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I nostri avversari – La Roma di Luciano Spalletti – 4 nov

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Il Bologna, reduce dalla sconfitta interna contro la Fiorentina (la seconda in casa), farà visita alla Roma, domenica nel posticipo serale. Rossoblu che non hanno ancora vinto lontano dal terreno amico ( 3 pareggi e 2 sconfitte), mentre la Roma, seconda con 23 punti a 4 lunghezze dalla Juventus, ha sempre ottenuto i tre punti all’Olimpico (5 su 5!). Un’altra classica della Serie A attende i felsinei, tra le partite più affascinanti.

La Roma targata 2016/17, penalizzata dal mancato accesso ai gironi della Champions, ha condotto un calciomercato dispendioso, finanziando gli acquisti però con i 53 milioni derivanti dalle vendite di Pjanic (32 mln), Sanabria (7,5 mln), Ljajic (8,5 mln), Politano (3,5 mln), cui si aggiunge il milione e mezzo ricavato dal prestito di Doumbia al Basilea. Sono arrivati giovani di prospettiva come Allison ( classe ’92, 8 mln) l’ex Fluminense Gerson (classe ’97, 16,6 mln), mentre Nura e Sadiq, poi prestato al Bologna, sono stati acquisiti a titolo definitivo per 5 milioni. Il problema, però, è che molte operazioni in entrata sono state strutturate come prestiti associati a futuri diritti/obblighi di acquisto che rappresentano per il club di James Pallotta un’ipoteca di quasi 30 milioni (Mario Rui 3,5 per il prestito + 6 mln per il riscatto, Bruno Peres 1+12,5, Juan Jesus 2+6 e Fazio 1,2+3,2), come accaduto nella passata stagione ad esempio con Perotti (acquistato a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2017, a fronte di un corrispettivo di 1 milione. L’accordo prevede inoltre il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo, a decorrere dalla stagione sportiva 2017/2018, e condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, per un valore di 9 milioni di euro), Rudiger (4 mln prestito + 9 per riscatto) e Dzeko (4 mln prestito + 11 per riscatto), spese molto importanti. La Roma può vantare un Settore Giovanile da sempre molto florido, decine e decine i giocatori che militano nei professionisti cresciuti nella Roma negli ultimi periodi, Campioni d’Italia Primavera in carica, e delle cosiddette grandi è, insieme al Milan, la squadra che da tempo inserisce in Prima Squadra più risorse provenienti dalle giovanili. Il vivaio romanista è il più produttivo in Italia, e tra i primi 10 in Europa: tra Italia, Inghilterra, Germania, Spagna e Francia la Roma occupa il settimo posto, non solo hanno allevato in casa 3 giocatori che sono attualmente in rosa (Totti, De Rossi e Florenzi), ma anche altri 21 che al momento militano in altri club d’Europa. In cima alla lista ci sono due spagnole, il Real Madrid, con ben 41 giocatori, seguito dal Barcellona con 37. Una rosa composta però solo da 4 italiani (senza contare i giovani della Primavera a volte convocati ma non in pianta stabile, come ad esempio gli attaccanti Soleri, Tumminello, poi il forte difensore Marchizza, De Santis, Grossi, Crisanto tutti giovani prospetti di ottime capacità): Totti, Florenzi, De Rossi ed El Shaarawy, con l’ex Palermo Emerson (classe ’94) dotato di doppio passaporto, 14 presenze con la Nazionale brasiliana under 17. La squadra di Spalletti in pratica gioca quasi con gli stessi uomini della passata stagione, dei nuovi i più impiegati sono Bruno Peres, il corazziere Fazio (circa 195 cm per 85 kg il difensore argentino ex Tottenham), Juan Jesus e Paredes, di ritorno dopo la positiva stagione vissuta ad Empoli sotto la guida di Giampaolo. L’argentino, dopo un avvio non brillante, si sta guadagnando, a suon di buone prestazioni, la fiducia del tecnico toscano – mentre il belga Vermaelen aveva iniziato il Campionato da titolare poi fermato da pubalgia.

