Bologna FC
STADIO: L’opinione di Civolani sulla sfida Donadoni-Sousa – 26 mar
Stamane STADIO inizia ad occuparsi di Fiorentina Bologna, dando molto spazio al confronto tra Donadoni e Paulo Sousa. Detto che i due si sono incontrati almeno 6 volte da calciatori, in partite decisamente di alto spessore, e che però nella partita forse più importante erano entrambi assenti (finale Coppa dei Campioni Milan-Benfica del25/05/1993), vi riportiamo di seguito l’opinione di Gianfranco Civolani sulla sfida tra questi due allenatori.
Il decano dei giornalisti bolognesi sottolinea che innanzitutto questa è la sfida tra due gentiluomini, due persone serene e civili con una serie di prerogative felici, il che non guasta mai, in un mondo sempre più urlato e schizofrenico, i due sono allenatori-allevatori, che stanno insegnando calcio a due formazioni giovani, con nidiate di ventenni che sebbene spesso non diano i risultati sperati, stanno crescendo grazie alla guida di questi due tecnici, diversi tra loro, ma sicuramente validi.
La loro idea di calcio è interessante, basata su moduli fermi, che però possono variare in corso d’opera e non sono graniticamente immobili ammesso di avere i giocatori per poter modificare modulo e partita. E grazie a questa mentalità sono in grado di esaltare i propri giocatori, sebbene a Firenze si aspettassero un campionato migliore ed a Bologna l’assenza di un budget importante in fase di mercato obbliga a gestire il gestibile. Così probabilmente a fine anno Sousa cambierà squadra sicuramente, mentre Donadoni lo farà solo se lui stesso vorrà andarsene.
Quella della settimana prossima per Civolani è una partita tra gentiluomini oltre che da ottimi allenatori, che paragona a Ferrero, Liedholm, Prandelli, Chiappella, Campatelli, Gyorgi Sarosi, Franco Colomba, Stefano Pioli e, su tutti, Fulvio Bernardini, l’insigne Dottore gentiluomo per eccellenza.
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