Calcio
Il punto sulla serie A – XIX giornata – 9 gen
Il rinvio di Pescara-Fiorentina per neve ha tolto un pizzico di interesse al diciannovesimo turno che si è svolto quasi tutto secondo le previsioni. Se il Pescara fosse riuscito a battere la Fiorentina avrebbe fatto un buon passo avanti ma le intemperie glielo hanno proibito facendogli comunque un grosso favore perché il recupero sarà giocato su un terreno molto più agibile, sapendo inoltre i risultati delle dirette concorrenti alla salvezza.
Il Bologna nell’ultimo incontro della domenica ha purtroppo confermato le gravi carenze che lo affliggono in particolare in attacco e in difesa. La colpa di almeno due delle tre reti che ha segnato la Juve è stata ascritta ad Oikonomou, che certamente ci ha messo del su, ma che è colpevole quanto i compagni dell’intero reparto perché da solo in difesa non si fa nulla, nel bene e nel male. La cosa che più infastidisce è che la Juventus ha giocato una partita in scioltezza tirando raramente nella porta del Bologna. Nel primo tempo, a parte il gol ed il rigore, Mirante ha fatto solo una facilissima parata centrale su tiro di Marchisio. Bologna dunque da rivedere e migliorare in tempi stretti perché anche l’attacco, a parte Di Francesco autore di alcuni interessanti proiezioni a rete, è stato a dir poco deludente con Destro che per quanto ha fatto in prima persona o in aiuto ai compagni poteva benissimo non essere messo neppure a referto..
Il fondo classifica non ha subito scossoni perché il Crotone non ha saputo sfruttare le opportunità che gli si sono presentate all’Olimpico di Roma contro la Lazio ed ha chiuso battuto, seppure col minimo scarto. Le reti al passivo avrebbero potuto essere di più perché la Lazio ha fallito un calcio di rigore e sono stati annullate due reti regolari (uno per parte) ma alla fine la logica ha prevalso. Anche il Sassuolo ha in parte fallito la chance che aveva ospitando il Torino. Lo 0-0 finale fa classifica ma certamente Di Francesco sperava di mettere in tasca tre punti che l’avrebbero rilanciato su posizioni molto più rassicuranti. Non corre per ora nessun pericolo reale perché questo campionato rischia di vedere matematicamente condannate tre squadre già dopo pochi turni del girone di ritorno. Anche il ko casalingo dell’Udinese, visto in questa prospettiva, non da apprensioni ma resta comunque tantissima amarezza perché sembrava che l’Inter non riuscisse ad andare oltre l’1-1. Un finale che avrebbe rispecchiato anche l’andamento delle cose in campo e invece negli ultimi minuti i nerazzurri hanno fatto il colpo facendo molto arrabbiare i tifosi friulani.
Discorso opposto per i fan che Napoli che hanno ingoiato amaro per 95 minuti e solo all’ultimo istante hanno potuto gioire per la rete che ha fulminato la Sampdoria. Era scontato che subito nascessero polemiche senza fine tra i dirigenti e i giocatori ma il risultato era fissato e tale resterà alimentando le speranze di vetta del Napoli. La grande impresa viene da Verona dove il faccia a faccia tra le due rivelazioni del torneo, Chievo e Atalanta, ha visto i bergamaschi segnare addirittura un poker che ha messo subito fine ad ogni speranza degli scaligeri. Con questa prestazione l’Atalanta ha tolo ogni dubbio sulle sue potenzialità e giustamente punta in alto. La giornata nera delle genovesi è completata dall’ottimo risultato colto dalla Roma che ha sbancato in casa del Genoa tenendosi stretta la seconda posizione.
Discorso che in parte si può fare per il Milan che ospitando a San Siro il Cagliari rischiava certamente meno della Roma in Liguria. I rossoneri hanno sofferto ma alla fine ci ha pensato Bacca a togliere le castagne dal fuoco chiudendo nel migliore dei modi una gara incolore.
Giuliano Musi
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