Miglior attacco del Campionato con 26 reti, il ritrovato Dzeko capocannoniere con 10 reti, il miglior uomo assist Salah con 11 oltre ad aver realizzato 5 reti. Con i 23 tiri realizzati al “Castellani” nell’ultimo incontro, gli uomini di Spalletti si confermano in Italia i migliori per conclusioni (175), primi sia per tiri in porta (84) che fuori (91). Una squadra capace di creare tanto, ad Empoli, nell’ultimo incontro, specialmente ad inizio gara, che fu veemente, e successivamente verso la fine, ma sulla strada hanno trovato il portiere polacco Skorupski in stato di grazia in quelle occasioni. Mister Spalletti solitamente schiera un 4-2-3-1 ad Empoli però proposto la difesa a tre, anche nelle prime partite del girone di ritorno dello scorso Campionato fu adottato lo stesso modulo. Si attacca con tre difensori e cinque centrocampisti ( veri del ruolo solo tre, gli esterni in pratica sono attaccanti o esterni offensivi), si difende a quattro dietro con una sorta di 4-5-1. Un 3-5-2 molto elastico, in porta Szczesny, difesa composta da dx a sx con Manolas- il roccioso ma lento Fazio- Rudiger, a centrocampo sugli esterni Emerson ( molto attivo e pericoloso nella prima frazione di gioco, un costante pericolo per i toscani, uscito per infortunio sostituito da Bruno Peres) a dx – una mossa che ricorda Paulo Sousa a Firenze con Bernardeschi (ultimamente però riproposto in un ruolo più consono alle sue caratteristiche), schierando un giocatore di piede sinistro di propensione molto offensiva sulla destra con compiti di coprire tutta la fascia- a sx El Shaarawy, in mezzo De Rossi, Paredes e Nainggolan, davanti Salah a supporto di Dzeko. Una Roma che pare non avere ancora trovato un equilibrio, possiede grandi qualità, ma certi cali di tensione sono preoccupanti e non sono ancora stati risolti, come la mancanza di “cattiveria”, si dimostra piccole con le piccole (tornato Spalletti dalla scorsa stagione, pareggio contro Verona, poi retrocesso, all’Olimpico, seguiti da altri mezzi passi falsi contro Bologna e Atalanta. Quest’anno, invece, si contano i pari di Cagliari gettato al vento un doppio vantaggio – e l’ultimo di Empoli, punti che si faranno pesare), questa la differenza sostanziale, di mentalità, con la Juventus, nemico numero uno per la lotta al titolo, che invece contro le piccole difficilmente sbaglia un colpo.

La Roma gioca in velocità, sfruttando la qualità degli interpreti e si esalta negli spazi, forza casalinga davvero significativa, marcia trionfale all’Olimpico: sono otto le vittorie interne di fila in Campionato, cinque quest’anno. Una striscia così lunga di trionfi interni non si verificava dal torneo 2010-2011, quando l’allora formazione di Ranieri, dal 25 settembre al 22 gennaio, giustiziò Inter, Genoa, Lecce, Fiorentina, Udinese, Bari, Catania e Cagliari. Un’altra certezza è Mohamed Salah, l’ex Basilea ha realizzato 6 reti totali in stagione (5 segnate in casa), imprendibile in velocità, spettacolare in ripartenza. Chi ha esultato esclusivamente tra le mura amiche è El Shaarawy, 4 reti, due in Campionato con Crotone e Palermo, altre due in Coppa Europa League contro l’Austria Vienna. Ad aggiunta all’italoegiziano il bomber Dzeko, pericolo N1, da possibile pedina di scambio nel mercato estivo a pedina intoccabile nello scacchiere di Spalletti. L’ex attaccante del Wolfsburg ha conquistato tutti dopo la deludente passata stagione. Il suo ritorno al top è merito anche del tecnico toscano, che non ha mai smesso di credere in lui nemmeno nei momenti più difficili: l’ex allenatore del Venezia vuole che la squadra giochi palloni per Dzeko dietro la linea dei difensori, movimento che ora il bomber bosniaco effettua costantemente, il primo anno gli è servito per capire i meccanismi del Calcio Italiano, diverso da tutti gli altri per tatticismo sviluppato, quasi esasperato. Ora vive un momento di grande forma, l’ex Teplice si conferma implacabile all’Olimpico, sempre a segno in tutte le cinque gare interne! Bologna quindi avvertito sulle prestazioni degli avanti romanisti, numeri impressionanti.

Una gara che si preannuncia molto complicata, quasi proibitiva per il Bologna, che però nelle ultime trasferte disputate ha saputo sorprendere proprio nel momento in cui le avversarie vivevano momenti molto positivi, sia sotto l’aspetto psicofisico e di risultati, ad esempio come a Milano sponda Inter ( era reduce da vittoria meritata sulla Juventus e ad Empoli) e con la Lazio (vittoria negata causa decisione inopportuna di Mazzoleni, giudice di porta), vale sempre ricordarlo.

Nel momento in cui l’articolo è andato in macchina sono giunte le notizie della duplice assenza di Manolas ed Emerson Palmieri, che dovranno entrambi essere sostituiti da Spalletti, complicando la situazione nel reparto difensivo giallorosso.

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