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Bologna vs Chievo 4 a 1: la cronaca del match – 19 mar

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Allo stadio comunale Renato Dall’Ara c’è davvero tutto per poter assistere ad un match piacevole. Il Bologna ha interrotto la striscia negativa di risultati con la vittoria sul Sassuolo. Anche il Chievo viene da un successo: 4 a 0 sull’Empoli. La salvezza per entrambe le squadre è già cosa fatta. Le scarse motivazioni delle due fazioni potrebbero lasciar pensare all’ennesima sfida da Under 2,5 per gli scommettitori più incalliti. È altrettanto vero però che tanti giocatori sono alla ricerca di conferma anche per la prossima stagione. Specialmente alcuni calciatori felsinei non hanno disputato un campionato esaltante ed è per questo motivo che le ultime dieci partite saranno importanti. Gli stessi Maran e Donadoni vogliono terminare al meglio questo 2016/17 per smuovere il mercato delle panchine.

Con queste premesse e con un clima assolutamente perfetto per giocare a calcio, le due squadre iniziano a darsi battaglia. Gli spalti sono pieni grazie alla promozione del Bfc per la festa del papà e il sole mite invoglia ad una bella partita. Forse è proprio quest’aria vivace e positiva a far sì che il match si dimostri subito frizzante e interessante. Le due formazioni iniziano su ritmi moderati, non particolarmente intensi. Il Chievo prova a fare la partita, impostando spesso la manovra. Tuttavia i bolognesi sono davvero concentrati e ben disposti in campo. L’ordine rossoblù è la ragione per cui i clivensi faticano a trovare spazi nella difesa avversaria. I padroni di casa aumentano progressivamente il pressing fino a trovare la prima enorme chance al 15′. La sfera di gioco capita per Mattia Destro: il bomber petroniano vuole bissare il gol segnato contro il Sassuolo e prova la conclusione. Prima che ci riesca però interviene Spolli. L’impatto tra i due consegna la palla a Blerim Dzemaili. Il trascinatore di questo Bologna però da due passi spara alto sopra la traversa e si mangia il vantaggio. Il Chievo si fa trovare sorpreso, ma la risposta degli ospiti non tarda ad arrivare. Al 17′ Radovanovic, ex della partita, lascia partire un eccellente tiro carico di effetto. Da Costa si allunga e tocca la palla con la punta delle dita. Il pallone viene deviato e scheggia il palo. Dopo questi due brividi la sfida si scalda. Le due formazioni si allungano leggermente e di conseguenza aumentano gli spazi, quindi i cartellini gialli. Il clima diventa rovente a causa di interventi al limite. Questo braccio di ferro però si risolve a favore degli uomini di Donadoni, i quali prendono le iniziative di gioco sempre più spesso. Il falso 4-3-3 del mister rossoblù è in realtà un 3-5-2 molto offensivo. La notevole spinta in avanti viene però contrastata duramente dall’ottima difesa clivense. Tuttavia al 32′ arriva un’altra occasione dei padroni di casa. Nagy si inventa trequartista e lancia Verdi. Il numero 9 punta la difesa avversaria si allarga e calcia sopra la traversa. Sembra un buon momento per il Bologna e il gol è nell’aria. Questo Bfc non è minimamente paragonabile a quello di qualche partita fa. Tuttavia non mancano le amnesie di quei match. Al 40′ Pellissier serve di testa Inglese, il quale tocca in profondità per Castro. Per il centrocampista veronese è un gioco da ragazzi scavalcare Da Costa con un pallonetto e segnare lo 0 a 1. I minuti rimanenti del primo tempo vengono trascorsi tra le polemiche dei felsinei per una presunta posizione di fuorigioco di Castro. I padroni di casa però non sanno che il gialloblù era tenuto in gioco da Krafth, salito troppo tardi a far scattare l’offside. Si va negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio.

