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Fortitudo, al PalaDozza arriva Trieste – 28 ott

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Dopo la sconfitta con Treviso, sulla strada della Fortitudo c’è Trieste. Non sarà una sfida come le altre per Matteo Boniciolli e per Michele Ruzzier. Entrambi sono nati a Trieste e hanno legato una parte importante del loro vissuto cestistico a quella città. A loro si aggiunge anche Stefano Comuzzo, per sette anni responsabile del settore giovanile triestino.

CAPITOLO ROBERTS – In casa Fortitudo, però, a tenere banco è il possibile taglio di Roberts. Il rapporto tra il giocatore e Boniciolli sembra aver toccato il minimo storico. Ieri, ancora una volta, l’esterno americano non si è allenato con i compagni. Un altro chiaro segnale, l’ennesimo. In caso di taglio il nome che circola è quello di Nikolic, che si è già allenato con i biancoblu.

GLI AVVERSARI – Mettendo da parte la questione Roberts, andiamo ad analizzare gli avversari della Effe. Lo scorso anno la squadra di Dalmasson fu l’unica che riuscì a vincere al Paladozza. Ma se quella Trieste era una squadra già “formata” e solida, quella delle prime gare di campionato sta ancora cercando l’amalgama giusto. Quest’anno, la squadra di Dalmasson sta vivendo un inizio di campionato non facile. Una sola vittoria nelle prime quattro giornate, quella casalinga contro Chieti. Lo zoccolo duro è quello dello scorso anno, con tre soli nuovi innesti. Si va da Javonte Green a Da Ros, passando per il giovane Simioni. Il primo, top scorer della squadra con 15.5 di media, è riuscito a portare ulteriore atletismo al settore esterni. Occhio al giovane Simioni (classe ’98). Dalmasson gli sta dando un minutaggio importante e Trieste è la piazza giusta per poter crescere. Delle sue qualità ne sa qualcosa anche la Virtus (Under 18). Nella finale contro le V nere realizzò una doppia doppia da 26+15.

QUI FORTITUDO – La gara di Treviso ha fatto emergere, ancora una volta, alcune difficoltà dei biancoblu. Per prima cosa, a livello di approccio dopo l’uscita dagli spogliatoi. E non è la prima votla che accade questo. Lo avevamo già visto contro Ravenna, ma con un finale diverso. Il terzo quarto rischia di diventare un serio problema, a livello mentale. Poi, le percentuali disastrose al tiro e i rimbalzi concessi agli avversari. Sono questi gli aspetti sui quali occorrerà lavorare e migliorare. Farlo, possibilmente, senza farsi distarre dalla vicenda Roberts.

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