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La Virtus suona l’undicesima sinfonia – 15 gen

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Unstoppable: Virtus a forza 11 su Imola. Il finale è 100-76. (parziali: 29-17; 59-31; 82-53)

 

SEGAFREDO BO: Spissu 9, Umeh 20, Pajola 11, Spizzichini 9, Ranocchi, Petrovic, Ndoja n.e., Rosselli 4, Michelori 15, Oxilia 4, Penna 10, Lawson 18. All. Ramagli.

A. COSTA IMOLA: Tassinari 3, Cohn 19, Cai n.e., Maggioli 6, Wiltshire n.e., Ranuzzi 7, Prato 6, Preti, Hassan 16, Hubalek 19. All. Ticchi.

Ancora orfana del lungodegente Ndoja, in panchina solo per onore di firma, la Virtus ospita tra le mura amiche una formazione, quella di Imola, in pieno cambiamento di pelle come affermato da coach Ramagli nella conferenza di vigilia. Sin dalle prime battute è evidente come la condizione fisica delle Vu nere non sia ottimale. Ranuzzi ne approfitta e sblocca il match realizzando un comodo layup. Risponde immediatamente Spissu con una bomba, confermando l’ottimo momento vissuto dal play sardo. Imola gioca la carta della zona 2-3, creando qualche iniziale grattacapo ai bianconeri che reagiscono con veemenza. Parziale di 21-6 con cui la Ramagli band ribalta il punteggio in proprio favore, portandosi a tredici lunghezze di vantaggio a circa 2’ dalla fine del primo quarto. Bologna chiude il periodo schierando contemporaneamente tutti e tre i vincitori del recente bronzo europeo, rimanendo in controllo. Al 10’ situazione pressoché invariata sul 29-17. Bianconeri che non accennano ad alzare il piede dall’acceleratore e grazie ad un altro parziale di 12-3, si portano in un amen sul +20 (40-20). Il copione non muta sino alla pausa lunga prima della quale c’è il tempo per un mini break Virtus che vale il massimo vantaggio (59-29) sull’asse Pajola-Michelori. Di Cohn il canestro ospite nel traffico della difesa bianconera che, certamente, non rende meno amaro il divario.

Al rientro in campo sono gli ospiti ad impugnare le redini del match: break di 3-10 con cui Imola tenta di impensierire i primi della classe. Umeh continua il proprio show personale da oltre l’arco ma Hassan risponde con la stessa moneta. L’imprecisione dal campo, in aggiunta alle ripetute perse dai bianconeri, dona fiducia agli uomini di coach Ticchi che, guidati da un indemoniato Cohn, rientrano a -18 (71-53). Fiammata Virtus che prima costringe i biancorossi al timeout, a seguito del 5-0 realizzato dal tandem Lawson-Penna. Poi prosegue nel segno di Spizzichini che manda a bersaglio l’ennesima tripla di giornata, concludendo l’opera con il buzzer beater da centro campo che al 30’ ristabilisce le distanze (82-53), dopo aver dolcemente baciato la tabella. Ultimo periodo che si apre con la prestigiosa firma di Lawson autore di 5 punti in fila prima con una bomba e poi con la finalizzazione in alley-up su assist di Penna. Virtus in pieno controllo del match, permettendosi anche il lusso di schierare tutta la propria green-line sul parquet. Di Penna prima e Pajola poi, i punti che portano i bianconeri a raggiungere quota 100, mentre sul fronte opposto è il solo Hubalek a segnare con costanza nel tentativo di rendere meno pesante il gap accumulato. Finale utile per l’esordio di un altro giovane del vivaio bianconero, Ranocchi, a cui Ramagli concede gli ultimi 2’ scarsi del match. Il finale è 100-76.

Prestazione convincente quella dei padroni di casa che, nonostante le energie psico-fisiche sin qui spese, hanno dimostrato grande compattezza di squadra, trovando nei giovani quel piglio giusto per combattere, e vincere, l’ennesima battaglia. Da sottolineare la sagacia tattica di coach Ramagli che ha sapientemente ruotato tutti gli effettivi, concedendo loro minuti importanti che serviranno per il loro costante processo di crescita. La differenza è da ricercare nelle molteplici conclusioni da oltre l’arco dove, ancora una volta, i bianconeri hanno impressionato per continuità di rendimento e percentuali. Vittoria importante per continuare la serie positiva che, con la gara odierna, dura da undici giornate. Dato che aggiorna anche le statistiche della Legadue, infatti con tale risultato la Virtus aggancia Napoli che, nell’ormai lontano 2002, aveva ottenuto lo stesso record.

 

Ora ci saranno due settimane che aiuteranno la Segafredo a recuperare le energie per affrontare al meglio i prossimi impegni. Virtus attesa da due trasferte insidiose prima in quel di Mantova e poi a Ravenna. Il tutto nell’attesa che il mercato possa fornire qualche profilo giusto da inserire nelle rotazioni di Ramagli che rimarrà privo del solito Ndoja per un tempo ancora da definire. Ai posteri la sentenza. 

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