Il punto sulla Serie A – 13° giornata – 21 nov

Il Bologna dopo due mesi di delusioni ed errori torna finalmente alla vittoria e batte con una prestazione convincente il Palermo che finisce così sempre più inguaiato a fondo classifica. L’ennesimo errore di Gastadello ha fatto correre i brividi nella schiena di Donadoni e dei tifosi ma il gruppo ha saputo reagire rovesciando il risultato. Positiva la conferma di elementi come Viviani che dimostrano coi fatti di meritarsi un posto da titolare. Le prossime settimane dovrebbero restituire altri preziosi elementi reduci dalla incredibile serie di infortuni e finalmente il tecnico disporrà di una rosa affidabile. In attesa del mercato di gennaio, quando qualche ritocco sarà inevitabile e certamente verrà fatto se si vuole puntare a qualcosa di più della salvezza.

Con i tre punti intascati a spese del Palermo il Bologna ha riguadagnato qualche posizione in classifica ed ha incrementato il vantaggio-sicurezza sul quartetto che soffre in coda alla graduatoria. La speranza è che dopo il colpo di reni coi siciliani si riesca a fare il bis domenica prossima con l’Atalanta che però è la squadra al momento più in forma e non sarà quindi un avversario facile. Il rientro a tempo pieno di Destro però fa sperare in una prova convincente dell’attacco mentre in difesa qualcosa forse si cambierà.

I risultati degli altri incontri hanno dato una mano al Bologna perché Udinese, Crotone, Empoli e Pescara non hanno raccolto punti. L’Udinese si è arresa sul proprio campo piegata da una doppietta di Insigne che conferma di attraversare un ottimo periodo di forma. La vittoria in trasferta regala di nuovo convinzione al Napoli che si ripropone come rivale numero uno della Juve, dopo la caduta della Roma a Bergamo. Con il ko al Friuli i friulani vedono sempre più compromessa la loro posizione in classifica e sono ormai in pianta stabile tra le formazioni che rischiano la retrocessione. Una mano al Bologna l’ha data anche la Juventus che a Torino ha battuto senza troppi problemi il Pescara proseguendo nella corsa solitaria in vetta. Gli abruzzesi aumentano così il fardello negativo che li relega sul fondo e non danno segni di ripresa. Il match con la Juve non era certo il più adatto per un riscatto ma il passare delle giornate toglie continuamente scampoli di speranza.

Il Crotone, che aveva fatto balenare qualche speranza ai suoi tifosi, è finito ko in casa superato da un Torino che sta carburando anche in trasferta mentre l’Empoli è uscito con le ossa rotte dal derby toscano, travolto dalla Fiorentina che ha messo in campo un attacco molto ben organizzato.

Nel gruppo delle pericolanti si è calato purtroppo il Sassuolo che a Genova, sul campo della Samp, ha buttato al vento un’occasione irripetibile. I ragazzi di Di Francesco da sorpresa positiva si stanno trasformando in grande delusione, forse perché pagano oltre misura le assenze in attacco. Non sono comunque giustificabili tre gol al passivo, subiti in appena sette minuti, mentre sei in vantaggio per due a zero.

A Verona il Chievo ha battuto il Cagliari che in trasferta non fa quasi mai risultato. Un successo che rilancia i veronesi verso le zone alte della graduatoria e li ripropone come sorpresa del campionato insieme all’Atalanta. I bergamaschi volano verso la zona Europa e con la Roma hanno ribadito che in casa possono battere chiunque perché hanno ottima organizzazione di gioco ed elementi di qualità. Nel suo organico, che è tra i più italiani, l’Atalanta vanta quasi una decina di ventenni e dimostra coi fatti che si possono costruire in casa giocatori di alto livello, senza spendere cifre assurde per stranieri che non giustificano esborsi economici spropositati.

Vola anche la Lazio che ha vinto in scioltezza liquidando il Genoa e proiettandosi così nella zone alte della classifica. Molto meno convincente il Milan che nel derby ha avuto a portata di mano l’occasione per salire al secondo posto ma, ad un minuto dalla fine del recupero, si è fatto raggiungere sul 2-2 mentre sembrava aver già portato a casa una vittoria importantissima anche per i tifosi.

Giuliano Musi

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