Calcio
Il punto sulla Serie A – 10° giornata – 28 ott
Il turno infrasettimanale che ha messo alla frusta la resistenza fisica di tutte le formazioni ha riservato, già nell’anticipo, una notevole sorpresa. Il Milan che si stava imponendo come la seconda forza del campionato, avendo battuto solo quattro giorni prima la capolista Juve, è andato a picco in casa del Genoa. I liguri stanno dimostrando coi fatti di avere organico e velleità da zone alte della graduatoria, mostrano grande determinazione e picchiano senza pietà in ogni zona del campo. Possono puntare ai primi posti se riusciranno a sfruttare al meglio il recupero che li vedrà opposti alla Fiorentina. Il netto ko dovrebbe far riflettere il Milan e limitare i grandi elogi che sono stati fatti ai suoi giovani dopo il successo sulla Juve.
Il Bologna torna con un punto da Verona al termine di una brutta partita, giocata male da entrambe le formazioni. Il Chievo attuale è la brutta copia di quello che aveva iniziato alla grande il campionato e così i rossoblù hanno addirittura cullato per qualche minuto il sogno di un successo esterno. Per come si è concretizzato, il pari ha confermato però le carenze degli uomini di Donadoni. L’attacco non segna, ci è voluto un acuto di Pulgar per andare in vantaggio, e anche l’innesto di Sedik, pur regalando maggiore affidabilità nelle proiezioni a rete e più respiro alla difesa, non ha risolto il problema.
La condizione fisica non è all’altezza degli impegni ripetuti e nel finale la sofferenza è stata grandissima; è ormai consuetudine che nei dieci minuti finali il Bologna finisca chiuso nella propria area con gli avversari che hanno il sopravvento nella corsa, nel possesso palla e nell’impostazione del gioco. Infine la difesa che prima o poi qualcosa regala alle punte avversarie; a Verona Mbaye è stato sfortunato ma i precedenti dicono che gli errori non mancano mai.
Il Bologna viaggia alla media di 1,3 punti a partita e, se terrà questo ritmo, la salvezza non dovrebbe essere un problema perché a fine torneo dovrebbe superare la quota sicurezza di 40 punti; non si deve mai dimenticare però che il lotto delle avversarie dirette, per ora relegate a fondo classifica, si sta sempre più assottigliando.
Il posticipo, a seguito della sconfitta interna subita dall’Udinese, ha portato il Palermo in piena zona retrocessione. Per fortuna il Crotone, che stava vincendo, è stato costretto al pari sul campo della Fiorentina (avversaria del Bologna sabato prossimo al Dall’Ara) e la Samp è finita travolta a Torino in casa della Juve. Altri risultati favorevoli ai rossoblù sono arrivati da Roma dove il Cagliari è andato a rotoli con la Lazio (arrivando al non invidiabile record di 9 reti subite in appena due partite), da Napoli dove l’Empoli ha pagato cara la voglia di riscatto dei partenopei uscendo sconfitto nettamente e soprattutto da Pescara dove l’Atalanta ha confermato di essere in grande condizione sbancando l’Adriatico, seppure col minimo scarto.
Intanto il discorso per le prime piazze si sta facendo sempre più interessante e imprevedibile. L’Inter, che alterna buone prestazioni ad altre sconcertanti, ha risolto a proprio favore ma con tanta fatica il confronto col Torino battuto 2-1 a San Siro; risultato che rimette in corsa i nerazzurri e salva per ora la panchina al loro tecnico. Un colpo di notevole importanza l’ha fatto la Roma a Sassuolo rovesciando il parziale che la vedeva sotto di un gol e chiudendo con autorità sul 3-1. I giallorossi sembrano i più regolari alle spalle della Juve che non è in crisi come molti dicono perché al momento ha otto punti più della passata stagione.
Giuliano Musi
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