Calcio
Il punto sulla Serie A – 9° giornata – 24 ott
Chi sperava che la delusione di Roma sarebbe rimasta un caso isolato è stato immediatamente smentito. Il Bologna col Sassuolo ha buttato al vento altri due punti fondamentali. Il bilancio degli ultimi due turni riporta così quattro punti sciupati e una situazione di classifica che va sempre più deteriorandosi nonostante le ultime della graduatoria segnino sempre il passo. Ora alle spalle dei rossoblù sono rimaste solo sette formazioni (neppure un mese fa erano dodici) e il margine sicurezza sulla zona retrocessione si è ridotto ad appena cinque lunghezze. In una settimana il Bologna rischia di trovarsi invischiato nella lotta per restare in A perché i prossimi due impegni sono da brivido. Mercoledì, a Verona, il Chievo che ha faticato a tenere lo 0-0 in casa dell’Empoli (facendo comunque un grosso favore agli uomini di Donadoni) non regalerà nulla e domenica prossima la Fiorentina, che sta risalendo in classifica, verrà per fare il pieno al Dall’Ara.
I dati parlano chiaro. Il Bologna negli ultimi dieci minuti di ogni frazione di gioco, e specialmente nel secondo tempo, accusa cali evidenti nella tenuta atletica e soprattutto mentale e finisce sempre per subire gol. Il pari con un Sassuolo abbastanza dimesso fotografa la situazione; gli ospiti dall’ottantesimo hanno addirittura guidato le operazioni, mostrando una condizione fisica superiore, nonostante in settimana avessero giocato a Vienna.
Altro punto dolente che si dovrà cancellare è che il Bologna sciupa troppo e soprattutto fa una fatica tremenda ad andare in gol. La splendida rete di Verdi è giunta su punizione e non è stata seguita da altre marcature, nonostante le occasioni di segnare siano state numerose.
Per fortuna del Bologna l’Empoli, in superiorità numerica e col favore del campo, non è riuscito a battere un Chievo per nulla strepitoso mentre il Pescara si è dovuto arrendere a Udine e il Crotone (che tornava a giocare sul proprio campo) è andato ko col Napoli. Altro risultato favorevole ai rossoblù di Donadoni è stata la sconfitta del Palermo sul terreno della Roma. La situazione appare già abbastanza chiara. Le squadre più a rischio del girone di andata sono Palermo, Empoli, Pescara e Crotone ma il gruppetto delle dirette rivali, che per ora si sentono al sicuro, non è poi troppo distante e tra queste purtroppo c’è anche il Bologna che ha sciupato troppe occasioni favorevoli.
I risultati del turno dovrebbero far riflettere. La vittoria nel derby di Genova ha rilanciato la Samp, finora in grande crisi, frenando le velleità del Genoa che deve sempre recuperare con la Fiorentina e quindi può fare punti. Da non sottovalutare poi la sicurezza e la grinta con cui l’Atalanta ha superato, proprio a partita finita, un’Inter imprevedibile e abbastanza deludente. Infine il successo meritato e tonificante dell’Udinese che sta risalendo in graduatoria, a cui si oppone lo scivolone casalingo (con grandinata di reti subite) del Cagliari che dalla Fiorentina ne ha “beccati” ben cinque.
Saltando dalla parte bassa alla vetta della graduatoria la nona giornata è da considerare decisiva non solo per la sconfitta della Juve. Ha detto chiaro che nel gruppo delle inseguitrici dei bianconeri (che restano comunque i più accreditati nella corsa allo scudetto) un posto di rilievo va riservato al Milan, apparso in questi turni molto più in palla di Roma e Napoli. I partenopei hanno fatto il pieno a Crotone ma non hanno brillato, mentre Totti e compagni hanno intascato un successo prevedibile col Palermo che all’Olimpico ha mostrato punti dolenti.
Il pari di Torino tra Toro e Lazio non ha chiarito le potenzialità di entrambe e non ha mostrato chi fra loro può aspirare all’Europa. I romani potevano fare il colpo gobbo ma sono stati ripresi su rigore proprio allo scadere, provando così di persona quanto aveva vissuto il Bologna domenica scorsa a Roma.
Giuliano Musi
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