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STADIO: Mentre Bigon pensa al mercato, Donadoni sfida il passato per un grande futuro – 27 gen

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Un Bologna a metà, diviso tra un futuro che sarà ancora a “benzina verde”, visti i tanti giovani nel mirino del DS Bigon e già presenti in rosa, e un presente che impone, agganciato il 10° posto, una decisa accelerata in classifica e il superamento di alcuni dei limiti strutturali palesati fino a questo momento in campionato. Ecco di cosa ci parla “Il Corriere dello Sport – STADIO” in edicola oggi nella sua consueta sezione dedicata ai colori rossoblu.

Janicki, Vavro e il Bologna “polo d’Europa”

Che Bologna sia ormai considerata una delle migliori piazze per far crescere i giovani d’Europa? Se lo domanda Furio Zara, sottolineando come mai come in questa sessione di mercato siano numerosi i giovani talenti che vengono proposti al DS Bigon da parte di quegli agenti e procuratori che intendono fare affermare i propri pupilli in una Serie A che rimane pur sempre uno dei migliori campionati al mondo. E in questo campionato una piazza come Bologna “tira”. La riprova è che dopo il polacco Rafal Janicki, ventidue anni, ai rossoblu è stato offerto anche un altro difensore centrale, lo slovacco Denis Vavro, ventenne del MSK Zilina. Difficile che uno dei due (o entrambi) possano raggiungere Casteldebole in questa sessione di mercato però: Bigon ha affermato che “numericamente la squadra è a posto”, e del resto l’ormai prossima cessione in prestito di Alex Ferrari al Verona è la riprova che gli spazi sono chiusi in un reparto difensivo che è comunque uno dei migliori della squadra di Donadoni. Se ne riparlerà per giugno, ma l’intenzione della società è di proseguire con la linea verde, come confermato dall’arrivo di un altro giovane, Bruno Petkovic. Numericamente l’ex-Trapani prende il posto di Anthony Mounier, in prestito al Saint-Etienne fino a fine campionato, quando poi la società dove esplose Platini valuterà un possibile riscatto. In uscita si dice sia anche Donsah, che piace alla Roma, ma il Bologna è assolutamente contento del rendimento del centrocampista ghanese e farà di tutto per trattenerlo: solo se il giocatore dovesse manifestare l’intenzione netta di svestire il rossoblu se ne potrebbe parlare, ma fino ad oggi questo desiderio non è mai stato espresso da Donsah o dal suo staff, per cui è giusto credere nelle parole di Bigon. 

Il Cagliari crocevia del futuro prossimo

La salvezza – anche se nessuno lo dice – è ormai acquisita. Cosa rimane da fare allora al Bologna da qui a giugno? Molto, come sottolinea Furio Zara nel secondo articolo dedicato al Bologna oggi. Intanto, agganciato il 10° posto che vale la parte sinistra della classifica, occorre consolidare una presenza che Saputo vorrebbe abituale per i colori rossoblu. In alto in classifica, in zona Europa, comunque almeno in vista Europa. Ecco perché la sfida contro il Cagliari, che ha gli stessi punti in classifica dei rossoblu emiliani, ha una valenza assai importante: vincere vorrebbe dire consolidare un decimo posto che rappresenterebbe un netto miglioramento rispetto al quattordicesimo finale della scorsa stagione e darebbe forza e morale a una squadra che subito dopo l’impegno con i sardi sarà attesa da tre sfide con le big del nostro calcio: Napoli, Milan e Inter. Nessuno pensa sia possibile recuperare i tredici punti che distanziano il Bologna dall’Inter, che attualmente occupa l’ultimo posto utile per l’Europa, ma certo è che una vittoria di prestigio, un posizionamento finale nella parte sinistra della classifica e allo stesso tempo la crescita e l’affermazione dei tanti giovani in rosa siano l’obbiettivo primario di una squadra che lentamente sta lavorando per tornare tra le grandi del calcio italiano. Un processo che sarà lungo e complesso, che passerà attraverso sogni e delusioni e che inizierà dalla sfida con il Cagliari. Una sfida che dunque va vinta, perché di solito il buongiorno si vede dal mattino.

foto: Donadoni ai tempi del Cagliari (sport.sky.it) 

 

 

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