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Bologna FC

CorrBo – Bologna, cinque gare da grande. La difesa è la quarta della serie A – 27 gen

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La parola alla difesa. Nel buon Bologna dell’ultimo periodo, che ha raccolto dieci punti nelle ultime cinque partite di campionato, c’è tanto della rinnovata solidità della retroguardia felsinea; quattro gare chiuse con la porta inviolata, più tre i gol (due su azione di Higuaín e il rigore di Dybala) incassati allo Juventus Stadium. In questo segmento, quella rossoblù è la quarta difesa del campionato, pari a quella bianconera. Una compattezza decisamente preziosa, per una squadra che segna con il contagocce e continua a viaggiare attorno al gol di media a gara; sono 20 infatti le reti realizzate dai petroniani a fronte delle 25 incamerate. Il Bologna, per quanto riguarda la parte offensiva, è solamente davanti ai fanalini di coda (Crotone, Palermo e Pescara) e all’Empoli. Il discorso cambia se si considera il reparto arretrato; i rossoblù stazionano all’ottavo posto di un ipotetica graduatoria. Un trend positivo che ricorda da vicino gli emiliani della passata stagione, quello che segnava poco ma che aveva chiuso il campionato proprio con l’ottava migliore difesa. L’inversione di rotta della retroguardia, che ha fatto risalire i felsinei in classifica, è evidente nelle cifre degli ultimi cinque match: il gruppo di Donadoni contro Empoli, Pescara, Juventus, Crotone e Torino  ha subito 7 miseri tiri di media a partita verso la porta, 2,6 dei quali diretti nella porta difesa da Mirante. Fino alla sconfitta di Udine il Bologna aveva viaggiato a 12,2 missili subiti a partita, 6,1 dei quali arrivati a destinazione. Ovvero, nel periodo sopracitato, il 58% in meno di tentativi nello specchio e il 43% in meno di insidie totali.

Come? Innanzitutto, il principale segreto del timoniere bergamasco è aver migliorato il sistema di gioco classico, il 4-3-3 piazzando un vero perno davanti alla difesa. Si è detto spesso che una delle armi principali dei rossoblù targati 2015/2016 era il lavoro di Diawara in fase di non possesso, sia sul piano atletico, che su quello tattico. Il posto “speciale” è toccato a Viviani prima, contro Empoli, Pescara, Juventus e Crotone e Pulgar successivamente, con più efficacia versus il Torino. Mediamente sono 12 i chilometri percorsi dai mediani nel lasso di tempo considerato precedentemente.  Così come riporta Alessandro Mossini nel Corriere di Bologna odierno, tale è la variabile con cui il condottiero Donadoni sta cercando di girare l’inerzia della stagione.

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