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Auguri Rossoblù: Giuseppe Savoldi – 21 gen

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Beppe e l’affare del secolo.

 

Posso immedesimarmi, con non poche difficoltà, in un tifoso del Bologna nel 1975: è estate, fa caldo (ma questa non è una novità) e alle pendici di San Luca il clima è rovente; la squadra rossoblù, negli anni precedenti, aveva fatto razzia di trofei, aggiudicandosi due Coppe Italia e una Coppa di Lega Italo – Inglese. Tutto grazie ad un giocatore, un singolo calciatore che stava trascinando i felsinei a suon di reti. Ebbene, quell’estate Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, bussò alla porta del Bologna e chiese quel bergamasco, ricciolo e non troppo alto che, da parecchi anni, portava avanti una relazione amorosa col gol. Quasi un miliardo e mezzo del vecchio conio per acquistare Giuseppe Savoldi che, tempo di svuotare l’armadietto, salutare i compagni e partire, passò dalla vista della basilica sui colli bolognesi a quella imponente del Vesuvio. Beppe Savoldi è stato, senz’ombra di dubbio, uno degli attaccanti più amati di tutta la storia petroniana, uno dei calciatori più forti, un centravanti implacabile che aveva nel sinistro un’arma di distruzione, un mancino impossibile da fermare. Arrivato a 21 anni dal vivaio dell’Atalanta (che a quanto pare non ci credeva più di tanto, e questo già fa riflettere, cresciuto ed esploso a Bologna,  ma nonostante ciò la Nazionale lo ha sempre schivato, e questo pare inspiegabile. E poi c’era la componente spettacolare, impossibile da omettere: giocate acrobatiche, veri e propri gioielli di coordinazione e un briciolo di pazzia perché, Signori miei, con tutte le rotelle a posto, in questo mondo, non si va da nessuna parte, si rischia di annegare nell’anonimato e nella mediocrità. Per alcuni il trasferimento (al quale vanno aggiunti i cartellini di Clerici, Rampanti e Nanni) fu uno degli affari più importanti del Calcio italiano, per molti altri il suo successivo passaggio alla Juventus fu un tradimento bello e buono, tanto da essere paragonato a quello di Higuain, tornando a tempi recenti. Le cifre bolognesi di Beppe, però, parlano chiarissimo, e non potrebbe essere altrimenti: quasi 150 gol in poco più di 300 partite, lascio a Voi ulteriori considerazioni sul valore di questo attaccante. Oggi Savoldi, che vide la sua carriera finire, o quasi, bruscamente per via del calcio scommesse, compie 70 anni; tantissimi auguri ad uno dei primi bomber felsinei!

 

 

 

Foto: These Football Times

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