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STADIO: Il Bologna blinda Verdi, saluta Džemaili e aspetta Destro – 24 mar

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Davvero tante le notizie che “Il Corriere dello Sport – STADIO” riporta oggi sul mondo rossoblu. Si va dall’attualità al mercato prossimo venturo, finendo per toccare un futuro prossimo che vedrà il restyling del Dall’Ara e, con ogni probabilità, la presenza di tanti elementi di talento attualmente in rosa. Ma andiamo nel dettaglio.

Futuro? Verdi si, “Džema” no

In occasione della consegna del primo di venti defibrillatori che il Bologna FC ha donato a vari centri sportivi della città, l’AD Claudio Fenucci si è sbottonato sul futuro prossimo della squadra, e pur premettendo che è presto per parlare di mercato (“Pensiamo a concludere bene la stagione”) ha lasciato intendere diversi scenari che si verificheranno a giugno, quando la Serie A sarà terminata e si parlerà di trasferimenti e futuro della rosa. L’intenzione della società è di trattenere i tanti talenti che sono emersi in questa stagione, primo tra tutti quel Simone Verdi che è stato capace di conquistare l’azzurro dopo averlo sfiorato già a novembre, quando un infortunio lo tolse dai piani del CT Ventura. Furio Zara parla di puntellare la squadra, puntellarla appunto blindando i talenti che rappresentano sia il presente che il futuro della società. Un futuro in cui però non sarà presente Blerim Džemaili, indubbiamente il miglior giocatore di questo 2016/2017. “Saputo è stato chiaro con i tifosi del Montreal – quando parlò di un trasferimento in MLS a fine campionato – stiamo vedendo i margini di manovra ma il ragazzo dovrebbe andare dove stabilito in sede di contratto la scorsa estate.” I tifosi comunque stiano tranquilli, perché gli altri talenti resteranno, o almeno questa è l’intenzione della società: Verdi, Di Francesco e Masina vestiranno ancora a lungo il rossoblu.

L’obbiettivo è recuperare Destro

Matteo Fogacci aggiunge in un altro articolo che l’obbiettivo adesso è recuperare Mattia Destro, che Fenucci ha nominato come un possibile futuro innesto rossoblu nella Nazionale. La Fiorentina, nel prossimo turno, si troverà di fronte un Bologna galvanizzato dalle quattro reti rifilate al Chievo, reti frutto di una grande manovra sugli esterni: manca ancora un vero finalizzatore d’area, ma Mattia ha tutte le caratteristiche per fare bene, andrà solo recuperato con calma perché non solo è un patrimonio della società ma anche un giocatore che per caratteristiche, con il gioco proposto da Donadoni, può andare a nozze. C’è speranza, dunque, di rivedere il miglior Destro, quello ancora non visto completamente in rossoblu, mentre l’alternativa migliore resta Bruno Petkovic, che per stazza può rappresentare quell’alternativa che purtroppo non è Umar Sadiq, fermato da numerosi infortuni occorsi durante tutta una stagione che definire travagliata è dire poco.

Intanto però c’è Krejci

Se l’attacco stenta, però, la luce è rappresentata da quel Ladislav Krejci arrivato quasi in sordina quest’estate e adesso punto fermo del reparto. Lo dice Giorgio Burreddu, che sottolinea come il ceco sia uno dei migliori assist-men del campionato e allo stesso tempo ancora pare non abbia saputo esprimersi completamente. Lo dice citando numerose statistiche, che vedono il giocatore che ha come idolo un certo Pavel Nedved sia come uno dei migliori nella rara arte dell’assist (7 finora, il migliore della A è Callejon con 9) sia come un talento incostante, che va a fiammate e che a volte risulta un po’ confusionario sia nei dribbling che nei passaggi lunghi. Margini su cui lavorare per fare sbocciare definitivamente un talento in un campione, margini che il giocatore e Donadoni cercheranno di smussare per ripartire dall’anno prossimo con qualche certezza in più. Il presente rimane più che promettente: Krejci è un motorino instancabile, il suo apporto è conclamato e l’ultima gara contro il Chievo, da standing-ovation, rappresenta un gran bel punto di (ri)partenza.

Restyling Dall’Ara, per il 2019/2020 Modena o Ferrara?

Nell’estate del 2019 il Dall’Ara chiuderà i battenti per almeno una stagione, con l’obbiettivo di realizzare quel restyling promesso e voluto dalla società sin dal giorno del suo insediamento. Una corsa per restare al passo con i tempi che però significherà che per una stagione il Bologna dovrà trovarsi una casa alternativa. La società ha già annunciato che vorrebbe, ovviamente, uno stadio vicino alla città, ed ecco quindi che spuntano come possibili “affitti” gli stadi di Modena e Ferrara: il primo ha subito già un paio di restyling, può ospitare poco più di 20.000 persone e ha visto negli ultimi anni alternarsi diverse squadre. Oltre ai “canarini” proprietari dell’impianto, qui ha giocato il Carpi la scorsa stagione in A e qui ha giocato persino il Castelvetro, compagine di D. L’alternativa è il “Paolo Mazza” di Ferrara, che sarà ampliato e rimodernato in caso di (probabile) promozione in A della S.P.A.L., e che potrebbe essere un’altra destinazione per i rossoblu. Da qui a due anni c’è tempo per decidere, ma è chiaro che il Bologna una scelta dovrà farla, puntando molto sull’affetto e la passione dei propri tifosi, che per almeno un anno dovranno immaginare una stagione di “sole trasferte”.

foto: ilrestodelcarlino.it

 

 

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