leader, dentro fuori dal campo, sfornando discese sulle fascia a ripetizione, senza che gli avversari, ammaliati dal suo tocco di palla e dal suo dribbling al fulmicotone, potessero impedirgli la giocata. Poi la dirigenza felsinea ebbe una geniale intuizione: spedire a Firenze Ferruccio Valcareggi per accaparrarsi il giovane talento bergamasco, al rientro dopo un brutto infortunio. La società gigliata si dichiarò favorevole ed ecco che Mario ebbe l’occasione, forse la più importante della sua vita, di dimostrare al pubblico dal palato fine del Dall’Ara di che pasta era fatto. 5 stagioni condite da più di 100 presenze durante le quali Gritti mise in mostra tutto il suo repertorio: corsa, classe innata e difficilmente discutibile e un tiro preciso che lo rendevano una vera e propria arma calcistica. Dopo i bei campionati giocati all’ombra di San Luca, la cessione alla Sampdoria, arrivata durante il periodo calante della sua lunga e fruttuosa carriera calcistica. Mario, scomparso nel 2013, avrebbe oggi compiuto 93 anni. Ciao Mario, e tanti auguri, mezzala instancabile!
Consultazione Collezione Luca e Lamberto Bertozzi
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
Marco Baroni: l’ex torna a sfidare il Bologna
Chi è Nicolò Bertola? Il difensore dello Spezia che piace al Bologna e alla Serie A
Lazio-Bologna, fra turnover e ricerca dei 3 punti
Verso Lazio-Bologna: Lucumí torna dalla nazionale, Lykogiannis recupera
