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Major Marvel League: I Vendicatori (parte 2)

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L’ undici aprile del 2012 la Marvel Studios, collaborando con la Walt Disney Studios, fece debuttare nelle sale cinematografiche del El Capitan Theatre ( Hollywood ) il film The Avengers.

I più potenti supereroi del pianeta vengono singolarmente rintracciati dallo S.H.I.E.L.D.  per formare una super squadra pronta a battersi nel caso forze superiori dovessero prendere di mira e minacciare seriamente  l’ umanità.

Nonostante alcune iniziali incomprensioni tra i membri del gruppo, i vendicatori riusciranno successivamente  a sconfiggere l’ esercito dei Chitauri, guidati dal fratellastro malvagio di Thor, Loki, e salvare ancora una volta il mondo.

 

 Nel pianeta MLS non ci sono probabilmente protagonisti ed antagonisti, ma c’è un gruppo di squadre che gridano anche vendetta dalla passata stagione: Montreal, che ha sfiorato la finalissima ed è stata eliminata più per suoi demeriti che per altri fattori.

Dallas Fc aveva vinto e convinto durante la regular season, ma entrambe le squadre non sono riuscite a qualificarsi neppure per la finale di Conference. 

Colorado Rapids aveva espresso durante tutto l’arco del campionato la migliore performance tattica, in particolare modo nella fase difensiva, ma si sono fatti sorprendere proprio quando tutto serbava giocare a loro favore.

Real Salt Lake e D.C. United non sono riuscite ad andare  oltre l’ottavo di finale; New England Revolution e Portland Timbers hanno disputato un torneo anonimo, senza infamia e senza gloria, ma le aspettative di inizio anno erano totalmente diverse, e ci si aspettava per lo meno un piazzamento tra le prime sei posizioni.

 

Sette squadre che cercheranno senz’altro di migliorarsi, e tra cui si potrebbe anche nascondere una possibile outsider. Sette franchigie che possono avere ruoli fondamentali per le sorti di questo campionato ormai prossimo a cominciare.

Sette club vendicatori che daranno filo da torcere alle favorite di questa sempre più competitiva MLS.

Ora scopriamo insieme i punti chiave delle formazioni del versante ovest.

 

Fc Dallas: il 4-2-3-1 di Oscar Pareja sembra aver trovato un ottimo equilibrio, e l’ eccellente passata stagione conferma il tutto.

Punto di forza: Cristian Colman è un’ attaccante Paraguay di 22 anni. Dal 2014, con il club Asuncion,il ragazzo ha totalizzato 18 gol in 65 apparizioni. Insieme a Barrios, Diaz  ed Urruti, formerà un reparto offensivo di prima fascia.

Punto debole: difficile trovare difetti ad una squadra che ha vinto la propria conference, ma i blackout dei texani vanno presi in considerazione. Gli Hoops sono capaci di vincere 5 partite di fila, ma allo stesso tempo perderne 4. 

Tenendo una marcia più costante potrebbero essere tranquillamente inseriti nella lista dei papabili vincitori finali.

Prodotti del vivaio: ben 9 giocatori; Jesse Gonzalez, portiere; Aaron Guillen e Reggie Cannon difensori; Kellyn Acosta, Coy Craft, Victor Ullua e Paxton Pomycal centrocampisti; Bryan Reynolds e Jesus Ferreira attaccanti.

Giudizio generale: il club non ha investito sul mercato eccessivamente, ma allo stesso tempo non ha neppure smantellato la squadra. Ci sono tutti i presupposti per vedere un’altra ottima annata di Dallas.

Personaggio Major Marvel: Hulk.

 

Colorado Rapids: Pablo Mastroeni punta sul 4-2-3-1, tenendo però il baricentro della squadra molto basso. La sua è la miglior fase difensiva del torneo, ma il peggior attacco determina i limiti di questo suo modo di giocare.

Punto di forza: Tim Howard ed i quattro di difesa sono una garanzia indiscutibile.

Punto debole: Gashi e Badji sono ottimi giocatori offensivi, ma con il centrocampo troppo preso a difendere più che avanzare, si fa molta fatica a trovare la via del gol.

Prodotti del vivaio: Kortne Ford,  difensore; Dillon Serna e Ricardo Perez, centrocampisti.