La ripresa non vede cambi all’orizzonte, ma solo un Bologna molto incattivito dalla doccia fredda ricevuta. E così vediamo per la prima volta dopo tanto tempo un Bfc estremamente aggressivo e determinato, duro e convinto su ogni pallone. La conseguenza di una partenza tanto convincente è la naturale palla gol al 49′. Sciabolata disperata di Krejcí in profondità per Destro. Il numero 10 difende in maniera straordinaria la sfera dall’arrivo di Spolli e lo taglia dai giochi. A questo punto l’attaccante è solo davanti a Sorrentino, ma la formula “Destro tira di sinistro” non funziona e si rimane clamorosamente sullo 0 a 1. Dopo questa chance clamorosa i rossoblù continuano a costruire pazientemente il gioco, studiando dove colpire l’avversario. Donadoni addirittura inserisce Di Francesco al posto di Krafth, così da aumentare l’arsenale offensivo emiliano. Tentativo dopo tentativo, alla fine i bolognesi trovano il pareggio, naturale conseguenza di così tanti sforzi. Al 61′ Krejcí viene lanciato molto bene sul fondo della fascia sinistra. A questo punto per l’ala ceca è un gioco da ragazzi mettere all’indietro un buon pallone, sul quale si precipita Verdi. Il mancino dell’ala di Broni è carico di rabbia e frustrazione per il lungo periodo di astinenza, e risulta davvero imparabile per Sorrentino. 1 a 1 e tutto di nuovo in equilibrio. O forse no? La partita infatti torna sul risultato di parità ma non è affatto equilibrata. Il Bologna non si ferma al gol di Verdi e anzi continua ad attaccare. Il Chievo fatica ad alzare la testa contro un Bfc così motivato e carico. La mossa decisiva arriva da Donadoni, che toglie Destro per inserire Petkovic, più adatto a tenere alta la formazione felsinea e a sfruttare i contropiedi. Risultato di questo sforzo rossoblù? Dieci minuti dopo il pareggio arriva il ribaltone. Di Francesco fa la furia sulla fascia destra per dimostrare che la partita col Sassuolo non è stato un semplice fuoco di paglia. Il cross dalla fascia del figlio d’arte è perfetto sul secondo palo per Dzemaili. Lo svizzero in tuffo anticipa Frey e fa 2 a 1. Il vantaggio dei padroni di casa di per sè non segnerebbe la fine del match, visto che manca ancora molto tempo al termine. Tuttavia i rossoblù sono in trans agonistica e al 75′ arriva addirittura un’altra chance con il tiro di Krejcí dall’interno dell’area, che termina a lato. Tuttavia i minuti passano e il furore del Bfc non viene capitalizzato. Il Chievo prende rapidamente campo, avanzando il proprio baricentro. La difesa del Bologna però non vuole cedere, non oggi! Pulgar, Dzemaili e Nagy non si tirano indietro nella lotta e volano contrasti pesanti. Finalmente i felsinei hanno capito cosa significa combattere per un risultato. E proprio per questo motivo nei minuti finali, quelli tanto maledetti dai rossoblù, arriva il 3 a 1 che chiude i conti. Al 90′ Pulgar recupera palla e tocca per Verdi. Il fantasista si fa 40 metri palla al piede prima di scaricare per Dzemaili. Il Chievo è totalmente sbilanciato e per lo svizzero è un gioco da ragazzi freddare Sorrentino. 3 a 1 ma non è finita. I minuti di recupero sono 5 e i petroniani hanno preso gusto a giocare così bene. La buona sorte non può che sorridere ad un Bologna finalmente bello. E così al 94′ arriva il 4 a 1. Maietta scatta sulla fascia e si improvvisa ala in un momento in cui sono saltati gli schemi. Il centrale difensivo entra in area, rientra sul destro, doppio passo e invece scarica per Di Francesco in arrivo alle sue spalle. Il numero 14 corona le due belle prove con il proprio nome sul tabellone dei marcatori. La partita può finalmente terminare: 4 a 1!

Incredibile ciò che è successo al Dall’Ara. Un Bologna che si è sempre dimostrato fragile a livello psicologico, quest’oggi ha ottenuto una vittoria in rimonta. E non solo: i bolognesi hanno saputo mantenere la concentrazione anche nei momenti più difficili, o in quelli cronicamente sfavorevoli alla squadra emiliana. La vittoria di oggi è molto più positiva di quella ottenuta contro il Sassuolo. Ma non pensiate che c’entri qualcosa lo score finale o la difficoltà dell’avversario. Il Bologna quest’oggi si è dimostrato maturo per la prima volta nella stagione. Non ha giocato un calcio champagne e non è stato nemmeno impeccabile, ma per la prima volta dopo tanto tempo non è sceso in campo sconfitto. Può sembrare un aspetto secondario o inutile ma per una squadra così giovane come quella del Bologna non lo è. La famosa scintilla per il salto di qualità c’è stata, ora bisogna trasformarla in fuoco.

 

Fonte immagine del profilo: Goal.com

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