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STADIO: Bologna, l’ora di rialzarsi – 08 feb
Per fortuna che si torna subito in campo. Stasera il Bologna riprende il filo con la Serie A interrotto appena sabato, in modo brusco e contro un Napoli stellare che ha umiliato i rossoblu con un 1-7 che passerà alla storia. È necessaria a questo punto una reazione, per dare un senso a un campionato che altrimenti rischia di presentare quattro mesi di anonimato sia per i giocatori che per il tecnico Donadoni, con conseguente depressione per società e tifosi, che si aspettano di vedere quella crescita che finora c’è stata soltanto in parte. Questo racconta “Corriere dello Sport – STADIO” in edicola oggi, concentrandosi sulla sfida di stasera contro il Milan.
Il momento di rialzarsi
Furio Zara riporta le parole del tecnico rossoblu Donadoni, che come il resto della dirigenza si è sentito ferito e umiliato dal pesante cappotto incassato sabato dal Napoli di Sarri. Urge una reazione, è il momento di rialzare la testa e di dare un senso a un campionato che rischia di trasformarsi in una stagione buttata via. Non sarà facile, perché il Milan arriva al Dall’Ara in un momento tutt’altro che buono ed ha la stessa necessità dei rossoblu di risalire la corrente. Sarà una sfida tra Donadoni e il suo passato da calciatore, una sfida che il tecnico bergamasco vuole affrontare con convinzione e con determinazione, la stessa che si aspetta dalla sua squadra. Lo dice parlando di Destro: “Pretendo una reazione, da lui e dagli altri. Si può fare gol o meno, giocare più o meno bene, ma non si può mai prescindere dal giusto atteggiamento. In questo sia lui che la squadra devono crescere.” Due parole anche per Doveri, con cui i precedenti rossoblu non sono buoni mentre sono ottimi per i rossoneri: con l’arbitro di stasera il Milan ha sempre vinto. “Una statistica curiosa, ma non voglio pensare che un arbitro non faccia il suo mestiere come deve. Mi ricordo, ai miei tempi, che esisteva quella che oggi chiameremmo sudditanza psicologica, e che arbitrare il Milan non era come arbitrare l’Atalanta. Ma questa è una reazione umana. Sarà una partita importante per tutti: per noi, per il Milan e anche per Doveri”.
Nei piedi di Destro e Verdi
Per ripartire, stasera, Donadoni rispolvera il tridente originale. Quello composto da Ladislav Krejci, Mattia Destro e Simone Verdi, che tornerà dal primo minuto e cercherà di riprendere quel discorso interrotto a ottobre da un brutto infortunio giunto proprio sul più bello. Verdi è cresciuto nel Milan, ma fino a quando non ha saputo definitivamente distaccarsene (la scorsa estate) la sua è stata una carriera uguale a quelle di tante promesse non mantenute: ragazzino prodigio, arrivato in rossonero da bambino con il suo amico De Sciglio e con Shevchenko e Ronaldo come idoli, si è perso per strada attraverso una serie di prestiti non indovinati che sembravano avergli fatto perdere il treno per il grande calcio. A Bologna la rinascita improvvisa, esterno destro del tridente offensivo rossoblu con un rendimento tale da farlo arrivare alle soglie della Nazionale, quindi il crac. Adesso si riparte, insieme a quel Destro che al Milan cercò un rilancio per cinque mesi, in prestito dalla Roma, e invece trovò solo delusioni. Ai due ex-rossoneri è chiesto di ripartire, a Destro di cancellare il pesante errore dal dischetto contro il Napoli che forse, chissà, avrebbe potuto riaprire la partita. Tocca a loro.
Cercasi equilibrio in mezzo
Ma è in mezzo al campo che, da almeno un secolo a questa parte, si decidono la maggior parte delle partite. Dopo Furio Zara tocca a Matteo Fogacci raccontare dei dubbi di formazione di Roberto Donadoni, che ha ben due ballottaggi da sciogliere sulla linea mediana. In cabina di regia Pulgar o Viviani? Il cileno è più veloce e dinamico, l’ex-Roma e Verona ha maggiori qualità di interdizione, e anche da questa scelta dipenderà l’atteggiamento di un Bologna che vuole ripartire ma deve stare attento agli equilibri. Dubbio anche tra Nagy e Donsah nel ruolo di interno al fianco di Dzemaili, inamovibile, mentre per Taider se ne riparlerà tra qualche settimana, quando l’infortunio sarà smaltito. Solito discorso per Mirante, che sarà sostituito da Angelo Da Costa, con Maietta e Gastaldello centrali e Krafth e Torosidis terzini. In attacco rispolverato come detto il tridente Krejci-Verdi-Destro, con Sadiq, Petkovic e Di Francesco pronti a dare una mano nel finale.
foto: bolognatg24.it
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