Giudizio generale: i Rapids sono complessivamente una buona squadra; tecnicamente manca qualcosa, ma a livello tattico sono molto disciplinati e ben preparati.

La chiave per provare a migliorarsi è cercare di dare più verticalizzazione e velocità al gioco. Mastroeni preferisce molto più il fraseggio ripetuto rispetto ad un lancio lungo, che non è assolutamente un male, ma in alcuni casi potrebbe rivelarsi un’ arma a doppio taglio. 

I Colorado cercano la precisione in maniera maniacale, ma onestamente parlando non tutte le squadre di calcio possono giocare o proporre un gioco che prenda spunto da quello del Barcellona.

Personaggio Major Marvel: Clint Barton, occhio di falco.

 

Portland Timbers: Caleb Porter è alla guida della franchigia dell’ Oregon da 5 stagioni, e dopo vari cambi di modulo è da qualche anno che la sua squadra scende in campo con il 4-2-3-1. 

Dopo aver sorpreso tutti nel 2014, vincendo la finale di conference e la finalissima contro Columbus, lo scorso campionato non è riuscito incredibilmente a qualificarsi alla fase finale.

Punto di forza: l’ acquisto di Sebastian Blanco porta tantissima qualità e fantasia al reparto offensivo, già di per sé molto valido.

Con il supporto di Adì e Valeri ci sarà da divertirsi al Providence Park!

Punto debole: i 53 gol subiti sono un grosso fardello, e nel gruppo ovest nessuno ha fatto peggio di loro. Ci sarà molto da lavorare sul piano mentale e tattico.

Prodotti del vivaio: Marco Farfan, difensore.

Valutazione generale: Quello appena passato potrebbe essere stato solo un campionato incominciato male e finito col disperato tentativo di rimediare l’ impossibile. Portland ha un roster di tutto rispetto, e con gli ultimi innesti di questo calciomercato potrebbe tornare a ruggire forte nella sua west conference. 

La voglia di riscatto c’è, il pubblico ( i più sfegatati di tutti gli Stati Uniti) è pronto come sempre a sostenere la propria squadra. 

Ci si aspetta una stagione all’ insegna del riscatto e d’ orgoglio.

Personaggio Major Marvel: Capitan America.

 

Real Salt Lake: Jeff Cassar è un allenatore che predilige la offensiva, ed il suo 4-3-3 ne è la conferma. L’anno scorso è riuscito a portare la sua squadra alle fasi finali, lasciando fuori clamorosamente Portland, nonostante il divario tecnico tra le due rose fosse decisamente alto.

Punto di forza: Albert Rusnàk è il centrocampista offensivo perfetto per lo stile di gioco imposto da Cassar. Calciatore molto duttile, con buona visione di gioco, rapido nello stretto e con il fiuto del gol. 

Sarà utilissimo per cercare di raggiungere nuovamente i playoff.

Punto debole: Nick Rimando è il portiere ed un giocatore storico dei Lake, ma a 37 anni il suo operato non è più come quello di 3/4anni or sono. Fernandez scalpita per il posto da titolare.

Prodotti del vivaio: Lalo Fernandez, portiere; Justen Glad difensore; Danilo Acosta, Jordan Allen, Josè Hernandez e Sebastian Saucedo, centrocampisti; Ricardo Velazco e Brooks Lennon, attaccanti.

Valutazione generale: Rosa lunga e molto giovane; Il roster di Cassar è complessivamente di bassa qualità ma non si può dire che non sia completo.

Tanti i giocatori provenienti dalle giovanili.

La stagione dei Salt Lake sarà una vera battaglia; nella corsa ai playoff partono sfavoriti rispetto a tante squadre, ma non è detto che ci possano essere sorprese.

Quest’anno, differentemente da quello passato, dovranno cercare di fare una decina di punti in più tra le mura amiche. Per raggiungere le fasi finali bisognerà essere anche calcolatori.

Personaggio Major Marvel: Agente Romanoff.

 

Versante est, New England Revolution:  con il più classico dei 4-4-2 Jay Heaps si appresta ad incominciare la sua sesta stagione alla guida della franchigia del New England. 

