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La Virtus rialza la testa in trasferta e batte Udine per 76-94 – 13 nov

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GSA UDINE: Diop n.e., Castelli 10, Okoye 14, Zacchetti 4, Truccolo 13, Nobile, Cuccarolo, Traini 4, Pinton 5, Ferrari 8, Chiti n.e., Ray 18, All. Lardo.

SEGAFREDO BO: Spissu 11, Umeh 22, Pajola, Spizzichini 2, Petrovic, Rosselli 15, Michelori 8, Oxilia, Penna 12, Lawson 24. All. Ramagli.

 

Terza trasferta stagionale per la Virtus che torna al successo grazie ad una prestazione solida e convincente con cui cancella l’amaro finale di Ferrara. Prova gagliarda sotto ogni punto di vista contro un avversario tosto e attrezzato a cui non basta la coppia Ray-Cuccarolo, ex di turno, per arginare il dominio bianconero.

Gli ospiti partono subito forte centrando il bersaglio grosso da oltre l’arco con Umeh. Lawson illumina la scena in ambo le fasi di gioco trovando il fondo della retina con continuità e mostrando i muscoli in difesa. Il muro eretto dal centro bianconero permette alla Ramagli band di controllare i rimbalzi, lasciando poco e niente ai tentativi dei padroni di casa. La verve bianconera viene spezzata dalla tripla di Okoye che bacia la tabella prima di segnare un +3 sul tabellone, ma è ancora Lawson a dominare spinto dall’asse tricolore Spissu-Rosselli. Al 10’ Bologna conduce con sei lunghezze di margine (20-26). Capitan Michelori concede un meritato riposo al centro americano in maglia n°25, ma il risultato non cambia. I rimbalzi sono (quasi) tutti dei bianconeri. Cuccarolo prova ad impensierire i vecchi compagni sfruttando tutti i suoi centimetri con cui sporca ogni tentativo di conclusione della Segafredo. Dopo tre giri di lancette, finalmente gli ospiti riprendono a segnare guidati ancora una volta da Umeh, ben imbeccato dal giovane Penna. Udine risponde mandando a bersaglio un paio di triple in fila sull’asse Pinton-Ray, nate da una fischiata rivedibile che manda coach Ramagli su tutte le furie. I friulani ritrovano il vantaggio ma è solo momentaneo. Penna e Rosselli spingono la Virtus al controsorpasso, sfruttando anche qualche passaggio a vuoto avversario. La difesa bianconera riprende a mordere le caviglie friulane, mentre sul parquet si continua ad assistere allo splendido duello tra chi ha lasciato la vecchia leadership, Ray, e chi se la sta prendendo gara dopo gara a suon di canestri importanti: vedere alla voce Umeh. Alla pausa lunga Virtus ancora avanti sul 35-40.

L’intervallo rivitalizza l’ex di turno Allan Ray che in un solo minuto prima serve un sontuoso assist a Okoye e poi impatta il match esplodendo una bomba. Il suo show non si esaurisce e ancora con la stessa moneta riporta avanti i suoi dopo i liberi di Lawson. Il match è ora vibrante e vive di continui sorpassi sul tabellone. Udine beneficia di un paio di viaggi in lunetta a seguito dei due antisportivi che puniscono in sequenza Oxilia e Spissu. Lo strappo viene immediatamente ricucito dal solito Umeh, immediatamente seguito da Michelori che converte una potenziale persa in un canestro dall’alto coefficiente di difficoltà (e un bacio della dea bendata). Truccolo trova i primi punti nel match lasciando all’equilibrio il ruolo di protagonista. Il finire di frazione è però tutto per gli ospiti che con Rosselli trovano un’importante tripla che dona nuova linfa ai bianconeri. L’inizio dell’ultimo periodo è travolgente per gli uomini di Ramagli che, guidati dal solito Umeh, tentano la fuga costringendo Lardo all’obbligato timeout. La solida prova del giovane Penna continua. Il n°24 prima straccia la retina da oltre l’arco, poi converte un gioco da 2+1 e infine realizza un layup in campo aperto con cui la Segafredo trova il suo massimo vantaggio (61-74). Udine appare intontita dal montante bianconero, non trovando più quella fluidità che aveva caratterizzato le precedenti giocate. Umeh trova nuovamente il bersaglio grosso da distanza siderale con cui sferra il colpo del definitivo KO. Nel garbage time Bologna rallenta fisiologicamente, contenendo senza troppa fatica i tentativi friulani di rendere meno amaro il passivo. La sirena finale sancisce il successo bianconero sul punteggio di 76-94.

Vittoria molto importante non solo ai fini della classifica, che torna così a sorridere, ma soprattutto per la prestazione sfoderata quest’oggi. Una Virtus che, ancora orfana di Ndoja, ha trovato le energie giuste da tutti gli effettivi in una situazione di relativa emergenza. Lawson e Umeh sono i leader di questo gruppo che oggi ha mostrato anche come i propri giovani stiano compiendo passi importanti nel proprio processo di crescita. Su tutti Penna, la cui performance, impreziosita dai 12 punti mandati a referto, può certamente far dormire tranquillo coach Ramagli. Un nuovo punto da cui ripartire dopo i recenti scivoloni e, si spera, dal quale è vietato fermarsi. Ora testa alla prossima gara che vedrà la Segafredo impegnata nel turno infrasettimanale contro Treviso. Palla due ore 20:30, UnipolArena. Non mancate.

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