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Fortitudo-Trieste: le parole dei protagonisti – 31 gen

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DALMASSON –È stata una partita di rara intensità. Siamo due squadre molto simili e abbiamo tenuto testa alla Fortitudo per 39′. Per questo siamo arrivati a giocare gli ultimi possessi sereni. Spero che questa partita ci lasci molto in eredità. Nelson? Ha creato da solo il canestro della vittoria. Quando nei momenti difficili contavano le qualità individuali, avevamo fatto spesso fatica nelle partite precedenti. Ha avuto due spunti nei momenti importanti e speriamo aumenti la tenuta fisica e mentale“.

BONICIOLLI – Purtroppo era tutto previsto. Per vincere avremmo dovuto essere più bravi e non lo siamo stati. Ci sono alcune situazioni che testimoniano quanto dobbiamo ancora crescere. Il primo è relativo ai liberi e a quel 15/25. Il secondo è una lezione che i miei giovani giocatori devono imparare, cioè che a parità di intensità, vincono i più bravi. Abbiamo perso contro una grande squadra che gioca una pallacanestro che mi piace. La squadra ha combattuto, quindi non gli si può dire nulla a livello di atteggiamento. Siamo rimasti attaccati alla gara, ma succede nell’arco dei 40′ arrivino momenti di difficoltà, soprattutto a livello realizzativo. Aggiungo che se fosse arrivata Brescia al Paladozza, sarebbe stato meglio. Invece, è arrivata una squadra che gioca come noi. Adesso sarà importante recuperare Flowers e anche Amoroso. Ripeto: il problema non saranno i playoff, ma entrarci. Siamo tutti lì e in questo contesto devo pensare come arriviamo alla fine, non tatticizzare contro Trieste. I cori? Penso di loro la stessa cosa”. 


CARRARETTO – “Bisogna fare un passo indietro alla settimana scorsa. Abbiamo affrontato degli allenamenti senza Raucci e Italiano e anche in questa settimana abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni giocatori. Sappiamo che loro hanno una filosofia di gioco molto simile alla nostra, ma la stanchezza della settimana scorsa e come siamo arrivati alla gara può aver influito sul risultato. Gli errori, vedi le palle perse, ci hanno penalizzato nel finale punto a punto. Per quanto riguarda il gruppo, abbiamo molti giocatori che fin qui hanno dimostrato di essere grandi realizzatori. Il mio compito è portare esperienza e serenità nei momenti concitati del gioco. Cerco di fare del mio meglio in questo, ma ora serve raggiungere il nostro equilibrio. Le sconfitte aiutano più delle vittorie a crescere perchè aiutano a capire in cosa serve migliorare”.


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