Le tante vittorie sul finale di campionato non hanno ugualmente permesso ai Revolution di posizionarsi tra le prime sei della classe, con il grande rammarico di aver raggiunto Philadelphia proprio all’ ultima giornata, ma gli scontri diretti sono stati fatali.

Punto di forza: Juan Agudelo e Kei Kamara formano un tandem d’attacco molto spigoloso per le difese avversarie. Con l’ arrivo del centrocampista Kouassi in questa sessione di mercato, la squadra si irrobustisce nella parte centrale del campo.

Punto debole: i centrali di difesa sono stati spesso e volentieri la causa principale dell’ inizio disastroso dei New England. Ci si aspetta una stagione più continua da parte di Woodberry e compagni.

Prodotti del vivaio: nessuno 

Valutazione generale: non sono stati fatti grossi investimenti ad una rosa che invece avrebbe dovuto subire qualche cambiamento drastico.

Kouassi è stato un discreto colpo, ma non è un giocatore che sposta particolarmente gli equilibri. 

Raggiungere le fasi finali sarà decisamente complicato per i Revolution, ma il finale della stagione passata dev’essere un punto di partenza per tentare una qualificazione che ad oggi sembra molto lontana.

Personaggio Major Marvel: Loki 

 

Montreal Impact: 4-2-3-1 per Mauro Biello, che lo scorso hanno è stato battuto in finale di conference dai cugini di Toronto, e che di conseguenza ha visto svanire il sogno di disputare la finalissima.

Punto di forza: entrambi gli esterni di attacco sono tra i migliori di tutto il campionato. Un lusso avere Oduro, Piatti ed Oyongo tutti e tre nella stessa squadra.

Punto debole: il Saputo Stadium; solo 26 punti conquistati in casa da Ciman e compagni. Bottino troppo scarso per puntare ad un piazzamento di prima fascia.

Prodotti del vivaio: Wandrille Lefèvre, difensore; Ballou Jean-Yves Tabla ed Anthony Jackson-Hamel, attaccanti.

Valutazione generale: Montreal è una squadra che ha dimostrato molta personalità, arrivando a sfiorare un incredibile traguardo.

Difficilmente potrà ripetersi quest’anno nelle fasi finali, ma cercare di migliorare il piazzamento in regular season è obbligatorio.

Posizionarsi tra le prime tre del girone est non è da considerarsi un’ utopia, e con l’ arrivo di un Dzemaili in forma strepitosa, le possibilità di salire su un ipotetico podio non sono da escludere. 

Personaggio Major Marvel: Thor 

 

D.C. United: con il 4-1-4-1 Ben Olsen è riuscito a conquistare un grandissimo quarto posto nella passata stagione. 

Priva di Designated Player, la franchigia di Washington è crollata clamorosamente in casa nell’ ottavo di finale contro gli Impact di Montreal, nonostante un grande finale di campionato ( una sconfitta e 4 vittorie consecutive ).

Punto di forza: Luciano Acosta è il piccolo fantasista argentino che supporta quasi tutte le manovre offensive della squadra. Non è un giocatore che segna spesso, ma mette in condizione gli altri per farlo; 3 gol ed 11 assist per lui nella passata stagione, e leader indiscusso della compagine guidata da Olsen.

Punto debole: mettendo da parte il favoloso finale di campionato, i D.C. Hanno peccato moltissimo di discontinuità, non riuscendo quindi a dare un seguito alle buone prestazioni.

Prodotti del vivaio: Chris Durkin e Jalen Robinson, difensori; Ian Harkes, centrocampista.

Valutazione generale: senza DP e con un mercato insufficiente, non ci sarebbe da meravigliarsi se alla fine della stagione regolare i D.C. rimanessero fuori dalla corsa per il titolo.

La qualità non manca, ma bisogna tenere sempre conto che le altre squadre non aspettano, e se in questo momento c’è una squadra che ha fatto più passi indietro che avanti, questa è senz’altro lo United.

Tuttavia bisognerà aspettare per giudicare questa squadra con sicurezza, perché i D.C. hanno dimostrato nel tempo che si può vincere senza essere favoriti, ed arrivare penultimi dopo appena un anno.

Personaggio Major Marvel: Iron Man

 

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